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Dio e la Ragione


Studio Settimo


La Seconda Guerra Mondiale

Ed il nuovo non si fece attendere. Nel 1938, di ritorno da Monaco, ove si era incontrato con Hitler, il premier britannico, Sir Neville Chamberlain, dichiarò di avere salvato la pace. Poco dopo il cannone tuonò di nuovo in Europa. Eserciti immensi si mossero su tutte le frontiere e la guerra, la seconda guerra, valicò i confini dell'Europa, dilagando in Asia, in Africa, in America. Gli oceani e le vie del cielo divennero teatro di lotta crudele e di spargimento di sangue. Grandi città furono distrutte, intere nazioni invase e ridotte in servitù, milioni e milioni di esseri umani immolarono la loro esistenza sugli altari dell'odio e della violenza. Il mondo conobbe le ore più tragiche della sua esistenza. A memoria d'uomo mai s'era visto tanto di più terribile ed orribile. Uscire illesi dal tremendo urto appariva per molti una vera illusione.



Ma insieme alle città, crollarono anche i miti della invincibilità e della infallibilità di pochi tiranni che avevano incondizionatamente dominato su milioni di esseri umani. La proclamazione delle quattro libertà fondamentali per tutti i popoli della terra, accese speranze nuove e restituì coraggio ai popoli oppressi. Il movente ideologico, la conquista della libertà e la realizzazione di un nuovo ordine basato sulla giustizia e sulla pace, divennero i motivi dominanti dai quali ogni individuo riceveva uno stimolo ed un impulso alla lotta.

Così, accanto agli eserciti regolari, sorsero schiere di «volontari», di uomini, donne ed adolescenti che si lanciarono nella mischia senza esitare. La lotta fratricida sarebbe continuata chissà per quanto se due immensi bagliori, ad Oriente, non ne avessero segnato la fine; due bagliori che corrisposero a due tragedie: Hiroshima e Nagasaki e ad un solo nome: bomba atomica.







La follia umana: la bomba atomica

Così ebbe termine la guerra, ma gli animi restarono accesi più che mai dall'odio e dal timore. Un generale senso di angoscia cominciò a delinearsi. Riferendosi a questo periodo, Gesù profetizzò un tempo durante il quale gli uomini verranno...«meno dalla paura e dall’attesa delle cose che si abbatteranno sul mondo» (Luca 21:26). Da parte sua Daniele affermò che...«sarà un tempo di angoscia quale non se n'ebbe mai da quando esistono le nazioni.» (Daniele 12:1).

Questa angoscia, questo tempo di "distretta" per l'umanità e di sconvolgimento dell'attuale ordine di cose, sono condizioni preliminari allo stabilimento del Regno di Cristo. Si tratta di una rivoluzione mondiale, che si prolungherà fino a quando il Regno di Cristo non avrà completamente distrutto i regni di questo mondo. Il capitolo 11 (versetti 17, 18) di Apocalisse, parla di questo trapasso laborioso dell'autorità del mondo ed afferma che le Nazioni si sono «adirate» e che è venuto per Jehovah il tempo di procedere contro le trasgressioni e le inique istituzioni umane.


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