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Pubblicazioni > 6) LA SECONDA VENUTA DI NOSTRO SIGNORE
La Seconda Venuta
del Signore
Raffaello - La Trasfigurazione
La Maniera della Sua Seconda Venuta
Dobbiamo aspettarci che alla sua Seconda Venuta il Signore appaia all'uomo in forma umana o no? E se no, perché? Rispondiamo: no. E questo per la ragione che Gesù Cristo non ha più un corpo umano, ma è un essere spirituale. San Paolo dice a riguardo: "Or il Signore è lo Spirito" (2 Corinzi 3:17). Gesù spiegò a Nicodemo che un uomo non può vedere un essere spirituale, Egli disse: "Ciò che è nato dalla carne è carne; ma ciò che è nato dallo Spirito è spirito. Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene né dove va; così è per chiunque è nato dallo Spirito»" (Giovanni 3:6-8). "Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito" (1 Pietro 3:18).
I discepoli fedeli seguaci di Gesù Cristo hanno la promessa di partecipare alle benedizioni della prima resurrezione, e di essere trasformati da esseri umani a esseri spirituali. Essi vedranno il Signore quale Egli è, di conseguenza essi saranno simili a lui e raccolti presso di lui. Gli occhi umani non vedono il Signore, perchè un essere umano non può vedere un essere spirituale e vivere (1 Timoteo 6:15,16). Per questo motivo Gesù, quando istruiva i suoi discepoli poco prima della sua dipartita dalla terra disse: "Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedrà più, ma voi mi vedrete; poiché io vivo, anche voi vivrete" (Giovanni 14:19). Qui c'è la sua dichiarazione che il mondo non lo vedrà più, ma che i suoi discepoli lo vedranno nuovamente; ed essi lo vedranno per la stessa ragione che egli esprime: "E quando sarò andato e vi avrò preparato il posto, ritornerò e vi accoglierò presso di me, affinché dove sono io siate anche voi. Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via»" (Giovanni 14:3,4).
La maniera della Seconda Venuta del Signore è discussa ampiamente nel secondo volume degli Studi sulle Scritture, dal quale questo estratto: "Dobbiamo anche tenere a mente che il nostro Signore non è più un essere umano; che come essere umano si è dato come riscatto per gli uomini, essendo diventato un uomo per quello scopo. (1 Tim. 2: 6, Ebrei 10: 4,5; 1 Corinzi 15: 21,22) Egli è ora altamente esaltato, per la natura divina. Perciò Paolo disse: "Sebbene abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, eppure ora, d'ora in poi, sappiamo che lui [così] non è più". (2 Corinti 5:16) Fu risuscitato dai morti come essere vivificante (1 Cor 15:45), e non come uomo, terreno. Non è più umano in alcun senso o grado; poiché non dobbiamo dimenticare ciò che abbiamo imparato (vedi Vol. I, Cap. 10) - che le nature sono separate e distinte. Poiché non è più in alcun senso o grado un essere umano, non dobbiamo aspettarci che venga di nuovo come un essere umano, come al primo avvento. La sua seconda venuta avverrà in maniera diversa, oltre che per uno scopo diverso."
La prova scritturale afferma in modo conclusivo che nostro Signore ascese al cielo come essere divino, e che da allora non fu più mai visibile agli occhi umani. I fedeli membri della Chiesa, tuttavia, lo vedranno perchè Egli li riceverà nella gloria quando essi saranno trasformati a sua somiglianza. Di questo parla San Giovanni sotto ispirazione: "non è ancora stato manifestato ciò che saremo; sappiamo però che quando egli sarà manifestato, saremo simili a lui, perché lo vedremo come egli è" (1 Giovanni 3:2).
Circa la maniera della sua seconda apparizione, Gesù disse: "«Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar così vedere la sua vergogna»" (Apocalisse 16:15). Un ladro viene mentre gli altri dormono, viene quietamente in modo da non svegliare i dormienti; sono coloro che sono svegli e vigilanti possono avvertire la sua presenza. Qui nostro Signore usa tali espressioni per illustrare la maniera della sua apparizione. Come essere spirituale Egli sarà presente quando tutto il mondo sarà addormentato, in senso figuarto, cioé ignorante della sua presenza; e nessun uomo avvertiròà la sua presenza, se non coloro che sono svegli intellettualmente e spiritualmente, vegliando sulle profezie man mano che si adempiono, così da riconoscere il momento preciso del tempo. A questo proposito citiamo:
"Ad esempio, nostro Signore ha detto: "Ecco, io vengo come un ladro"; e, "Come fu ai giorni di Noè, così sarà anche nei giorni del Figlio dell'uomo [i giorni della sua presenza]: Mangiarono, bevvero, si sposavano ed erano date in moglie," "e non seppero nulla fino a quando non è arrivato il diluvio. " "E quando Gesù fu interrogato dai Farisei quando il Regno di Dio doveva venire, egli rispose loro e disse: Il Regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare" [lettura marginale, "non con spettacolo esteriore") Apocalisse 16:15; Luca 17: 26,27,20; Matteo 24: 38,39".
Riferendosi alla sua Seconda Venuta, e nell'intento di ammonire coloro che gli sarebbero stati fedeli, Gesù disse: "Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà. Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa" (Matteo 24:41-43). Così egli stabilisce il fatto che la sua apparizione, come quella di un ladro, è invisibile e che solo coloro che che vegliano si accorgeranno della prima parte della sua presenza.
