Domande e Risposte
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Elezione
ELEZIONE – LE DONNE INSEGNANO NELLA CHIESA
Q 235:2 – DOMANDA – 1905 – 2 – Ti prego di informarmi se le donne sono elette come leaders nella Chiesa di Allegheny. Se no, perchè? Si dice che siano state elette.
RISPOSTA – No, non è questo il caso, non ci sono sorelle elette nella Chiesa di Allegheny. Il Signore non elesse sorelle come apostoli o nei settanta, e Gesù amava le sorelle. Amò Marta e Maria, così come Lazzaro loro fratello. Il Signore non ha mai approvato che le sorelle parlassero nella Chiesa, e non abbiamo autortà di dire diversamente. Spesso penso che il piano del Signore sia il migliore. Nel momento in cui comincio a dubitare dell'abilità del Signore di gestire la Chiesa, dubiterei della Sua abilità di gestire i Cieli. A noi spetta di camminare nei Suoi patti, non di stipulare un patto nostro e chiedere al Signore di camminare nel nostro patto.
ELEZIONE – PRESIDENTE
Q 236:1 – DOMANDA – 1909 – 1 – C'è qualche ragione scritturale contro l'elezione di un presidente degli anziani in un Ecclesia, dove ci sono da tre a sette anziani, e a volte ci sono un bel pò di affari da gestire?
RISPOSTA – No. In effetti l'ordine è richiesto. A meno che la Chiesa non ha indicato che vorrebbe un presidente, è preferibile che gli anziani stessi scelgano il presidente. ELEZIONE – QUALIFICHE SCRITTURALI
Q 236:2 – DOMANDA – 1909 – 2 – Dai le qualifiche scritturali per l'elezione degli Anziani e dei Diaconi.
RISPOSTA – Vedi il Sesto Volume, che ha più di quaranta pagine su questo soggetto. Penso sia meglio per i leader richiamare l'attenzione sulla questione un mese prima dell'elezione, e suggerirne la lettura nel Sesto Volume così che se ne possa avere un piena concezione.
ELEZIONE – NUMERO DI ANZIANI CHE DEVONO ESSERE ELETTI
Q 236:3 – DOMANDA – 1910 - 3 – Come classe, stiamo cercando di eleggere in accordo col Sesto Volume dell'Aurora Milleniale, ma non possiamo comprenderlo tutti facilmente. In un punto sembra che tutti quelli che sono adatti ad essere anziani debbano essere eletti, e poi in un altro punto che si doveva eleggere anziani secondo le dimensioni dell'Ecclesia; e abbiamo avuto un disaccordo, e ti scrivemmo sul soggetto e tu sembravi non comprendere perchè eravamo in difficoltà. Il probelma era che alcuni capivano che, vi erano circa una mezza dozzina che erano adatti per essere anziani, noi dovevamo eleggerli tutti, e che se la classe fosse stata di solo una dozzina o due, dovevamo eleggere solamente secondo ciò che la classe aveva. Per esempio, se eravamo in dieci, ne avremmo dovuto scegliere uno; se eravamo venticinque, dovevamo sceglierne due, etc.
RISPOSTA – Che dire di questo argomento dell'eleggere anziani? Tutti quelli che hanno le qualifiche per anziani dovrebbero essere eletti, o solo, dici, circa il dieci per cento del numero? Dici che se la classe conta cinquanta membri il dieci per cento sarebbe cinque, e se fosse di cento il dieci per cento sarebbe dieci? La mia risposta potrebbe essere questa: per quanto comprendo, tutti coloro che manifestano le qualifiche per anziano dovrebbero appropriatamente essere eletti come anziani. Così che se in una classe di sei tutti fossero equamente qualificati per servire come anziani, eleggerei tutti e sei, e dato che si alternerebbero nel servizio, avrebbero anche l'opportunità di uscire e tenere riunioni altrove. Dio li benedica, più anziani ci sono meglio è! Ma penso sia piuttosto dubbioso se fuori da una classe di sei trovassimo sei che siano adatti ad essere anziani, ma se ce ne fossero sei e tutti loro avessero qualifiche per il servizio vorrei che tutti loro servissero. Capisco sia il volere di Dio che ognuno unto dallo Spirito Santo è unto per insegnare. Ricordi ciò che si legge nelle profezie di nostro Signore, Lo Spirito del Signore, l'Eterno, è su di me, perché l'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili. Ora, chiunque riceve lo Spirito Santo ha un'unzione dal Padre per insegnare. Questo è il motivo per cui c'è l'unzione. Questa è la sua autorità di insegnare. Questa è la sua ordinazione, se ti piace, di insegnare. Quindi se ha una buona voce è qualcosa; se ha buona memoria è un'altra cosa; se ha altre cose che sono in armonia con queste, tutte loro vanno insieme, ed egli è autorizzato ad insegnare in proporzione ai suoi talenti. Nel caso di una sorella ci sono dei limiti. Una sorella non potrebbe insegnare in pubblico, ma una sorella ha molti altri modi di insegnare. Ha pienezza di opportunità di aiutare e predicare la buona notizia. Noi possiamo tutti predicare nelle nostre vite quotidiane, non solamente quelli che occupano il podio possono predicare, perchè siamo tutti predicatori e stiamo tutti predicando, spero. Qualcuno una volta mi chiese quanti predicatori hai in mezzo a te? Dissi ne abbiamo circa ventimila. "Mio Dio!" esclamò. Dissi, fratello non voglio male informarti. Per quanto ne capisco tutto il popolo del Signore è unto per predicare. Talvolta predichiamo pubblicamente altre privatamente. Qualche volta predichiamo solo ad una persona altre a congregazioni di duecento, e qualche altra volta ancora a congregazioni di dieci mila.
ELEZIONE - ESPRESSA LA VOLONTA' DI DIO
Q 237:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – Noi capiamo che nell'elezione dei funzionari dell'ecclesia si esprime la voce del Signore. Dopo aver eletto un fratello per servirci come anziano, e in seguito vediamo che non dimostra di essere ciò che pensavamo, deve essere inteso un errore della classe, o un errore del Signore?
RISPOSTA – Non è necessario pensare che sia un errore di entrambi. Sembrerebbe suggerire che la classe non abbia esercitato sufficiente cura. Essa avrebbe dovuto conoscere meglio qualcuno prima di eleggerlo come anziano. L'Apostolo dice di non eleggere un novizio. Non hai diritto di eleggere un novizio. Se lo fai, che ti serva giusto. Forse riceverai una buona lezione dall'aver eletto un novizio per un pò, e se gli amici in quella classe hanno fatto qualcosa del genere, forse non sarebbe profittevole alla fine ed essi impareranno ad essere più attenti la prossima volta. Ora, perchè il Signore permetta loro di avere una lezione in questo modo, non prova che il Signore non sapeva fare meglio, ma che Egli ha permsso loro di soffrire perchè non hanno ascoltato le Sue indicazioni ma hanno eletto un novizio. Un novizio è uno che è nuovo nella questione, e se era nuovo nella questione essi dovevano averlo saputo, perchè dovevano aver conosciuto ciò che egli era prima di votare per lui.
ELEZIONE – NOMINA DEL PRESIDENTE
Q 237:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – Quando si tiene un'elezione, e un anziano voleva mettere qualcuno alla presidenza con lo scopo di portarlo all'elezione, sarebbe appropriato mettere una sorella alla presidenza per quello scopo?
RISPOSTA – Non penso sarebbe incline a fere così, a meno che non fosse un caso in cui c'era qualche fraintendimento nella classe, dove un fratello o una sorella fossero inaccettabili. Sarebbe sotto qualche circostanza veramente particolare che chiederei favore per una sorella di agire come presidente di un tale incontro. Non dico che non ci debba mai essere un caso simile, ma penso sarebbe un caso eccezionale.
