Trattati Biblici - Le Grandi Verità della Bibbia

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Dio e la Ragione


Studio Sesto


Il Simbolismo della Bibbia

Un interessante esempio del fatto che la parola «mondo» quando viene usata dalla Bibbia non sempre si identifica col pianeta sul quale viviamo, lo troviamo in Daniele..."La quarta bestia sarà un quarto regno sulla terra che sarà diverso da tutti gli altri regni e divorerà tutta la terra, la calpesterà e la stritolerà". Daniele 7:23. Quì il profeta dà la descrizione di una «bestia» grande e terribile che divora tutta la «terra». Sarebbe impossibile interpretare questa profezia alla lettera perchè una bestia, pur gigantesca che fosse, non potrebbe giammai divorare il nostro pianeta. Simbolicamente, però, questa profezia ci impartisce una interessante lezione. Tutti sanno che nel passato, come al presente, molte nazioni sono state simboleggiate nei loro stemmi araldici da diverse specie di bestie.

I Faraoni dell'antico Egitto usavano il leone, come simbolo della loro autorità di governo; l'Inghilterra usa, oggi, pure il leone nel suo stendardo, così, come la Cina ha il dragone, la Russia l'orso, l'America l'aquila ecc. Vi è inoltre la «Tigre del Tammany» della città di New York, l'«Asino» del partito repubblicano d'America ecc. Così la Bibbia usa la stessa simbologia per distinguere le diverse potenze mondiali, attraverso la storia. Nel passo sopracitato, la terra simbolica — ovvero «la società organizzata» — è descritta come prossima ad essere divorata da una «bestia». E' facile riconoscere attraverso il simbolismo di questa espressione, la descrizione di una classe egoistica al potere che si impadronisce delle risorse per il proprio uso.

I repubblicani della città di New York potrebbero essere indotti a rappresentare la Tigre del Tammany, come se stesse divorando la metropoli, nel qual caso noi non avremmo nessuna difficoltà a comprendere il simbolismo racchiuso nella figura suddetta. Perché, dunque, dovremmo incontrare difficoltà quando trattasi di interpretare il simbolismo della Bibbia? Il termine «monte» è pure di frequente usato nella Bibbia in maniera simbolica; in tal caso esso denota un regno — uno o più regni di questo mondo, o altrimenti, il Regno Messianico. Nello stesso modo, il mare rappresenta le masse, il popolo. (Isaia 17:12-13).

Una delle profezie bibliche relative al susseguirsi degli avvenimenti odierni, descrive la caduta di potenti regni della terra con la simbologia di «monti sospinti in mezzo al mare», ossia il crollo delle vecchie istituzioni medioevali e la conquista del potere da parte di tumultuanti masse popolari. Quest'ultime formano, a loro volta, la crescente marea di malcontenti, i cui flutti infrangono e travolgono gli ultimi baluardi dell' attuale civiltà. Il Salmo 46 cosi descrive profeticamente la visione: «Noi non temeremo, anche se la terra si dovesse spostare e se i monti fossero gettati nel mezzo del mare» E' manifesto che queste parole non possono intendersi letteralmente, in quanto se la terra fosse destinata alla distruzione, non vi sarebbero più monti da essere smossi e sospinti nel mare. Più oltre, infatti, il profeta dà l'interpetrazione del simbolismo quando scrive: «Le genti rumoreggiarono, i monti si commuovono...Venite e ammirate le opere dell’Eterno, che ha operato meraviglie sulla terra.» (Salmo 46).


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