Trattati Biblici - Le Grandi Verità della Bibbia

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Trattati Biblici

Pubblicazioni > 6) LA SECONDA VENUTA DI NOSTRO SIGNORE

La  Seconda Venuta
del  Signore


Raffaello - La Trasfigurazione



Il Tempo della Sua Venuta
                                                
San Paolo disse che coloro che non sarebbero riusciti ad intendere sarebbero stati coloro che dormono e sono ebbri (1 Tessalonicesi 5:7). dormire significa non aver sensazione dei fatti e delle circostanze che ci circondano; molti citano spesso le seguenti parole del Maestro: "Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio", riportate in Matteo 24:36. Ma Gesù non disse che nessuno lo avrebbe mai saputo fuorché il Padre. Se una tale pretesa fosse fondata nessuno lo saprebbe mai; e allora neanche il Signore Gesù Cristo lo saprebbe mai, il che è completamente assurdo. Quando pronuciò queste parole Gesù era ancora sulla terra. Ma dopo che fu risorto disse: "Ogni potestà mi è stata data in cielo e sulla terra" (Matteo 28:18). certo a quel tempo Egli aveva piena conoscenza della sua seconda venuta.
 
Nella stessa discussione Gesù disse: "Vegliate dunque, perché non sapete a che ora il vostro Signore verrà" (Matteo 24:42). Perchè dovrebbe Egli ammonire qualcuno a vegliare se nessuno fosse in grado di riconoscere il tempo in cui Egli tornerebbe? Se nessuno saprà mai nulla allora il vigilare diventa assolutamente inutile.
 
Gesù paragonò il suo ritorno alla venuta di un ladro. Così come occorre vegliare perchè nel momento in cui il ladro arriva nella nostra abitazione subito il padrone di casa se ne accorge, così è con i suoi veri seguaci: vegliando alla luce delle profezie e della Parola di Dio, si accorgono che il loro Signore è tornato non appena vedono i segni da lui annunciati adempiersi. "Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, così che quel giorno vi sorprenda come un ladro. Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte né delle tenebre. Perciò non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte" (1 Tessalonicesi 5:1-7).


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