ELEZIONE – VOTANO SIA I CONSACRATI CHE I GIUSTIFICATI?
Q 238:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – Nell'elezione dell'ecclesia, deve essere sempre compreso che solo i credenti consacrati debbano votare, o anche i credenti giustificati?
RISPOSTA – Dicemmo giusto pochi momenti fa che pensiamo debba essere definitivamente affermato prima di votare che solo i consacrati sono autorizzati a votare ogni qualvolta ci sia una questione nella Chiesa, perchè nessun altro è membro della Chiesa, che è il Corpo di Cristo. Se la congregazione volesse mai porre qualche domanda su dove l'incontro debba essere tenuto, sarebbe un'altra questione. Ci sarebbe una domanda e io direi stiamo pensando di spostarci da questo luogo di incontri ad un altro, e chiederemo a tutti gli amici, non solamente consacrati perchè tutti sono interessati in questo, chiederemo a tutta la casa della fede di esprimersi circa il quando e il dove. Ma su qualsiasi domanda come l'eleggere i servi nella Chiesa, o qualsiasi domanda simile, sarebbe solo per i consacrati.
ELEZIONE – I COLPORTORI VOTANO
Q 238:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – Che dire dei colportori che sono in città per poco tempo, se si incontrano con una classe dovrebbero votare?
RISPOSTA – Penso che se egli non avesse conoscenza delle condizioni della classe, sarebbe più saggio dire Fratello, non ho sufficiente conoscenza per giustificarmi offrendo il mio voto, quindi penso che declinerò. Ma se il colportore è stato lì per qualche giorno, o qualche settimana, come potrebbe essere il caso, e si aspetta di rimanere lì per qualche settimana o mese in più, penso sia autorizzato a votare come tutti gli altri. Non è escluso per la ragione che e' un colportore, anzi questo sarebbe qualcosa a suo favore. È uno che mostra la sua consacrazione mediante la devozione della sua vita.
ELEZIONE – VISITARE I FRATELLI CHE VOTANO
Q 238:3 – DOMANDA – 1910 – 3 – Riguardo alle qualificazioni dei voti, tu hai affermato che chi è consacrato debba votare. Che dire di quelli che visitano un'ecclesia? Un certo ammontare di tempo, o la dichiarazione che intendono rimanere, li qualificherebbe?
RISPOSTA – Il nostro pensiero è che sarebbe abbastanza appropriato nel chiamare per il voto di dire che tutto il popolo consacrato di Dio qui presente stasera, o in qualsiasi tempo sia, che ha l'aspettazione di incontro con questa classe è onestamente invitato a votare, e si spera che chiunque non intenda incontrare un certo grado di regolarità con la congregazione non voterà, e chiunque non è completamente consacrato non voti, perchè questo sembra essere il volere del Signore sulla questione. Deve essere un'espressione della Chiesa ad un certo luogo, e la Chiesa in quel luogo è il numero dei consacrati. Il fatto che un fratello o una sorella sia solo di recente giunto a vivere in città, a mio giudizio, non fa differenza perchè siamo tutti uno in Cristo, sia che viviamo a Jamestown, o a Brooklyn, o a Pittsburgh, o a New Orleans, o da qualche altra parte.
ELEZIONE – ATTITUDINE DEGLI ANZIANI NON APPROVATI
Q 239:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – Vorrei chiedere nel caso un fratello sia stato eletto come anziano e sia stato trovato lamentevole di qualcosa, sarebbe saggio alla fine del suo tempo, declinare la sua rielezione?
RISPOSTA – Credo che se fossi in quella posizione, farei in quel modo. Penserei a qualcun altro fratello nella congregazione e nominerei quello; ma se fossi nominato, allora direi "ora fratelli vi ho serviti al meglio delle mie abilità e so che vi sono piaciuto poco, e vogli oche sappiate che ho fatto il meglio che potevo per voi, ma non vi è piaciuto, lo so, perchè molti di voi me lo hanno detto, e ho provato a migliorare tutto ciò che potevo, ma apparentemente non sono migliorato abbastanza, perchè sono trovato ancora mancante, almeno alcuni di voi mi trovano così. Non sto cercando di incolparvi, presumo che la colpa sia con me stesso. Non sono sicuro di essere tutto ciò che vorrei essere, e non posso servirvi come vorreste che vi servissi, e così penso sia probabilmente meglio per voi ascoltare il mio consiglio. Ho nominato fratelli così e così e vi consiglio di eleggerlo per un periodo di tempo, tre mesi o sei mesi, o quello che volete, e forse egli potrà piacere a tutti noi. Vi assicuro che proverò a supportarlo, e a fare quanto in mio potere per sostenerlo. Proverò in tutta onestà a fare eleggere gli altri fratelli, ma se, nonostante tutto quello che hanno detto, no, eleggeremo te, anche se ti avevamo trovato colpevole, direi loro "forse non posso fare niente di meglio la prossima volta di come ho fatto l'ultima; la responsabilità è vostra, perchè vi sto dicendo che farò il meglio che posso fare adesso. Quindi non siate duri con me se non piaccio a tutti. Lo direi loro francamente e saprebbero dove trovarmi, ma se mi scelgono in larga maggioranza, dico il novanta per cento o giù di lì della congregazione mi preferisce, perchè la considererò la voce del Signore, direi, non devo declinare adesso. Certamente non declinerei così da offendere in nessun modo. No, hai trovato difetti in me e ora non li farò. Questo sarebbe sbagliato, penso. Non vogliamo avere quello spirito. Vogliamo pensare che il fratello, senza dubbio, aveva buone ragioni per trovare difetti (supponendo che sia questo il caso); sono sicuro che nessuno di noi è così vicino alla perfezione da non trovargli alcun difetto, occasionalmente, ad ogni modo, e se essi trovano dei difetti, sopportiamoli e proviamo a farecli andare bene, siamo umili nella questione, e forse questo ci impedirà di diventare inebriati e cadere.
ELEZIONE – NOMINE
Q 239:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – Nell'elezione degli anziani pensi che sia appropriato per uno dei presenti anziani in carica fare una nomina invece che la faccia uno della classe?
RISPOSTA – Capisco che quando il periodo di tempo per il quale egli fu eletto anziano terminò, egli non è più un anziano, quindi è solo uno della classe e può fare nomine così come qualsiasi altro, perchè è tale e quale agli altri altri. Non ha nulla in più. E voglio ben dire qui che penso sia una frase veramente poco saggia per chiunque sia stato un anziano occupare la presidenza e tenere l'elezione per, se possibile, riaverla. È sempre dediderabile, se possibile, domandare a qualche fratello intelligente di agire come presidente che sarà perfettamente imparziale e onesto, e uno forse che non avrebbe, o che non sarebbe considerato meritevole di avere, le qualifiche per anziano. E così nessuno verrebbe salvato da qualsiasi accusa di aver favorito se stesso, e la congregazione sarebbe salvata dall'aver votato contro l'uomo che aveva nominato e che aveva diritto davanti loro nella chiesa, ed egli sarebbe salvato dall'imbarazzo di votare per se stesso ed anche l'imbarazzo, se non venisse eletto, di vedere la maggioranza contro di lui e così dire. Potrebbe non essere sempre possibile, ma se possibile, penso sia desiderabile avere qualcun altro di quello che è passibile di essere nominato come anziano alla presidenza.
ELEZIONE – ELEGGERE MEDIANTE BALLOTTAGGIO
Q 240:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – Porterebbe ad una più grande armonia eleggere anziani mediante ballottaggio senza nomine affatto, e lasciare che chi ha la maggioranza dei voti sia eletto?
