Apocalisse
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Messaggio alla Chiesa
di Pergamo
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APOCALISSE
(Capitolo 2:12-17)
(riferimento: Il periodo di Pergamo corrisponde al tempo in cui Costantino abbracciò la causa della Cristianità, la cui religione divenne poi tanto popolare da essere accettata come religione di Stato)
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"12 E all’angelo della chiesa in Pergamo scrivi: queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli. 13 Io conosco le tue opere e dove tu abiti, là dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me neppure nei giorni in cui il mio fedele testimone Antipa fu ucciso tra di voi, là dove abita Satana. 14 Ma ho alcune cose contro di te: tu hai colà alcuni che ritengono la dottrina di Balaam, il quale insegnò a Balak a porre un’insidia davanti ai figli d’Israele per farli cadere, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare. 15 Così hai pure alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio. 16 Ravvediti dunque, altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca. 17 Chi ha orecchi, ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io darò da mangiare della manna nascosta, e gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve". (Apocalisse 2:12-17)
Nereus e Okeanos (particolare) - Pergamon Museum - Berlino – Germania
"Per" equivale a "molto" e "Ghe" vuol dire "terra". Pergamo significa un'elevazione o un'altura terrena. Chi parla è "Colui che ha una spada affilata a due tagli" (Apoc 2:12) - la Parola di Dio. Il suo angelo fu particolarmente Ario con i suoi seguaci.
Il periodo di Pergamo data dal tempo in cui Costantino abbracciò la causa della Cristianità, la cui religione divenne tanto popolare da essere accettata poi come religione di Stato. Durante questo periodo, mentre la Chiesa ufficiale stava crescendo in popolarità, i veri Cristiani vennero provati dall'introduzione nel Cristianesimo e dallo sviluppo in esso di idee pagane. I sacerdoti pagani, non volendo perdere onori e influenza sul popolo, decisero di adattare la nuova religione alle loro idee. Così, mentre si spacciavano per Cristiani, portavano le loro credenze pagane nella Chiesa invece di innestarsi sul vero tronco, che è la fede rivelata una volta per tutte ai Santi (Giuda 3)
Allora venne inventata la dottrina dei tre dei: dio il Padre, dio il Figlio e dio lo Spirito Santo. Ad essi venne aggiunta la dea Maria. Per ritrovare la lunga lista delle divinità pagane, canonizzarono gli apostoli e un'innumerevole serie di martiri, di angeli ecc., veri o immaginari. Le pubbliche processioni degli dei fatte dai Pagani vennero adottate dai Cristiani.
L'imperatore Costantino (non battezzato) convocò a Nicea il Concilio di tutti i "Vescovi apostolici" nel 325. Vi intervenne solo un terzo di essi (cioè 384). Discussero per mesi sul fatto che Dio fosse uno o trino, senza risultato. L'imperatore infine decise per quello che fu definito il Credo di Nicea: cioè che Padre, Figlio e Spirito Santo sono tre dei ed un solo dio, il dogma della Trinità. Indi emanò un editto che condannava all'esilio tutti i dissidenti, i seguaci antitrinitari di Ario.
L’imperatore Costantino
Il Signore aveva previsto che la Chiesa militante (o Regno di Dio nella sua fase embrionale) avrebbe voluto estendere il suo potere nel mondo e che, una volta divenuta popolare, la sua istituzione sarebbe stata abbracciata da tutti coloro che ne avrebbero apprezzata la forma senza penetrarne lo spirito (Matt 13:31,32). Anche la Riforma protestante non riuscì a superare quest'errore.
E vero che la Chiesa è chiamata a regnare sulla terra e che i suoi membri saranno re e sacerdoti di Dio. Ma il tempo stabilito da Dio per regnare non era ancora giunto; l'età del Vangelo non fu voluta da Dio a tale scopo, ma per la selezione, lo sviluppo, la disciplina, l'umiliazione e il sacrificio di coloro che seguono le orme del Signore e che pazientemente aspettano e perseverano fino al tempo fissato per la loro esaltazione al cielo nel Regno glorioso di Dio, durante l'età millenaria.
La vera Chiesa costituirà allora il "nuovo cielo" e giungerà finalmente al potere, ad una grande gloria e a dei privilegi. Nella Chiesa primitiva si credette che questi cambiamenti del sistema di cose si sarebbero verificati in un lasso di tempo molto breve. I primi Cristiani vivevano nell'attesa costante del ritorno del Signore, dello stabilirsi del Suo Regno e della glorificazione della Chiesa. Alcuni di loro erano anche troppo fiduciosi sull'argomento.
