Trattati Biblici
Pubblicazioni > 7) IL MATTINO MILLENNIALE STA SORGENDO
Il Mattimo Milleniale
Sta Sorgendo
La Notte è Avanzata
"La notte è avanzata e il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce" (Romani 13:12). L'intero periodo della notte è di seimila anni, e quindi fu piuttosto giusto dichiarare che la notte era avanzata ai suoi giorni, ora che più di due terzi di essa sono passati. Questa è la figura scritturale usata ovunque: il periodo del dominio del peccato e della morte è rassomigliato ad una notte, un periodo di tenebre, ignoranza e superstizione. A ragione il Profeta grida: "Il pianto può durare per una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia" (Salmo 30:5). Durante questa notte oscura, in accordo a ragionevoli stime, venti miliardi di persone sono andate nella tomba, nello sheol, nell'ades, nella morte, e solo quelli che hanno qualche conoscenza del piano Divino attraverso le Scritture sanno che la disposizione del Signore per questi sarà un risveglio dai morti, dalla tomba, e quindi una possibilità per tutti di ottenre, se lo vorranno, perfezione e vita eterna. Il Profeta Davide parlò di questo risveglio nel mattino dell'Età Milleniale dal punto di vista profetico, dichiarando che la gioia sarebbe venuta allorquando tutti i miliardi che ora piangono, non solo per i loro cari mancati, ma per le loro imperfezioni mentali, morali e fisiche, che trovano in se stessi e nei loro vicini ed amici.
Che gioia quel mattino della nuova dispensazione porterà all'umanità! Al "Piccolo Gregge", gli amici di Dio, che hanno camminato sulle orme del loro Maestro nella via stretta dell'auto-sacrificio, porterà una partecipazione alla Prima Risurrezione alla gloria, all'onore e all'immortalità. Al rimanente del genere umano, porterà, attraverso il Redentore e la Sua glorificata Sposa, le benedizioni di liberazione dalla schiavitù della corruzione, del peccato e della morte. Non stupiamoci se le stesse Scritture, che chiamano il presente tempo una "notte oscura", dichiarando che "le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli" (Isaia 60:2), raffigurano il futuro come un sole splendente di benedizioni, che porterà la liberazione non solo da Satana, che sarà legato per mille anni, ma porterà la liberazione anche sui termini di obbedienza da tutti i dolori e le pene e le imperfezioni e le morti che ora angosciano così tanto ogni creatura!
Non stupiamoci se quelli che hanno colto qualche bagliore sulla questione nei tempi passati, prima che questa caratteristica di verità fosse divenuta cibo a suo tempo, erano in estasi! Non stupiamoci se il Salmista, parlando sotto ispirazione divina, ripetutamente ringraziò Dio per l'avvenire, quando il Regno sarà del Signore ed Egli sarà il Governante tra le nazioni della terra, e la pienezza renderà indietro la preghiera e l'onore e l'obbedienza dovuti al Suo Nome! Non stupiamoci se l'Apostolo guardò alla Seconda Venuta di nostro Signore e pregò "Si, vieni Signore Gesù". Non meravigliamoci se questo pensiero animò la Chiesa primitiva ad uno zelo e ad un'onestà che lasciava attoniti i suoi compagni, i quali "si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesù" (Atti 4:13). ed essi speravano in una partecipazione nel Regno che era stato promesso loro, quando Egli disse: "A chi vince concederò di sedere con me sul mio trono"; e "Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volontà in terra come in cielo" (Apocalisse 3:21; Matteo 6:10).
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