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Dio e la Ragione
Studio Ottavo
Promesse della Restaurazione
Quando Iddio disse che la "progenie" della donna in genesi 3:15, avrebbe schiacciato la testa al Serpente, Egli voleva alludere alla distruzione dei frutti malefici di Satana e, alla restaurazione dell'uomo alla vita ed alla primitiva condizione di perfezione, perduta a motivo della disubbidienza. Anche la promessa che Dio fece ad Abrahamo, di benedire tutte le famiglie della terra per mezzo della sua progenie, si identifica in realtà in una promessa di restaurazione di tutti gli uomini ad una condizione di perfezione. Quando l'Angelo annunziò la nascita di Gesù, dicendo..."Oggi, nella città di Davide vi è nato il Salvatore che è Cristo il Signore», quel messaggio conteneva una promessa ed un opportunità di salvezza dalla morte e di restaurazione alla vita eterna di tutto il genere umano.
Quando Gesù, in risposta ad una richiesta dei suoi discepoli sulla preghiera, insegnò loro il «Padre nostro», il Maestro voleva che essi ricordassero lo scopo finale del Regno di Dio, che si identifica con la restaurazione dell'uomo e di tutte le cose alla iniziale perfezione. Ogni cristiano che ha rivolto al Padre queste parole: «il tuo Regno venga, la tua volontà sia fatta in terra, com'è fatta nel cielo», ha pregato più o meno coscientemente per quella restaurazione. Le promesse che Gesù ed i discepoli rivolsero a tutti i cristiani, in virtù delle quali questi sarebbero divenuti «coeredi» con Lui, nel suo Regno, fanno della Chiesa la «progenie spirituale di Abrahamo», il canale e lo strumento di Dio per la benedizione del mondo.— Apocalisse 5:10
Quando le Scritture affermano che Gesù, «per grazia di Dio, gustò la morte per tutti», esse insegnano che la pena del peccato adamico sarà, a tempo debito, annullata e ad ogni essere umano risuscitato dai morti, verrà offerta l'opportunità di vivere eternamente sulla terra, mediante l'ubbidienza alle giuste leggi del Regno. Onde rendere possibile quest'opera di restaurazione, Gesù e la Chiesa sono esaltati alla gloria della natura divina. Questa gloriosa missione della Chiesa, come contrasta con le teorie oscure del medio evo!!, le quali presentano un Dio preoccupato a convertire il genere umano — molto spesso invano — per unirlo alla Chiesa e salvarlo così dal fuoco eterno dell'inferno! A quest'opera di restaurazione, che sarà realizzata dopo la manifestazione della presenza di Cristo, si riferì l'apostolo Pietro quando guarì un uomo, zoppo fino dalla sua nascita. Egli trasse spunto da quella miracolosa guarigione da lui operata, per impartire ai numerosi presenti una importante lezione.
L'Apostolo disse...«Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati, affinchè vengano dalla presenza del Signore dei tempi di refrigerio e ch'Egli vi mandi il Cristo che v'è stato destinato, cioè Gesù, che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; tempi dei quali Iddio parlò per bocca dei suoi santi profeti, che sono stati fin dal principio.»—(Atti. 3:19-22). Quale meraviglioso compendio profetico è questa «restaurazione di tutte le cose» e quali risultati porterà sulla terra la seconda presenza di Cristo! Essi saranno completamente diversi dalla tradizionale "fine del mondo" connessa con quell'avvento! Certo, saranno "tempi di refrigerio" e non di spavento quelli che scaturiranno dalla presenza del Signore.
L'espressione: "dalla presenza del..." Com'è indicata nel testo greco, significa letteralmente "fuori dalla faccia del...." ed è basata sul costume orientale di voltare le spalle ad una persona in segno di disfavore e disapprovazione. Essa è, dunque piena di significato e denota la restituzione dei favori divini all'umanità. Nel Giardino d'Eden, Iddio "distolse la sua faccia" dall'uomo che aveva violato la sua legge e poiché, come dice il profeta, «nel favore di Dio c’è la vita», a motivo del peccato, la progenie di Adamo, come un fiore privato dei raggi del sole e della pioggia, si è seccata ed è morta.
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