RISPOSTA – Bè, la nostra opinione sarebbe forse un pò confusa. Potrei dire qualcosa in favore di entrambi i metodi, ma ciò che penso è che il Signore non lo dispose in questo modo: il Signore lo dispose attraverso l'alzata di mano. Ammetto che possa essere un modo più semplice a volte il ballottaggio, non dico niente, e lasciare che nessuno sappia cosa ho votato, ma è saggio discostarsi dalle direttive che il Signore ha impartito? Se la classe decidesse di votare mediante ballottaggio, non è mio interesse scavalcare la classe, e anche se le diedi il consiglio ed essa non decise di prenderlo in considerazione, ancora non è mio interesse scavalcare la classe. Non devo essere come il giurato che disse agli altri undici giurati che erano molto testardi. Così non sta a noi sentire che gli altri erano tutti testardi perchè non pensavano come noi; avendo espresso noi stessi, lasciamo il giudizio e il voto alla classe, e lasciamo le conseguenze al Signore e se essa torva di aver sbagliato lo saprà e la prossima volta starà più attenta; imparerà la lezione. E se abbiamo fatto saggiamente impareremo la lezione, ma credo, fratelli, che userei sempre la mia influenza in favore del metodo che sembra essere sottolineato nelle Scritture e ha questo da dire a suo vantaggio, che insegna alla classe ad avere una sorta di coraggio morale. Stenderò mai la mia mano in favore di qualcuno che non credo sia adatto a quell'ufficio, solo perchè è un parente del mio? No, al mio Dio devo essere sincero.
ELEZIONE – DISCUTERE LE NOMINE
240:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – Dove un fratello è nominato come anziano, quanto dovrebbe essere incline a discuterne prima dell'elezione? Dove dovremmo tracciare la linea?
RISPOSTA – Difficilmente penserei sia appropriato dare molta discussione a quelli che sono candidati per il servizio nella chiesa. L'Apostolo, ricordi, dà dei suggerimenti che se ci mordiamo e divoriamo l'uno con l'altro ci potremmo consumare a vicenda. Dovresti fa stare il fratello davanti alla congregazione e trovargli difetti nel modo in cui separa i capelli, o nei colori dei suoi vestiti, o nel numero dei figli che ha, e una cosa e l'altra, potresti trovare qualsiasi cosa su cui discutere, e dal momento in cui lo hai completamente revisionato e condito potrebbe essere il tuo turno. Così l'intera classe potrebbe avere un'esperienza di questo genere, ma non sarebbe molto profittevole. Ora il mio pensiero potrebbe essere questo: che non è necessario avere molte discussioni del carattere dei fratelli, perchè il consiglio è che ognuno nel votare per un fratello per un servizio nella Chiesa dovrebbe avere qualche conoscenza di lui, e se non ne ha conoscenza mediante acquisizione personale, allora dovrebbe guidare se stesso mediante il giudizio di un altro fratello. Come, ad esempio, se fossi giunto di recente in una classe diciamo di dodici, e avessi solo parzialmente conosciuto gli amici di quella classe, e non sapevo nulla contro nessuno di loro, ma sapevo qualcosa in favore di loro tutti, e supponiamo che viene il tempo dell'elezione, e notassi uno o due fratelli che ho visto essere molto chiari e schietti e con i quali avevo molta confidenza, e se questo fratello fece la nomina di un altro fratello di cui non avevo particolare conoscenza, ma semplicemente non sapevo nulla contro di lui, penso mi sentirei giustificato nel votarlo, perchè questo fratello che lo nominò apparentemente conosceva qualcosa in suo favore. Se avessi conoscenza del fratello che lo nominò, avrei una conoscenza di seconda mano con quello che fu nominato. Spero di essere stato chiaro. Ora credo, senza speciale discussione del carattere di un fratello, che debba essere inteso prima che il voto sia preso che ogni perosna che eserciterà il potere di voto sia prima di tutto un credente del Signore, che si sia voltato dal peccato e abbia fatto una piena consacrazione di se stesso, che solamemente quella classe deve votare e quelli che votano devono cercare di votare credendo che sia il Signore a votarli, e non altrimenti. Credo che tutto ciò sia necessario, che un sufficiente peso o responsabilità resti su di loro così che non votino probabilmente in modo irriverente per qualcuno di cui non conoscono nulla, ma che cerchino di essere guidati mediante il giudizio o consiglio di altri nei quali avevano ragione di credere o conoscere. E se venisse fatto apparentemente un errore, se apparentemente fosse eletta la persona sbagliata, che fare? Bè, concluderei che sia stata fatta la cosa sbagliata. Penso che la cosa appropriata da fare sia pensare che una lezione stava per essere data alla classe di una più grande cura di quelli che debbono essere eletti, e se quindi essi agirono in maniera avventata nel fare una selezione questa sarebbe una buona lezione per loro; e la prossima volta quando il problema dell'elezione si ripresentasse forse impareranno ad essere più attenti e forse il volere del Signore sarà che la lezione dovrà essere imparata dalla classe per renderla più attenta. In ogni caso, toglierei il peso della mia influenza in ogni classe contro ogni cosa simile come fare a pezzi qualcuno del Signore. Ho conosciuto alcuni casi in cui fratelli forse avevano ocse che potevano realmente essere dette contro di loro e ancora forse queste cose appartenevano a un periodo più lontano della loro vita ed essi erano interamente cambiati dal tempo in cui queste cose erano vere e quindi il mio pensiero sarebbe che potrebbe essere così in altri casi, e rimuoverei la mia influenza contro qualsiasi lacerazione e strappo tra le pecore del Signore. Penserei di coltivare lo spirito del lupo nelle pecore e quindi ne sarei scoraggiato. Se, tuttavia, a un fratello che era priminente nella congregazione gli fosse chiesto da un altro fratello "Cosa ne pensi di questa nomina?" O se egli pensa sia appropriato ad ogni modo dare un indizio, non sarebbe improprio per lui dire "mio caro fratello, la nomina che tu hai udito e per la quale mi hai chiesto di dare qualche consiglio, e tutto quello che dico sul soggetto è che penso sia il volere di Dio che dovremmo votare così e così". Questo lo pone giustamente, e lo porterà in qualche misura con quelli che hanno influenza e se egli non ha influenza non dovrebbe portarlo.
ELEZIONE – REGISTRARE CHI NON VOTA
Q 242:1 – DOMANDA – 1910 – 1 – Dovremmo tener conto di chi non vota?
RISPOSTA – Bè, la mia pratica è di cercare di impostare la questione così pienamente prima che il voto sia dato che ogni presente sentirà che lui e lei ha responsabilità, una responsabilità di votare per o contro il candidato; che se uno ha sufficiente conoscenza da permettere di votare, o è della classe dei consacrati, intende incontrarsi con la congregazione, egli ha una responsabilità di votare; che non è semplicemente opzionale che voti o meno, ma è suo odvere esprimersi così. Penso che se egli empatizza nel consiglio di prendere il voto e tutti i cari amici possono vedere la responsabilità, molto pochi saranno inclini a sottrarsi. Deve essere dichiarato in anticipo molto chiaramente.
ELEZIONE – SEGUIRE L'USO APOSTOLICO DI ELEGGERNE SETTE
Q 242:2 – DOMANDA – 1911 – 2 – Nel nominare anziani nell'ecclesia, non dovremmo seguire il modello apostolico e nominarne sette? Se no, perchè?
RISPOSTA – Non so di un modello apostolico di eleggerne sette. Se c'è qualche modello del genere, sarei uno dei più felici nel trovarlo. Ricordo la nomina degli apostoli di sette diaconi. Non ho mai sentito nulla di sette anziani; mi è nuova. Inoltre, se pensiamo ai diaconi non avrebbe alcuna rilevanza, perchè essi elessero tali diaconi per quanti ne erano necessari in quelle circostanze. Supponi ci fosse una congregazione composta solo da sei membri; come potrebbero essi nominare sette anziani e sette diaconi? Il Signore dice che una chiesa può essere di due o tre, "Poiché dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro". Hai il nostro punto di vista su questo soggetto più particolarmente esteso nel sesto volume degli Studi sulle Scritture.
