Apocalisse - Le Grandi Verità della Bibbia

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Apocalisse

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Introduzione
Chi  era Charles Taze Russell

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Per di più, nel 1906, l'agronomo ebreo Aaron Aaronshon aveva notato che sulle falde del monte Canaan, in Palestina, cresceva un grano selvatico, da lui denominato trìticum dinocoides. Quel tipo di cereale fu riconosciuto dalla scienza ufficiale come l'antenato di tutte e ventisei le famiglie di grano esistenti nel mondo. Questo fatto fu annotato da Russell sulla "Torre di guardia" del 1° Ottobre 1910 a conferma dell'esistenza di un grano eccezionale, che avrebbe dovuto apparire sulla terra all'aurora del Millennio.

Fin qui non ci fu nulla di male. Accadde però che la "Torre di guardia" acquistò semi del grano in questione per rivenderli e li reclamizzò sul periodico. La compravendita del "grano miracoloso" fece scandalo e la cosa finì sui giornali, ma il Pastore restò un uomo ammirevole per l'intenzione evangelica che aveva alimentato tutta la sua vita e per l'opera divulgativa della Bibbia che aveva intrapreso con il suo periodico. Uno dei suoi meriti maggiori fu quello di non essere settario. Quando gli chiedevano chi si dovesse chiamare "fratello", egli rispondeva: "Chiunque ha fede nel Signore Gesù Cristo". Chiamava fratelli Cattolici e Protestanti. Chiamava amici i Socialisti. In questi ultimi vedeva "il grande esercito del Signore" che Dio avrebbe usato per distruggere ogni potere economico sulla terra. Pensava che prima o poi ci sarebbe stata una lotta titanica fra due giganti: il Capitalismo e il Proletariato.

Nel 1897 pubblicò il libro II giorno della vendetta(alias La battaglia di Armagheddon),in cui illustrò dettagliatamente "la formazione degli elementi" in vista della lotta di classe. Siamo certi che fu influenzato dagli eventi Americani ma non mancò di fiuto profetico. Infatti tra il 1884 e il 1886 ci furono negli U.S.A. ondate di rivolta operaia che preoccuparono i capitalisti e i benpensanti. I magnati ordinarono una grande repressione nei confronti dei capi socialisti che avevano organizzato l'ormai mitico sciopero del 1° maggio 1886. Tutto ciò suggerì a Russell un'idea nuova e insolita nell'interpretazione dell'Apocalisse e degli eventi che avrebbero preceduto e determinato la fine di questo mondo. Cristo era tornato invisibilmente a raccogliere gli ultimi Santi in una mietitura di quarant'anni.

Nel 1914 sarebbe cominciato il tempo di afflizione per l'umanità, che sarebbe durato fino a quando il "fuoco" dell'anarchia avesse distrutto tutte le istituzioni umane, civili e religiose. La lotta tra operai e industriali non avrebbe portato alla vittoria di nessuno dei due, ma al caos, ai tumulti delle genti in tutto il mondo. Le prove dell'avvenuto ritorno di Gesù, ispiratore del progresso umano in un millennio di prosperità, erano da vedersi soprattutto nelle conquiste della tecnologia (treno, stampa, telegrafo, telefono, aeroplano ecc.). L'emancipazione dell'uomo dalle tenebre e dall'ignoranza del passato sarebbe stata sempre più grande via via che si andava instaurando il Regno di Dio su questa terra. Ma perché ciò avvenisse occorreva una ventata mondiale di tribolazione per tutti, che avrebbe spazzato i vecchi sistemi umani: la loro distruzione sarebbe stata positiva. La nazione di Israele doveva essere restaurata in Palestina e Abramo sarebbe risorto assieme agli altri patriarchi per governarla.

Nel Millennio, per lui già iniziato, gli Ebrei avrebbero guidato il mondo dopo aver accettato Gesù come Messia. Il Sionismo era un cardine della sua predicazione e doveva piacere necessariamente agli Ebrei. Altri fattori, oltre a questi, confluirono nella gigantesca opera di Russell. Nella seconda metà dell'800 fiorì l'entusiasmo per l'egittologia e per i misteri della religione egizia. Alcuni si esaltarono nella considerazione della piramide di Cheope, dove riuscirono a trovare la soluzione ai più grandi problemi astronomici, geometrici e geodesiaci di tutti i tempi. Fra questi cultori dei misteri dell'antico Egitto spiccò Charles Piazzi-Smith, astronomo reale di Scozia e membro della Royal Society. Era nato a Napoli nel 1819 ed era figlio di un ammiraglio inglese.


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