Gli Apostoli compresero la cosa allo stesso modo. San Paolo che si riferì spesso alla venuta del Signore come del "Giorno del Signore" disse: "Poiché voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadrà loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto. Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro. Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri" (1 Tessalonicesi 5:1-6). l'Apostolo Pietro riferendosi alla stessa cosa dice: "Ora il giorno del Signore verrà come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse" (2 Pietro 3:10).
Il Signore Gesù, discutendo il modo della sua Venuta, disse: "Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente, così sarà la venuta del Figlio dell'uomo" (Matteo 24:27). ogni persona rifelssiva deve notare che la parola lampo non si riferisce all'esplosione, o all'accendersi dell'elettricità nel'aria durante un temporale con scoppi e tuoni, perchè il lampo non ciene da oriente e non risplende fino ad occidente. Esso viene da qualunque direzione e il suo splendore è solo istantaneo. La parola "lampo" è qui la traduzione di una parola greca "astrape" che significa "chiaro splendore". Solo il sole risponde a questa descrizione; il quale sorge ad oriente e risplende fino ad occidente. Esso arriva silenziosamente e furtivamente la mattina, e vi è allora l'aurora per un pò di tempo. Nessuno l'osserva se non coloro che sono svegli; ma coloro che sono svegli e che guardano possono vedere che l'oscurità è gradualmente dissipata e che la luce appare sempre più. Ciò illustra bene la seconda apparizione di nostro Signore.
Ci sono tre parole greche collegate alla Seconda Venuta del Signore: Parousia, Epifaneia, Apokalupsis. La parola Parusia significa "presenza"; Epifania significa "apparizione" e Apokalupsis "togliere ciò che copre" o "rivelare". Laddove si riscontri nel testo originale greco il termine "Parusia", la traduzione migliore dovrebbe essere "presenza", come nel caso di queste scritture:
"Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sarà il segno della tua venuta? (presenza)" (Matteo 24:3);
"Ma come fu ai giorni di Noè, così sarà anche alla venuta del Figlio dell'uomo (presenza)" (Matteo 24:37);
"Poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta" (presenza) (1 Corinti 15:23);
"Noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore " (presenza) (1 Tessalonicesi 4:15);
"Negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le loro proprie voglie, e diranno: «Dov'è la promessa della sua venuta?" (presenza) (2 Pietro 3:3-4);
La parola "Epifania" la troviamo in vari passi come 1 Timoteo 6:14,15; 2 Timoteo 4:1; Tito 2:13; 2 Tessalonicesi 2:8; la parola greca è tradotta "Apokalupsis" in varie scritture tra cui: Romani 8:18; 1 Pietro 4:13; 1 Pietro 5:1; 1 Corinti 3:13; 2 Tessalonicesi 1:7,8. Queste tre parole greche non indicano tre apparizioni del Signore; ma questa distinzione ci permette di evidenziare cosa questi testi significano in relazione alla sua presenza. La parola "presenza", che è la traduzione della parola "parusia", non significa arrivare, o stare per arrivare, ma indica la presenza di colui che è già arrivato. Possono esservi angeli presenti in mezzo a noi umani eppur non sono visti.
Quando nostro Signore ascese in alto, gli angeli si presentarono ai suoi discepoli e dissero: "Questo Gesù, che è stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo" (Atti 1:11). Ciò non significa che coloro che lo videro andarsene lo vedranno tornare, né che alcuna altra persona mai lo vedrà tornare; ma significa che la maniera del suo andarsene sarà la maniera in cui tornerà. Gesù se ne andò silenziosamente, e nessuno se non i suoi discepoli seppe nulla. Egli aveva apertamente dichiarato loro che di lì a breve il mondo non lo avrebbe più visto (Giovanni 14:19; 16:16-19,22). il mondo non l'ha mai visto né lo vedrà, mentre i suoi seguaci lo vedranno quando saranno trasformati e resi simili a Lui.
Al principio della presenza del Signore c'è da aspettarsi che solamente coloro che stanno fedelmente vigilando per vedere i segni dei tempi, l'adempimento delle profezie, e coloro che stanno studiando la Parola di Dio e vegliando su se stessi per mantenersi in armonia con essa, saranno i soli a comprendere. La rivelazione della presenza del Signore si estenderà gradualmente al mondo, e sarà resa manifesta al mondo in un particolare tempo di turbamento appunto come Gesù lo indicò: "E allora apparirà nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria" (Matteo 24:30). le nuvole sono simbolo di tribolazione; e man mano che la tribolazione cresce nel mondo, e il mondo è informato che il Signore è presente, e le prove saran date loro per mostrare la sua presenza, gli uomini cominceranno a vedere e a comprendere che il giorno del Signore è venuto, che il Signore è tornato, che il regno di Dio è imminente.
Ciò che abbiam detto fin qui mostra che il Signore sarebbe stato presente, benché invisibile agli occhi umani; che i veri Cristiani, coloro che amano Lui e la sua apparizione, sarebbero stati i primi ad aver conoscenza della sua presenza. Un passo che spesso reca confusione è Apocalisse 1:7: "Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà". Come abbiam detto prima le nuvole rappresentano la tribolazione. La parola qui tradotta "vedere", in greco, "horao", secondo la Concordanza Strong significa "discernere". Come va intesa quindi tale scrittura? Rispondiamo: man mano che la tribolazione si abbatterà sul mondo e il mondo andrà in contro alla Grande Tribolazione, l'umanità capirà dagli effetti che essa e il Regno produrranno sulla terra, che il Signore è presente e come Re, regna.
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