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Dio e la Ragione
Studio Nono
La Legge di Dio Ristabilita
Immaginate per un istante cosa accadrebbe se la terra si sottraesse all'osservanza delle leggi che regolano l'armonia dell'universo; il nostro Pianeta incorrerebbe in una distruzione totale. Il motivo per cui gli astronomi sono in grado di prevedere con molti anni di anticipo il giorno, l'ora ed il minuto esatto in cui avrà luogo una ecclisse solare, o il verificarsi di un qualsiasi altro fenomeno astronomico è da ricercarsi nel fatto che tutti i corpi celesti sono soggetti a leggi determinate e precise, sulla cui ricorrenza possiamo nutrire la massima fiducia. E' quindi più che ragionevole supporre che anche l'uomo, la più intelligente creatura terrena, dotata per giunta di una coscienza capace di discernere il bene dal male, sia soggetto alla legge divina.
Ed è così, infatti. La disobbedienza è quella gettò l'uomo nella palude del dolore e nella morte, mentre l'ubbidienza lo ricondurrà a Dio e varrà a fargli ottenere le benedizioni perdute a causa del peccato. Ma nessuno supponga che qualsiasi tentativo di ubbidire a quella legge, al presente, comporti l'immediata restituzione dei favori divini. No; la legge di Dio fu violata dal perfetto Adamo, il quale, essendo dotato di una sufficiente capacità di agire secondo giustizia, attirò su sé la condanna di morte. In tal modo, tutta la sua posterità venne concepita in una condizione di imperfezione, sotto condanna di morte e comunque nella incapacità non solo di fare la volontà di Dio, ma di provvedere alla propria salvezza.
L'uomo poteva considerarsi definitivamente perduto se la misericordia divina non fosse intervenuta in suo favore. La parola dell'Evangelo dice, infatti, che..."Iddio ha tanto amato il mondo che ha dato il Suo figliuolo unigenito, affinchè chiunque crede in Lui non perisca, ma abbia vita eterna." Giovanni 3:16. Da tale affermazione, possiamo dedurre che in Gesù Cristo è concentrata tutta la speranza di salvezza dell'umanità, in quanto Egli pagò la pena del peccato adamico, con la sua morte sulla croce. Per questo Egli fu "fatto carne». Un uomo perfetto. Adamo peccò e su di Lui venne pronunciata una sentenza di morte; un altro uomo perfetto — senza peccato e non soggetto alla condanna — pagò con la propria vita, la pena del peccato, divenendo così il Redentore di Adamo e di tutta la sua progenie. Questo fece Gesù.
Ma poiché Iddio, nel suo amore, non risparmiò il suo Figliuolo unigenito, riscattando l'umanità dalla morte, un semplice assenso mentale a questa verità di vitale importanza, non porterà che la salvezza sia al presente che nel futuro. Cosa richiede, dunque, Iddio?. L'osservanza della Sua legge. Di quella legge che Egli diede ad Israele, e meglio conosciuta come "i dieci comandamenti" i quali costituiscono la base della legislazione di tutti i popoli civili. Gesù riassunse quei comandamenti in due massime:
- amore supremo verso il Creatore
- amore per il prossimo, come per sé stessi
Quest'ultimo può considerarsi la "regola d'oro" dei rapporti umani ed insieme al primo, forma la base della giustizia e della dirittura e nessuno, sia in questa età che in quelle avvenire, potrà considerarsi in armonia con Dio, se ignorerà o rifiuterà di essere guidato da esse. L'egoismo ha sempre svolto un ruolo preminente nei rapporti umani e molto spesso coloro che ne furono invasi ricercarono invano la pace e la gioia dello spirito.
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