Trattati Biblici
Pubblicazioni > 6) LA SECONDA VENUTA DI NOSTRO SIGNORE
La Seconda Venuta
del Signore
Raffaello - La Trasfigurazione
Lo Scopo della Sua Venuta
Lo scopo della seconda venuta di nostro Signore è stato molto spesso frainteso. Il malinteso è dovuto a false dottrine propugnate ed insegnate per secoli dal Cristianesimo nominale, come ad esempio la credenza Dio sia vendicativo e che faccia ricadere su coloro che sono morti fuori dalla sua grazia, le pene del tormento eterno. Costoro hanno insegnato che la venuta del Signore avverrà in un giorno di ventiquattro ore, nel quale Egli dividerà l'umanità in due categorie, i buoni, che saliranno in cielo, e i malvagi che saranno gettati nel lago di fuoco e di zolfo. Altri hanno insegnato che alla seconda venuta, il Signore acrebbe arso e distrutto questo pianeta, la terra fisica, ad eccezion fatta di pochi santi che saranno rapiti con Lui in cielo. Queste dottrine non sono solo false, ma tradiscono il reale carattere amorevole dell'Iddio Geova (Isaia 45:12,18; Salmo 115:16).
A sostegno di questa falsa interpretazione si citano spesso le parole di San Pietro: "Il giorno del Signore verrà come un ladro: in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi infiammati si dissolveranno, la terra e le opere che sono in essa saranno bruciate ... i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si scioglieranno!". È chiaro che l'Apostolo adopera un linguaggio simbolico. Egli dichiara che il Signore verrà come un ladro per mostrare come silenziosamente e in maniera inosservata Egli sarebbe tornato. Va da sè che anche gli elementi citati sono simbolici. I cieli simboleggiano il potere invisibile di governo, consistente in Satana e nel suo strumento di potere, la Cristianità; la terra rappresenta simbolicamente la società organizzata sotto il dominio di Satana. Ciò che sarà dunque distrutto non saranno certo le persone, né tantomeno il pianeta, ma il sistema di cose attuale, religione, politica, commercio con tutti i suoi prodotti.
Prima di compiere quest'opera, è necessario che un'altra sia portata a termine; infatti il Signore torna principalemente per la sua Chiesa, il fedele Piccolo Gregge di suoi discepoli ( 1 Giovanni 3:2; Salmo 50:5; Giovanni 14:16-19). In molti passi della Scrittura Gesù è paragonato ad uno Sposo e la sua Chiesa ad una casta vergine in attesa del ritorno del suo amante. Quando lo Sposo torna raccoglie a sè la sua fidanzata che, dopo il matrimonio mistico in cielo, diventa a tutti gli effetti la Sposa (Giovanni 3:29; Apocalisse 19:1-9; 21:9; 2 Corinti 11:2). Pertanto il Regno non potrà insediarsi sulla terra finché tale matrimonio non avrà avuto luogo.
Pagina 8