L'apostolo Paolo scrisse alla Chiesa dei Tessalonicesi che alcuni avevano commesso l'errore di credere che il "giorno del Signore" fosse già venuto. Disse loro che tale "giorno" non sarebbe giunto se prima non fosse venuta l'apostasia e non fosse stato rivelato "l'uomo del peccato". La vera Chiesa è stata da allora costantemente sul chi vive e durante tutta l'età del Vangelo il popolo del Signore è stato nell'incertezza riguardo al tempo della Seconda Venuta di Cristo, vegliando e preparandosi al Regno, sapendo che il "giorno del Signore" sarebbe venuto come "un ladro nella notte" al tempo stabilito (2 Tess 2:3).
La Chiesa ufficiale, avendo frainteso la vera missione dell'età del Vangelo, cioè la selezione del Corpo di Cristo, credendo erroneamente di regnare in tale età, si impegnò nella conversione del mondo per governarlo. Battezzarono pagani che non sapevano nulla di Cristo, cercando di sviluppare in loro una moralità servendosi di forme, cerimonie e riti. Il Signore aveva previsto che numerose persone, entrando a far parte della Chiesa, vi avrebbero portato uno spirito ambizioso ed egoistico, l'opposto dello spirito di rinnegamento di se stessi e di sacrifìcio.
Così la Chiesa del V secolo, non avendo capito che la grande opera di redenzione del mondo è futura ed appartiene all'età millenaria, cercando di compierla nell'età del Vangelo, pensò che per raggiungere tale scopo fosse indispensabile un'organizzazione. Organizzò così un clero, il quale non era altro che la contraffazione della Chiesa dei vincitori, il glorioso Sacerdozio Regale, il Regno di Dio. Si credette che Dio stesso avesse stabilito il clero e che gli avesse commissionato, in base alla presunta successione apostolica, il nutrimento del gregge (Atti 20:29-32), "Già siete sazi, già vi siete arricchiti già siete diventati re senza di noi, e magari foste diventati re, affinché noi pure regnassimo con voi". (1° Cor 4:8)
"So dove tu abiti, là dove Satana ha il suo trono" (Apoc 2:13). Roma era la sede dell'impero, il trono del drago o diavolo o Satana, ed era anche la dimora e la potenza del Paganesimo. Questo vile fungo, piantato da Satana in Eden... "Allora il serpente disse alla donna: "voi non morrete affatto" (Gen 3:4) e annaffiato dagli Egizi, fu fatto crescere dalla Cristianità romana, che ne esaltò l'influenza con errori come il purgatorio, il peccato eterno, il tormento eterno, la mariolatria, l'adorazione dei Santi, l'immortalità delle anime.
La Chiesa fu portata gradualmente all'errore, a pratiche sbagliate, lontano da Dio. Questo è ciò che significa l'allusione a Balaam e a Balak. Ricordiamo che Balaam, che era stato un profeta di Dio, istruì il re Balak su come indurre Israele a peccare e così fece per mettere in atto ciò che non poteva fare con le proprie forze (Num 31:14-16). Ugualmente i sacerdoti pagani indussero la Chiesa ad abbandonarsi alla fornicazione spirituale con le potenze della terra, recando su di essa l'ardente ira di Dio.
La dottrina dei Nicolaiti è la teoria del dominio e del comando sulla Chiesa. La contesa su chi fosse più grande ebbe luogo tra molti patriarchi o padri capi delle Chiese principali, tanto che nei vari concili condussero fra loro un'aspra lotta per la supremazia. La tendenza generale era quella di avere un capo terreno e di conseguenza molti aspirarono a tale onore.
I patriarchi di Gerusalemme, di Antiochia, di Costantinopoli e di Roma furono quelli più in vista. I primi due vennero presto eliminati dalla contesa, che proseguì per diversi secoli tra Costantinopoli e Roma. Si risolse solo con una divisione nella Chiesa:
- Quella Greca Orientale accettò il patriarca di Costantinopoli come suo capo
- Quella Papale Occidentale riconobbe come capo il Vescovo o Papa o padre di Roma.