ELEZIONE – QUALIFICATI ECCETTO I NON IMMERSI
Q 242:3 – DOMANDA – 1911 – 3 – Se un fratello era qualificato secondo il Nuovo Testamento per essere scelto come anziano, ma non è stato immerso da nessuno, significa che, a tua comprensione, è una ragione sufficiente o causa per non nominare tale fratello come anziano?
RISPOSTA – Lo sarebbe. Non che pensiamo che il battesimo in acqua sia essenziale nel senso che direbbero i nostri amici Battisti, nè che pensiamo sia niente più che un simbolo, ma il fratello che non è ancora stato capace di vedere un così semplice simbolo come il battesimo, deve essere cieco da quel punto, ad ogni modo, e se è cieco in un punto, quanto più ancora potrebbe essere cieco? Aspetterei finché egli non cominci a considerare quel punto prima prima di porlo ad insegnare a qualcun altro che, forse, ha già visto più di lui. Capisci, non facciamo affatto del battesimo in acqua una prova di fratellanza, e un fratello che non è immerso dovrebbe essere il benvenuto, secondo la nostra comprensione, alla tavola del Signore, o come un fratello nel Signore in ogni senso della Parola; ma una cosa è riconoscere uno come un fratello del Signore, e un membro del corpo in ogni modo, e un'altra è riconoscerlo come competente per insegnare. La mia opinione è che uno competente per insegnare è uno che ha già visto uno dei più semplici punti del Nuovo Testamento, che il Signore e gli Apostoli tutti praticavano: l'immersione in acqua come simbolo della vera immersione, la consacrazione.
ELEZIONE – SEMPRE, NON IN DATE SPECIALI
Q 243:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – Qual'è la tua opinione riguardo al piazzare un fratello di abilità su un programma per un discorso o un'occasione speciale, purché non sia stato eletto come anziano, e sebbene abbia ancora esigenze spirituali, alcune circostanze terrene che hanno ostacolato la sua elezione?
RISPOSTA – Bè, penso sia molto facile averlo eletto se la classe lo riteneva giusto. Fate una sua proposta e prendete i voti; ciò lo risolverebbe molto rapidamente. Potrebbe essere sempre eletto. Non è necessario eleggere un anziano in una certa, data particolare. Potrebbe essere eletto a metà dell'anno o il mese dopo,o in qualsiasi tempo, se deve essere necessario, e se la classe lo considera una persona adatta. Penso sia molto buono in tali casi come questo che il problema sia portato all'attenzione della classe, considerarlo per un mese o più, e a una certa domenica chiedere alla classe di votare sulla questione. Ciò sarebbe dargli piena opportunità e, se essa vota, allora il voto deciderà.
ELEZIONE – SERVIRE SENZA APPUNTAMENTO
Q 243:2 – DOMANDA – 1911 – 2 – Leggiamo in qualche parte che nessun fratello debba assumere doveri pubblici nella chiesa come leader, insegnante, rappresentante, etc., senza un'elezione, anche se non c'è dubbio sulla sua ac cettabilità. Ed è anche resa positiva in altre parti la stessa cosa. Ora a fronte di questo, non è sbagliato per i nostri anziani dell'ecclesia incontrarsi separati dai novanta diaconi e separati dalla chiesa e nominare un diacono, o un insegnante, o rappresentante dell'ecclesia alla posizione che il Signore dice deve essere occupata da un regolare anziano ordinato?
RISPOSTA – Nel considerare questa domanda dobbiamo ricordare le parole dell'Apostolo e anche l'illustrazione Scritturale che ci è data. Abbiamo il caso di Santo Stefano, ricordi che fu un Diacono scelto nella chiesa come ricordato nel Libro degli Atti, e Santo Stefano aveva una buona opportunità di predicare e non disse: "ora fratelli, io non fui scelto come anziano, e quindi non posso dire niente qui". Andò avanti e predicò, e il Signore lo benedisse molto, ed ebbe un buon tempo, e nadò lapidato alla morte. Ed ebbe il buon segno di essere il primo martire Cristiano dopo il suo Signore. Quindi ricordiamo cosa dice ancora l'Apostolo, leggerò un pò tra le linee qui, egli dice che uno che è diacono e serve la sua posizione bene e mostra umiltà nel suo servizio, acquista se stesso a un buon grado. Vale a dire un buon grado di libertà e di privilegi, e di opportunità. In altre parole, la congregazione dovrebbe notare, quando deve votare in rispetto a coloro che devono servire come anziani, quelli che hanno precedentemente scelto come diaconi, e vedi come erano attenti, perchè se essi non erano fedeli come diaconi nel compiere qualche parte secolare dell'opera, non ci sarebbe ragione di aspettarci che siano appropriatamente fedeli come anziani. Ciò avrebbe portato a loro stessi un buon grado di preferenza, e onore nella chiesa mediante la loro fedeltà come diaconi è l'idea dell'Apostolo. Il mio pensiero è che nella chiesa primitiva la disposizione era che i diaconi dovevano essere una classe che doveva essere gradualmente formata verso l'anzianato, e ad un più priminente servizio della verità, nella maniera che i diaconi primariamente fossero scelti per qualche altro genere di servizio, ma che essi fossero una sorta di riserva supplementare, così che se si fosse stati a corto di anziani per qualche servizio, ci sarebbe stato un diacono, e una commissione competente avrebbe guardato i diaconi e avrebbe detto: "Supponiamo di provare quel tale fratello in un incontro stasera", e che un'altra volta questa commissione possa dire: "supponiamo di provare un altro diacono per l'incontro di stasera"; abbiamo bisogno di qualcuno per la sera, proviamolo". Così essi li proverebbero per vedere in quale misura abbiano abilità. Altrimenti i diaconi avrebbero molte poche possibilità di raggiungere mai qualcosa o di manifestare qualche abilità che possono possedere in rispetto al servizio della chiesa. Niente quindi che è scritto negli Studi sulle Scritture andava inteso essere in conflitto con questo pensiero, perchè questo è il pensiero che abbiamo sempre sostenuto, e che crediamo essere quello scritturale, e che è praticato in Brooklyn e in altri luoghi. Non sono sicuro di capire bene il punto del fratello, ma questa potrebbe essere un'ulteriore domanda, forse più attinente alla sua idea. Non penso sia una cosa appropriata che se la congregazione sceglie appena quattro o cinque come anziani che questi quattro o cinque uomini debbano quindi giungere e scegliere un altro tra i diaconi e fargli praticato di anziano. Non penso sia il loro campo. Se la chiesa voleva quel fratello come anziano, e un servitore regolare in quelle capacità, sarebbe suo dovere dire così. Se l'anziano trova che essi non hanno sufficienti elementi, potrebbero molto appropriatamente chiedere ad un altro incontro della chiesa se alla chiesa piacerebbe eleggere un altro anziano, nel caso ce ne fosse bisogno, apparentemente per un altro; ma se ci fosse solo un bisogno temporaneo, e se fosse inteso con la congregazione che essa voleva che gli anziani scegliessero di volta in volta i diaconi di quà o di là laddove mostravano qualche abilità per riempire una necessità temporanea penso sia una cosa molto appropriata; ma non spetta a lui porlo come anziano, quando la congregazione non lo pose come anziano.
ELEZIONE – VOTARE DI NUOVO
Q 244:1 – DOMANDA – (da un'udienza) 1911 – 1 – Nel caso una persona ricevesse due o tre voti del settantacinque per cento, sarebbe saggio votare una seconda volta la persona così da avere il numero di voti richiesto per eleggerla?
