Trattati Biblici - Le Grandi Verità della Bibbia

Vai ai contenuti

Trattati Biblici

Pubblicazioni > 6) LA SECONDA VENUTA DI NOSTRO SIGNORE

La  Seconda Venuta
del  Signore


Raffaello - La Trasfigurazione



Un Regno di Giustizia
                                                
Quando era sulla terra Gesù dichiarò il motivo della sua seconda venuta: "io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza" (Giovanni 10:10). Egli venne per dare la sua vita come prezzo di riscatto per tutta l'umanità (Matteo 20:28; 1 Timoteo 2:5,6). Molto tempo prima Geova aveva promesso che avrebbe mandato un liberatore (Osea 13:14); Egli promise che nella progenie di Abrahamo tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette (Genesi 12:3; Galati 3:8). Questa progenie è Cristo (Galati 3:27-29).
l'Apostolo Pietro dopo aver descritto la dissoluzione dell'attuale sistema di cose, nondimeno afferma: "Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, nei quali abiti la giustizia" (2 Pietro 3:13). I nuovi cieli simboleggiano il governo celeste di Cristo e della sua Chiesa; la nuova terra è la nuova organizzazione della società umana sotto il giusto Regno di Dio. Il Cristo (capo e corpo) sarà invisibile agli uomini e regnerà dal cielo sulla terra; uomini fedeli, approvati da Dio, dal giusto Abele fino a Giovanni il Battista costotuiranno il nucleo della nuova terra (Ebrei 11:1-39; Salmo 45:16; Isaia 32:1).
 
Prima della fondazione del mondo Dio ordinò che le promesse benedizioni venissero attraverso l'instaurazione del Regno sulla terra. Per questo il Signore Gesù ci insegnò a pregare: "venga il tuo regno; sia fatta la tua volontà, come in cielo, anche in terra" (Matteo 6:10). Vedendo ora che il Signore è presente possiamo annunciare con gran forza che il Regno dei Cieli è vicino! Giovanni, il Rivelatore, avendo una visione delle benedizioni che questo Regno di Cristo poretà al mondo, la descrive in questo modo: "E vidi la santa città, la nuova Gerusalemme, scendere dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Udii una gran voce dal trono, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Egli abiterà con loro, essi saranno suoi popoli e Dio stesso sarà con loro e sarà il loro Dio. Egli asciugherà ogni lacrima dai loro occhi e non ci sarà più la morte, né cordoglio, né grido, né dolore, perché le cose di prima sono passate». E colui che siede sul trono disse: «Ecco, io faccio nuove tutte le cose». Poi mi disse: «Scrivi, perché queste parole sono fedeli e veritiere" (Apocalisse 21:2-5). Quando Gesù stava descrivendo ai suoi discepoli le cose che si sarebbero verificate alla sua seconda presenza disse: "Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina" (Luca 21:28).
 
Ora le Scritture che abbiamo citato, alla luce di dimostrazioni esterne, provano al di là di ogni dubbio che il Signore, il Re della Gloria, è presente; che Egli ha manifestato la sua gloriosa presenza ai suoi fedeli seguaci, e che questa manifestazione sta avvenendo gradualmente. Coloro che possiedono fede in Dio e nel diletto Figlio, Gesù Cristo, riguardando indietro vedranno come le Scritture sono armoniche e perfettamente intonate, come la voce di un grande coro, nell'affermare solennemente e nella maniera corretta, la Seconda Presenza del Signore. Il mondo ha per lungo tempo sofferto ed è stato in travaglio aspettando la venuta del Regno affinché la sofferente umanità possa essere liberata (Romani 8:19-22). Che i popoli della terra che sono nel dolore siano confortati con la Buona Notizia che il Re della Gloria è qui (Matteo 24:14); che il Regno dei Cieli è vicino, e che miliardi di persone che vorranno essergli ubbidienti non moriranno mai, ma vivranno per sempre nella gioia su una terra restaurata, riportata all'originario splendore del Paradiso (Isaia 11: 1-9; 55:1; 65: 17-25; Apocalisse 22;17;).
 
"Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno abbia a sorprendervi
come un ladro; perché voi tutti siete figli di luce e figli
del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre.
Non dormiamo dunque come gli altri,
ma vegliamo e siamo sobri;"
(1° Tessalonicesi 5: 4,5).       


Pagina 9

Torna ai contenuti