(Gli storici indicano il 1054 come anno dello scisma, ossia quando il Papa Leone IX, lanciò la scomunica al patriarca Michele I Cerulario e quest'ultimo, a sua volta, rispose con un proprio anatema scomunicando il Papa, lo Scisma fu in realtà il risultato di un lungo periodo di progressivo distanziamento fra le due Chiese).
Molti dei veri seguaci del Maestro denunciarono nelle Chiese questo tentativo di disubbidire al comando diretto di Gesù: "Non chiamate nessuno: padre!" (Matt 23:9). Questo gruppo di Cristiani del periodo di Pergamo fu definito da Nostro Signore come "Anti-pas, il mio fedele testimone". In greco "anti" significa "contro" e "papas" significa "padre". "Io conosco le tue opere" (Apoc 2:13). Il fedele di quest'epoca doveva essere davvero zelante e doveva combattere duramente contro una grande opposizione. "Ravvediti dunque, altrimenti verrò presto da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca". (Apoc 2:16). Notate il "te" e il "loro" in questo passo. Il Signore parlò direttamente alla Sua Chiesa dandole del "tu", ma parlò del mondo come di "loro". Egli verrà al Suo ritorno dai Suoi e con la spada della Verità li libererà da Babilonia (Ap 18:4) Con la stessa spada colpirà tutti i sistemi e tutti i cattivi costumi, civili, sociali ed ecclesiastici.
Le promesse di Gesù ai vincitori sono:
1) "La manna nascosta". La manna ci richiama alla mente la storia d'Israele nel deserto. La manna nascosta era quella conservata nel vaso d'oro che si trovava nell'Arca del patto come un memoriale della fedeltà di Geova, che guidò e nutrì il Suo popolo nel deserto. È una garanzia per la Chiesa di Pergamo che Colui che vegliò su Israele naturale nel suo viaggio nel deserto avrebbe avuto cura anche di lei nella marcia che stava per cominciare verso un altro deserto. La manna rappresenta quindi il cibo spirituale, la Parola di Dio, non solo quella scritta, ma anche quella vivente, cioè Gesù Cristo, il vero Pane della Vita che scese dal cielo per dare la vita per il mondo (Giov 6:47-51). E una promessa, davanti alla desolazione ed alla morte, di una vita che sarebbe "nascosta" ad ogni potenza persecutoria con Cristo in Dio.
2) "una pietruzza bianca". "gli darò una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve" (Apoc. 2:17). Quale sicurezza per i Santi (specialmente durante i 1260 anni di prova, quando sono stati esclusi dal mondo e accusati di eresia dalla Chiesa ufficiale) sapere che il sigillo di Dio, lo Spirito Santo, era su di loro e ricordare che il Signore riconosce quelli che sono Suoi! Nei tempi antichi i Greci ed i Romani avevano la consuetudine di annotare e perpetuare l'amicizia mediante una pietra bianca.
Questa pietra veniva divisa in due ed ognuno scriveva il proprio nome sulla superficie piana, dopodiché le due parti della pietra venivano scambiate. La presentazione di una delle due metà era sufficiente ad assicurare un amichevole aiuto anche tra i discendenti di quelli che per primi avevano diviso la pietra. Una simile consuetudine era osservata anche dal re, che spezzava una pietra bianca in due, una per sé ed una per uno speciale ambasciatore, che l'avrebbe portata al re ogni volta che avesse avuto bisogno di aiuto. Così la pietra divisa divenne un segno di identificazione.
Il versetto di Ap 2:17 sembra riferirsi a questa antica usanza. La pietra bianca significa un prezioso pegno d'amore del Signore. un nuovo nome che nessuno conosce. Il nuovo nome scritto sulla pietra è il nome dello Sposo. I vincitori non saranno riconosciuti solo come Sua Sposa, ma ognuno ha già, durante la sua vita, il favore personale del Signore, di cui nessun altro è al corrente. C'è un'amicizia personale fra il Signore e ognuno dei vincitori, che può essere paragonata al ricevere un segno di identificazione in questa vita, l'antitipica pietra bianca.
Questo segno è il sigillo dello Spirito Santo con cui il Signore identifica i vincitori. Il sigillo completo dello Spirito Santo sarà dato alla risurrezione, quando ognuno riceverà il nuovo corpo spirituale. Allora avrà la completa conoscenza del nome con cui sarà noto al Signore ed Egli a lui per sempre.
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