RISPOSTA – Penso non ci siano obiezioni a questo o persino rendendolo unanime. Ciò che vogliamo ottenere non è semplicemente qualche piccolo interesse, ma vogliamo ottenere il sentimento della classe ed avere la piena espressione di mente della classe. Tutto ciò che è semplicemente un attrito interno dovrebbe essere evitato per quanto possibile. Se la classe decise che si doveva fare il settantacinque per cento di regola per l'elezione, ciò non impedirebbe l'elezione di un altro, ma potrebbe impedirlo per quella volta. Se essa la prossima volta sceglie di avere la stessa regola del settantacinque per cento e qualcuno arriva molto vicino ad averlo, ma non abbastanza, e si pensò di riconsiderare questo voto e rivotare, e si è trovato quindi più grande della quantità decisa, la classe ha assolutamente diritto a regolare la questione come vuole.
ELEZIONE – REGOLA DI GIURIA
Q 245:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – Nel Sesto Volume degli Studi sulle Scritture leggiamo che la maggioranza non è sufficiente, ma che dovrebbe prevalere la regola di giuria nel scegliere gli anziani nella chiesa. Ora se è così, non è questo il metodo più saggio da perseguire nell'eleggere i diaconi? Leggiamo che lo stesso ordine deve prevalere nello scegliere sia gli anziani che i diaconi.
RISPOSTA – In questa questione non stavamo cercando di stabilire una legge: non abbiamo diritto di fare una legge; stavamo semplicemente offrendo un consiglio su cosa credevamo fosse il saggio corso per la chiesa. Per esempio, in una classe se ad una notevole maggioranza fosse permesso di dettare la politica, ci potrebbe essere una larghissima minoranza, vicina alla grandezza della maggioranza, che sarebbe assolutamente insoddisfatta; e una maggioranza di uno, per esempio, potrebbe comandare in tale classe in modo molto arbitrario. Il nostro consiglio era che una classe doveva provare a disporre mediante il suo voto e dovrebbe così scegliere anziani, se possibile, che piacciano e soddisfino ognuno nella classe. Quindi, per quanto possibile, la mera regola maggioritaria dovrebbe essere ignorata e per quanto possibile la cosiddetta regola di giuria dovrebbe ottenere, non diciamo che ci deve essere una regola di giuria, per quanto possibile un'unanimità di sentimento nella classe dovrebbe essere ottenuto. Non è sempre possibile che la classe intera pensi allo stesso modo su un soggetto o su chi sia anziano o diacono in una congregazione, ma qualunque sia la regola osservata dovrebbe essere ugualmente approrpiato osservarla rispetto ai diaconi e agli anziani. Chiunque è eletto per qualche servizio, la congregazione dovrebbe vedere, per quanto possibile, essa dia pochi punti l'uno all'altro dove non è coinvolto alcun principio, così come provare a soddisfare tutti e apprezzare quelli che saranno i servi della congregazione.
ELEZIONE – MEMBRI ASSENTI VOTANO MEDIANTE LETTERE
Q 245:2 – DOMANDA – 1912 – 2 – Dove gli anziani sono eletti per alzata di mano, le nomine hanno avuto luogo due domeniche prima, sarebbe permesso a due o tre membri della classe laddove non sono in grado di essere presenti, di mandare il loro voto mediante una lettera al presidente?
RISPOSTA - Non c'è niente da obiettare in questo. In politica c'è uno spirito fazioso che cerca di prendere vantaggi dall'altra parte. Non è così con te, tuttavia. Quando ci si incontra per eleggere gli Anziani tu vuoi che ogni fratello e sorella abbiano la piena opportunità di esprimersi. Non sei semplicemente dispoto tu, ma vuoi che lo siano tutti, che tutti si esprimano. Non vogliamo avere semplicemente la loro opinione, ma vogliamo trovare qual'è il volere Divino per l'ecclesia. Lasciamo che tutti esprimano cosa pensano essere il volere di Dio sulla questione. Non vedo obiezioni a coloro che sono assenti e che mandano la loro delega o voto al presidente dell'incontro. Se tu sei presente puoi dare il tuo voto a chiunque ti interessa, ma non sarebbe delegato a te dare ad un altro fratello o sorella il potere di votare per te come egli o ella pensa meglio. Questa è la mia opinione sulla questione.
ELEZIONE – FRATELLI STRANIERI PER INCONTRI INGLESI
Q 246:1 – DOMANDA – 1913 – 1 – Consigli l'elezione di un fratello straniero, tedesco o svedese, che parla la lingua inglese con imperfezioni, come oratore pubblico?
RISPOSTA – Lo consiglierei se la classe fosse formata in larga parte da chi ha quel linguaggio straniero, che tale oratore sarebbe preferibile, e potrebbe essere molto appropriatamente eletto. Come, per esempio, nella congregazione di Brooklyn per illustrare, abbiamo un fratello francese che è molto ben qualificato a guidare una classe in Francia. Abbiamo un fratello italiano che è ben qualificato per condurre una classe in Italia. Abbiamo anche un fratello svedese. Non che questi fratelli non comprendono qualcosa dell'inglese, ma preferiscono un pò di più le loro proprie lingue; vorrebbero piuttosto qualcuno che è familiare con le loro lingue. Pensiamo che è molto appropriato. Così è con i fratelli di colore; abbiamo classi di colore di differenti nazionalità. È notevole come quanti differenti generi ci sono nella congregazione.
ELEZIONE – NON QUALIFICATI
Q 246:2 – DOMANDA – 1913 -2 – Dove uno non sembra essere competente per soddisfare pienamente le qualifiche di anziano consiglieresti di non eleggere anziani ed eleggere il Pastore Russell come anziano?
RISPOSTA – Tale domanda è piuttosto delicata da discutere, ed è dififcile sapere qual'è il miglior consiglio. Il mio consiglio generale è che gli amici agiscano per quanto possibile saggiamente e discretamente. Penso che una difficoltà sia stata e ancora è che il popolo del Signore non realizza pienamente la volontà del Signore sulla questione. Essi hanno l'impressione che l'Apostolo nell'elencare le qualifiche di un anziano scrivendo a Timoteo e a Tito stava elencando regole difficili e lontane, e che ogni anziano debba giungere ai più alti gradi in tutte quelle condizioni. Ora tale sarebbe un uomo perfetto, un bravissimo anziano sicuramente, non ne dubito. E così sarebbero tutti gli altri Cristiani se arrivassero a tutto ciò che l'Apostolo scrisse. Tu dici, perchè l'Apostolo evidenza tali precise affermazioni se realmente non voleva che venissero intese in senso assoluto? Rispondiamo che stava affermando la questione così come fece Gesù in un'altra occasione quando disse a tutta la chiesa " Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno". Ora, sei tu simile al padre tuo in cielo? Bè, dirai, sto cercando di esserlo. Molto bene mio caro fratello, è giusto. Bene, sei tu simile a tuo Padre? Lo sei in qualche aspetto, lo sei nella tua mente. Bene, lo sei in tutta le parole, pensieri e azioni? No, non sono come il Padre in ogni cosa, ma sto cercando di avere sempre di più somiglianza con il carattere di Dio. Bene. Ora lo stesso qui l'Apostolo tiene questo standard davanti alla chiesa per un anziano; questo è ciò che un anziano dovrebbe essere. Quando tu stai pensando ad un anziano, facci caso, e hai questo nella mente quanto misuri il fratello che è disponibile, e quelli che in qualche misura non hanno le stesse qualifiche non sarebbero affatto adatti, e quindi scegli il meglio delle tue abilità. Se aspettiamo finché abbiamo un anziano perfetto non avremo mai anziani. Così non direi nemmeno che questo Fratello Russell sarebbe un anziano perfetto, nè lo direi di qualunque altro. Ma credo che ci possano essere casi in cui le condizioni siano tali che possa essere meglio non eleggere nessuno per un pò di tempo come anziano. Ci sono tali casi, ma penso che dovrebbero essere molto rari. Spero sia così. C'è uno di questi casi che è molto difficle da consigliare. Ci sono così tante cose che coinvolgono tale soggetto, ed ogni piccola classe ed ogni membro della classe deve essere per quanto possibile saggio, premuroso e attento per quanto possibile, leale a Dio e ai principi della giustizia per quanto possibile, e pregare e cercare di seguire la guida Divina. E così se l'intera classe o una buona maggioranza della classe, decide in un certo modo, non sentirti di votare come farebbe la classe, ma deve essere fatta la tua volontà, ma dici "bene, tutto bene, la classe ha votato, e si è abbastanza affermata; ho affermato la mia opinione, ed essa non pensa come me, e io non devo forzare la classe; sono in minoranza e sarò soggetto agli altri nella classe, e coopererò con loro, non cooperando contro di loro per mostrare che ciò che dissi era la cosa giusta, e che se essa non fa come dico io sbaglierebbe tutto. No, devo essere in armonia con Dio e devo fare al meglio delle mie abilità adesso qualsiasi cosa la classe decida, cooperando al meglio delle mie abilità per permettere la pace e la giustizia e portare avanti la causa della verità, ed essere un pacificatore". Non dimenticare questo. Tutto il popolo di Dio vuole imparare ciò che Gesù disse "Beati coloro che si adoperano per la pace, perché essi saranno chiamati figli di Dio". E ricorda che necessariamente tutto il popolo del Signore per essere vincitore avrà più o meno una disposizione combattiva; tu non puoi essere un vincitore senza averne un pò. Dovrai essere abbastanza combattivo per vincere il mondo, e abbastanza pacificatore per non combattere con i fratelli. Non combattere con i fratelli più di quanti puoi aiutarli, ma sii altrettanto gentile, comprensivo e utile a loro per quanto puoi.
