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Trattati Biblici

Pubblicazioni > 8) COSA INSEGNANO LE SCRITTURE SULL'INFERNO?
Cosa Insegnano le Scritture
sull'Inferno?




Altre occorrenze della parola Inferno
                                                
Avendo esaminato la parola sheol, l'originale e sola parola del Vecchio Testamento per "inferno", e la parola hades, più frequentemente resa nel Nuovo Testamento "inferno", dobbiamo notare per forza ogni rimanente esempio nelle Scritture della parola inglese "inferno". Nel Nuovo Testamento due altre parole sono rese "inferno": ossia, gehenna, e tartaroo, che considereremo in ordine di nomina.
GEHENNA RESO "INFERNO"
 
Questa parola ricorre nei seguenti passaggi, tutte e dodici le volte: Matteo 5:22,29,30; 10:28; 19:8; 23:15,33; Marco 9:43-47; Luca 12:5; Giacomo 3:6. E' la maniera greca di pronunciare le parole ebraiche che sono tradotte "la valle di Hinnom". Questa valle giaceva fuori dalla città di Gerusalemmee serviva come fogna e bruciatore di immondizia per la città. Le frattaglie, i rifiuti, etc., venivano svuotati lì, e il fuoco era mantenuto sempre acceso per consumare completamente tutte le cose ivi depositate, e veniva aggiunto dello zolfo per aiutare la combustione e assicurare una completa distruzione. Ma cose viventi non erano mai gettate nella gehenna. Agli Ebrei non era permesso torturare nessuna creatura. Quando consideriamo che nel popolo di Israele Dio ci stava dando lezioni col fine di illustrarci i Suoi rapporti e  i Suoi piani, presenti e futuri, dovremmo aspettarci che questa Valle di Hinnom, o gehenna, sia anch'essa un'illustrazione di cose future. Sappiamo che il sacerdozio e il tempio di Israele illustravano il Regal Sacerdozio, la Chiesa Cristiana che sarà il vero tempio di Dio; e sappiamo che la loro capitale era una figura della Nuova Gerusalemme, sede del regno, potere e centro di autorità, la città (governo) dela Grande Re, Emmanuele! Ricordiamo pure che il governo di Cristo è rappresentato nel libro di Apocalisse (Apocalisse 21:10-27) sotto la figura di una città, la Nuova Gerusalemme. Lì, dopo aver descritto la classe a cui è permesso entrare nei privilegi e nelle benedizioni del Regno, l'onorabile e glorioso, e tutti quelli che hanno diritto all'albero della vita, troviamo anche dichiarato che non vi sarà lasciato entrare nulla d'immondo, e nessuno che commetta abominazione o falsità; ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello.

Questa città che rappresenta il mondo redento alla fine del Millennio, era tipificata o rappresentata nella città terrena, Gerusalemme; e la contaminante, deprorevole, etc., classe degli indegni di vita, che non vi entreranno, era rappresentata dal rifiuto e dalle sudicie carcasse senza vita gettate nella gehenna fuori dalla città, per la distruzione totale. In accordo troviamo affermato che "se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco" (Apocalisse 20:15); il fuoco qui, come ovunque, è usato come simbolo di distruzione, e il simbolo dello stagno di fuoco è tratto dalla stessa gehenna, la Valle di Hinnom. Quindi, mentre gehenna servì a buon ragione per la città di Gerusalemme come luogo di arsura dell'immondizia, come la città stessa era un tipo, e illustrava i futuri rapporti di Dio rifiutando e portando alla distruzione tutti gli elementi impuri, prevenendo così l'inquinamento della città santa, la Nuova Gerusalemme, dopo la prova di giudizio  dell'Età Milleniale avrà provato e separato con assoluta accuratezza le "pecore" dai "capri". Così quindi la gehenna era un tipo o illustrazione della seconda morte, la finale e completa distruzione, dalla quale non c'è più salvezza; perchè dopo " non rimane più alcun sacrificio per i peccati", ma solamente "un ardore di fuoco che divorerà gli avversari" – Ebrei 10:26.
 
Ma ricorda  che Israele, con lo scopo di essere usato come tipo dei futuri rapporti di Dio con la razza, era tipicamente trattato come se il riscatto fosse stato dato prima che essi lasciarono l'Egitto, sebbene fu offerto solamente un agnello tipico. Quando Gerusalemme fu edificata, e il Tempio, che rappresenta il vero tempio, la Chiesa, e il vero regno non appena sarà stabilito da Cristo nel Millennio, quel popolo tipificava il mondo nell'Età Milleniale. I loro sacerdoti rappresentavano il glorificato Regal Sacerdozio, e la loro Legge e la sua pretesa di perfetta obbedienza rappresentava la legge e le condizioni sotto il Nuovo Patto, che devono essere portate in opera per la benedizione di tutti gli obbedienti, e per la condanna di tutti coloro che, dopo che avranno avuto le più complete opportunità, non si sottometteranno di cuore alla legge della giustizia e ai decreti del Grande Re. Vedendo, quindi, che la politica, la condizione di Israele, ecc., Prefigurava quelli del mondo nell'età futura, quanto era appropriato che dovessimo trovare la valle o l'abisso, la gehenna, una figura della seconda morte, la completa distruzione nell'età futura di tutto ciò che è indegno della conservazione; e quanto è appropriato anche il simbolo "Lago di fuoco che arde di zolfo" (Apocalisse: 20), tratto da questa stessa gehenna, o Valle di Innom, che brucia continuamente con lo zolfo. L'espressione "brucia di zolfo" aggiunge forza al simbolo, "fuoco" per esprimere la distruttività assoluta e irrevocabile della seconda morte; per le ultime deduzioni degli scienziati, quello zolfo ardente è l'agente più mortale conosciuto.

Com'è ragionevole anche aspettarsi che Israele abbia tribunali e giudici che assomigliano o prefigurano tali corti e giudici nell'età successiva; e che la sentenza di quei tribunali (figurativi) di quel popolo (figurativo) sotto quelle leggi (figurative), a quell'abisso (figurativo), al di fuori di quella (figurativa) città, corrisponderebbe in gran parte alle (reali) frasi del (reale) ) corte e giudici nella prossima età. Se questi punti vengono tenuti a mente, essi ci aiuteranno molto a comprendere le parole di nostro Signore in riferimento alla gehenna, "anche se la valle letterale a portata di mano è stata nominata e riferita, ma le sue parole portano con sé lezioni sul futuro età e la geitenna antitipica - la seconda morte.


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