ELEZIONE – CHI DEVE VOTARE?
Q 247:1 – DOMANDA – 1913 – z – 1 – Chi è autorizzato a votare nella chiesa?
RISPOSTA – Dovrebbe essere sempre ricordato che nessuno deve votare se non quelli che professano una piena consacrazione, manifestata mediante l'usuale simbolo, l'immersione in acqua. Quelli che non hanno simboleggiato la loro consacrazione non sono disconosciuti come fratelli, ma dovrebbero essere considerati così immaturi da non essere competenti per esprimere un'opinione circa chi deve essere qualificato per servire la Chiesa, e, di certo, non sarebbero qualificati per esserlo loro stessi.
ELEZIONE – SCEGLIERE ANZIANI E DIACONI
Q 247:2 – DOMANDA – 1913 – z – 2 – Dovrebbe esserci un'evidente maggioranza nelle nostre elezioni?
RISPOSTA – Numerose richieste ci sono giunte indicando che qualche fratello ha difficoltà nell'applicare i consigli dati nel volume VI, sul soggetto dell'elezione dei servitori della Classe, gli Anziani e di Diaconi. Non era lì nostra intenzione stabilire una regola fissa sul soggetto. La Bibbia non ne da nessuna, e nessun altro ha diritto di stabilirne una. Il nostro consiglio era che laddove possibile l'elezione dovrebbe essere unanime, e, a meno che il settantacinque peer cento della Classe, o più, favorisca l'elezione di un fratello, sarebbe piuttosto imprudente per lui accettare di officiare il servizio. Non intendiamo dire che la minoranza del venticinque o trenta per cento debba essere incoraggiata ad ostruire la Classe e sotacolare l'elezione. Parlando strettamente, la maggioranza di uno nella Classe deciderebbe ogni questione eccetto come l'amore possa giungere a sollecitare una considerazione dei sentimenti degli altri. Se, per esempio, in una Classe di cento, cinquantuno di questi avesse il diritto di decidere chi debba essere servitore della Chiesa, e gli altri quarantanove dovessero acconsentire tacitamente, riconoscendo il fatto che costituiscono solo una minoranza, dovrebbero sforzarsi lealmente di supportare il volere della maggioranza. Solo lo spirito di amore e i migliori interessi di tutta la Classe consiglia più del cinquantun per cento. L'amore dovrebbe portare ad un voto unanime. Offriremo un consiglio sul come questo possa essere ottenuto.
Supponi che in una Classe di cento, sei Anziani fossero ritenuti necessari per il servizio. A,B,C,D,E,F, rappresenterebbero possibili candidati dalle maggiori o minori abilità. A potrebbe avere cento voti; B novanta; C ottanta; D settanta; E sessanta; F cinquanta. Sotto unostretto voto sulla linea di preferenza, solo due sarebbero eletti sulla base del novanta per cento; ma la nostra idea è che tutti e sei possano essere eletti unanimemente, se fossero in media latrettanto buoni come il materiale posseduto dalla Classe, e se niente fosse conosciuto come dispregiativo al loro carattere morale. È un errore pensare che lo standard stabilito da San Paolo debba essere preso letteralmente, perchè nessuno sarebbe trovato pienamente adatto a tutte le richieste. L'Apostolo ha affermato come dovrebbe essere l'Anziano ideale. Ogni votante dovrebbe avere questo ideale in mente pensando al volere del Signore; ma la Classe non deve essere lasciata senza un Anziano a meno che non ci siano serie imperfezioni. Similarmente nostro Signore diede uno standard perfetto davanti a noi quando disse: "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli" (Matteo 5:48). Chi è perfetto nel senso di come lo è Dio? "Non c'è alcun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). il Signore evidentemente intendeva che non dovremmo misurare noi stessi con i nostri bassi standard, ma con lo standard perfetto, così che possiamo aiutare noi stessi ad alzarci al più grande ideale della nostra vita e carattere e rispetto a quelli scelti come Anziani ed esempi del Gregge.
ELEZIONE – VOTARE PER PROCURA
Q 248.1 – DOMANDA – 1913 – 1 – Quando un fratello consacrato della chiesa è assente a causa di debolezze dall'incontro quando deve essere eletto un anziano, può scrivere loro la sua scelta dell'anziano, o votare per procura?
RISPOSTA – Non c'è niente nella Bibbia che dica che egli può, e non c'è niente che dica che egli non può. Cosa hai intenzione di fare? Lascialo alla classe. La Classe deciderà.
ELEZIONE – PERCENTUALE PER ESSERE ELETTI
Q 249:1 – DOMANDA – 1913 – 1 – In una elezione della chiesa dobbiamo intendere che le regole che stabiliscono la percentuale di voti richiesta che la classe può adottare per eleggere debba applicarsi anche al voto per i diaconi?
RISPOSTA – Certamente. Le disposizioni della Bibbia rispetto al governo degli affari della chiesa passa tutte le responsabilità alla congregazione. Non intendo la congregazione in senso generale, ma la chiesa, l'assemblea che è il Corpo di Cristo; ossia, i consacrati. Il Signore non ha dato regole precise per gestire ogni evenienza, così che lascia l'intera responsabilità all'intera chiesa di cercare di edificare nella più santa fede, usando la Parola del Signore come esempio e illustrazione delle Scritture. Se il Signore ha lasciato la questione così semplicemente e pienamente nelle mani del Suo popolo, sarebbe assolutamente sbagliato per te o per me cercare di dirottarlo nelle mani di qualche individuo o qualche classe clericale. Non c'è autorità di questo nella Bibbia. È assolutamente naturale che il popolo possa fallire proprio come falliscono i governi. Per esempio, certi governi sentono di poter governare certe isole meglio di altra gente che può governare se stessa. Così è molto facile che se la gente non gli si sottomette, una certa classe chiamata clero si arrogherebbe a se stessa il potere, stabilendo leggi e regole. Ma questo è sempliemente perchè la congregazione non sa che il Signore ha posto il potere nelle sue mani, e non ha mai autorizzato nessuna classe clericale in nessun tempo. Il Signore stesso doveva essere il Maestro, e tutti siamo fratelli. Non ci dovrebbe essere distinzione tra i fratelli eccetto quella distinzione che deve esere riconosciuta dalla classe come una compagnia del popolo del Signore, e se essa sceglierà certe persone come anziani, la responsabilità è della classe. Gli individui che comprendono la classe, devono quindi usare tutto il maggior giudizio e discrezione, e ricordare che stanno votando e agendo in luogo del Signore nella questione. Nel sesto volume degli Studi sulle Scritture abbiamo cercato di evidenziare ciò che le Scritture stabiliscono rispetto al modo appropriato di ordinare nella chiesa, non mediante leggi, ma mediante consigli, perchè la decisione della classe di rispettare la propria leadership, etc., è la decisione finale sulla questione. Abbiamo suggerito certe cose sulla percentuale; non che nelle Scritture non si dica niente sulle percentuali, ma in un incontro ordinario delle persone del mondo potrebbe prendere, per esempio, un voto su una domanda e la maggioranza di uno deciderebbe; e supponi che la congregazione sia di 100, e 51 decidano, e gli altri 49 siano lasciati praticamente senza rappresentanza; la nostra idea è che non è lo spirito del Signore. Lo spirito del Signore ci sarebbe se l'intera chiesa senta un'armonia di interessi. Ma supponi che i 51 che costituiscono la maggioranza dicano "bene, questo è il nostro volere, ci piacerebbe vedere Fratello Tizio Caio come anziano, pensiamo sia il meglio qualificato, ma ci sono 49 dei nostri fratelli a cui non presteremo attenzione al loro volere". Questo non sarebbe lo spirito dell'amore. Suggeriamo quindi, che sia fatto uno sforzo non solo in favore dei 51, ma anche dei 49 che sono in minoranza; non semplicemente che ognuno faccia come vuole, ma cercare di considerarsi gli uni gli altri, stimandosi gli uni gli altri, avendo interesse nell'altro. Supponi che in una congregazione di cento è deciso un certo numero che possa essere trovato eleggibile alla posizione di diacono. Come membro della congragzione potrei avere un'idea molto positiva che il fratello A, B e C siano molto meglio qualificati che i fratelli D, E e F, e avrei diritto a votare per questi tre; e quindi se qualcun altro pensasse meglio di D, E e F, direi a me stesso "Bene, quest'altro fratello preferisce questi altri. So veramente qualcosa contro di loro? E se non sapessi niente contro di loro, allora perchè così tanti degli altri fratelli li preferiscono è il miglior tipo di ragione per cui mi piacerebbe vederli". Se dovessi essere un anziano preferirei molto essere uno che rappresenti l'intera congregazione piuttosto di uno che è stato eletto da una misera maggioranza. Vorrei essere desiderato, soddifacendo e rendendo contenta l'intera congregazione. Sarei disposto a mettermi nei loro panni. La Regola d'Oro richiede che faccia alla minoranza ciò che vorrei la minoranza facesse con me. Se fossi in minoranza ed essi fossero in maggioranza, come mi piacerebbe che essi mi considerino? Mi piacerebbe avere anche qualche presentazione. Quindi dovremmo essere ugualmente generosi come gli altri. Questo non significa che dobbiamo essere permissivi e negligenti in ogni importante questione. Se esso fosse un uomo cattivo, o un uomo non consacrato, o un uomo che è in qualche modo inadatto come anziano, allora gli resisterei faccia a faccia, e direi subito, non posso votare per Fratello Tizio Caio per certe ragioni. Ora cercherei al mio meglio di evitare di dare ragioni, ma se diventa necessario dare ragioni lo farei in maniera gentile per come posso, e proverei in precedenza ad avere la confidenza di tutti i miei fratelli e sorelle a un tale grado che essi saprebbero che non direi una parola scortese, o che parlerei male di un altro fratello; questa sarebbe una necessità asosluta anche nel prendere opposizione con un fratello, un dovere nei confronti di Dio e della chiesa. Quando otteniamo questa confidenza in ogni altro avremo tutti maggior potere e peso in qualunque cose diremo.
ELEZIONE – NOMINE CHIUSE
Q 250:1 – DOMANDA – 1913 – 1 – Nel nominare un anziano per condurre una certa classe di studio, è giusto dopo la nomina di uno far sì che le nomine siano chiuse senza dare tempo per ulteriori nomine? Questo,certamente, si applica alla classe dove tre o più fratelli stanno servendo come anziani?
RISPOSTA – Ci sono quelle che sono definite dalle rogle parlamentari. Vale a dire regole applicate alle azioni di un corpo come la Casa Parlamentare; e queste regole sono usate in connessione ai Congressi e anche nei piccoli e grandi incontri. Ci sono regole molto buone, sulle quali non si deve obiettare in nessun modo. Generalmente sono molto sagge e considerate regole di imparzialità. Allo stesso tempo il popolo del Signore, che deve andare oltre la semplice giustizia e amministrare secondo l'amore, e che deve sapere che l'amore è il compimento della legge, e più che semplicemente il diritto e la giustizia sulla questione, nel fatto delle elezioni e delle regole per gli incontri non dovrebbe tenersi l'una all'altra troppo rigorosamente solamente così alla lettera della legge che dovrebbe applicarsi ad un'assemblea pubblica o ad un'altra cosa. Il loro legame simpatetico di amore, dovrebbe essere tale che essi dovrebbero volere piacere a tutti. Supponi che questo fosse un incontro e noi stessimo eleggendo qualche anziano qui. Supponi che io sappia che qualcuno qui ha grande stima del fratello A, e qualcun altro del fratello B, e qualcun altro del fratello C, qualcun altro del fratello D, e per mia preferenza dica: "ora tra tutti questi io preferisco i fratelli A e C; non penso così tanto ai fratelli B e D. Direi "nominerò i fratelli A e C, e chiuderò le nomine". In questo modo qualcuno di quelli che sono più timidi non avrebbero opportunità di votare. Sarebbe amorevole? No. L'amore è la nostra regola, e l'amore porta avanti tutte le regole parlamentari del mondo. L'amore dice "voglio che il fratello laggiù, e la sorella laggiù, e tutti i fratelli e le sorelle, abbiano una buona e giusta dimostrazione ed abbiano la loro voce nella questione. Non voglio prendere loro i diritti che gli appartengono sotto le disposizioni del Signore. Potrei essere di pratica più acuta, avere più esperienza e piegarli tutti, ma questo non sarebbe un fratello appropriato nel posto di anziano secondo me, per far confondere i fratelli più giovani, così la loro volontà non sarebbe fatta, ed essi voterebbero per qualcoa senza sapere di star facendo in quel modo, e quindi di essere in seguito insoddisfatti, e direbbero "se avessi compreso giustamente la questione avrei fatto diversamente". Questo non è affatto un incontro soddisfacente. Il tipo di incontri per l'elezione degli anziani in una classe dorvebbe essere un incontro in cui ogni cosa sia fatta così apertamente e correttamente che il diritto di ognuno dovrebbe essere considerato e ognuno poss sentirsi felice e contento del risultato. Bene, abbiamo tutti avuto la nostra possibilità, e se le ocse non fissero fatte come pensavo fosse il miglior modo, furono fatte comunque in un buon modo, perchè ognuno ebbe la sua giusta parte, senza sforzarsi di strapparsi a pezzi. Non penso sia quello che dovremmo fare. Se tu non lo conosci e nessuno gli garantisce per quello che sai, facevi meglio a non votare affatto. Se c'è qualcuno presente con cui hai grande confidenza ed egli garantisce per questo fratello, e dice "nomino quel fratello", allora tu potresti dire "il fatto che il Fratello Russell nominò il Fratello "W" significa che lo conosce altrimenti non lo avrebbe nominato. Non conosco il fratello "W", ma il fatto che il Fratello Russell lo nominò e che il Fratello Hirsh lo appoggiò, e io li conosco, mi porta a sapere che quel Fratello "W" ha tutti i diritti". Abbiamo il diritto, vedi, di appoggiarci in una certa misura, sulla nostra conoscienza indiretta. Potremmo non essere ben familiari con il fratello "NW" e conoscere tutto dei suoi affari abbastanza per votarlo a meno che non ci sia qualcosa che lo indica per noi. Ma se qualcuno garantisse per lui, sarebbe come in una banca. "non la conosciamo Signor Smith, in questa banca; e non pagheremo nessun controllo finché conosciamo le parti. Conosce Mr. Hirsh? Si, garantirà per me. Mr. Hirsh, garantisce per il Signor Smith? Oh, si, questo è il Signor Smith, garantirò per lui; garantirò che è tutto giusto. La banca allora dice: "tutto bene, Signor Smith, Mr. Hirsh dice che lo conosce e così ci siamo conosciuti". La stessa cosa vale per la classe. Qualcuno garantisce per il fratello Smith, e quindi tu dici "conosco le persone che garantiranno per lui". Questo significa che tu non potresti mai nominare una persona che non conosci; non potresi mai nominarla perchè qualcuno dice Smith. Non essere sciocco e dire Smith o Brown solo perchè qualcun altro lo dice. Sappi cosa stai facendo altrimenti non farlo. Un'altra cosa: quando abbiamo l'elezione di un anziano, supponi che io dica: "mi piacciono i fratelli A e C, e per me questi due fratelli sono molto superiori agli altri e penso veramente che la classe sarà meglio servita se avessimo solo i fratelli A e C, e se non avessimo affatto i fratelli B e D". potrei provare a forzare ciò, potrei prendere vantaggio e adularli per il loro voto. Ma questo non sarebbe giusto. Al contrario dovrei dire: "ora, conosco abbastanza bene molti fratelli come il fratello B, e qualcun altro molto bene come il fratello D, non penso se questi fratelli hanno buone qualifiche come i fratelli A e C, ma qualcun altro fa come loro e pretende di ottenere profitto da loro, e non conosco nulla ocntro i loro caratteri, e dato che gli altri ottengono benedizioni dal loro servizio, sarò lieto se essi potranno servire". Mi piacerebbe nominare qualcuno e tutti loro, sapendo che sono uomini buoni, dal carattere reputabile. No proverebbe che io penso siano i migliori, ma piuttosto nominerei quelli che preferisco, e se gli altri fossero nominati e ci fosse qualche mancanza di qualcuno per supportarne la nomina direi " Supporto i fratelli B e D". perchè? Essi non sono la tua preferenza. No, ma so che ci sono le preferenze di qualcun altro fratello, e vogli oche tutta la classe sia accontentata. Non vorrei solamente avere quelli che penso siano i migliori, ma qualcuno di quelli che essi pensano siano i migliori. Dovrei avere sufficiente amore per tutti i fratelli così che li vorrei tutti accontentati, e non di piacere solo a me stesso. Questo è lo spirito che dovrebbe essere in ogni chiesa e io ogni elezione, e penso che qui ci sia meno confusione. Supponi che ci sia qualcun altro che vorrebbe avere qualcun altro. Supponi che qualcuno fosse nominato che io pensavo essere inadatto; mi sentirei impaurito che qualcuno possa votare per loro. Direi: "ora cari amici, questo è il Fratello "W" che è nominato. Non voglio avere parole da dire contro di lui o porlo come un nemico, ma a mio giudizio penso sia meglio non averlo ocme uno degli anziani". Quindi affermerò che mentre la mozione è sotto discussione non voterò per lui. "Ora Fratello "W", non mi oppongo a te in nessun modo, eccetto nel senso che penso sia meglio che tu non serva come anziano". Sarei perfettamente franco con lui e non gli direi una parola contro,e direi "mi oppongo a lui perchè deve molte bollette in centro città; ed essi lo conoscono in tutta la città come uno che accumula bollette, ed è in digrazia alla nostra classe". Non ho bisogno di parlare affatto del fratello "W". Direi solamente " non posso votare per il fratello "W" come anziano, e non mi piacerebbe vederlo come anziano; credo che la causa del Signore sarà meglio servita da un altro". Non abbiamo bisogno di strapparci l'un l'altro a pezzi. Potrebbe o non potrebeb essere vero che il fratello "W" accumula bolletete in tutta la città. Forse se gli si fosse chiesto, sarebbe capace di fornire qualche buona scusa.
ELEZIONE – DI ANZIANI CHE NON PARTECIPANO AGLI INCONTRI
Q 253:1 – DOMANDA – 1913 – 1 – Cosa ne pensi di un leader di un classe che non partecipa mai agli incontri pomeridiani settimanali, né a quelli serali, anche quando è presente un fratello pellegrino?
RISPOSTA – Penso che probabilmente non possa partecipare agli incontri pomeridiani per lavori di vario genere. Penserei, comunque, che un fratello che è stato eletto anziano dovrebbe venire solamente agli incontri in cui doveva dire che era meglio lasciarlo fuori finché non fosse non poteva venire a tutti gli incontri. Se non venne agli incontri eccetto quando stava per parlare, penso che questo indichi che non era qualificato come anziano, mi farebbe pensare che non desiderava essere istruito, che non voleva ascoltare nessun altro, ma voleva solamente sentir parlare se stesso, ed insegnare al resto della classe. "Siete tutti fratelli". Ogni volta che uno riesce a pensare che non è uno dei fratelli, che dovrebbe venire solo quando deve parlare, allora sarei preoccupato per quel fratello. Per amor suo penso sia meglio non eleggerlo. Non vogliamo aiutare un fratello a fare qualcosa che lo escluderebbe dal Regno. Dobbiamo considerare il fratello, e i suoi interessi, allo stesso meodo della classe e dei suoi interessi.
ELEZIONE – E' SBAGLIATO NON VOTARE QUANDO SI E' PERPLESSI?
Q 253:2 – DOMANDA – 1914 – 2 – Una sorella perplessa e addolorata riguardo agli affari della classe partecipò all'incontro per l'elezione, ma non prese parte al voto. Sono stati eletti quelli che avrebbe votato. Fu sbagliato? Fu un peccato?
RISPOSTA – Suppongo che la sorella usò il suo miglior giudizio così che sappiamo che non fu un peccato. Non sbagliamo mai nel seguire la nostra coscienza, anche se pensiamo ci porti nella direzione sbagliata. Faresti la cosa giusta nel seguire la tua coscienza ad ogni costo. Così Dio non considererebbe nessuno responsabile per il peccato, avendo fatto il meglio che egli o ella sapeva. Ignoralo.
ELEZIONE – SERVITORI APPROPRIATI DELLA CHIESA
Q 253:3 – DOMANDA – 1915 – 3 – Un uomo di alta levatura sociale si interessò alla Verità, ma non si consacrò. Attraverso l'influenza di una sorella agiata, e di suo marito, che non è da tanto nella Verità, questo uomo fu eletto come nostro leader della Classe. Essi rigettarono un altro fratello perchè non era così intelligente. Questa influenza nella nostra classe è così spesso sentita e e l'ordinamento della nostra classe non è in accordo con il Sesto Volume degli Studi sulle Scritture. Cosa consigli?
RISPOSTA – Pensiamo, cari amici, che il Sesto Volume è in pieno accordo con la Bibbia. Se tu credi che è in armonia con la Bibbia, allora sarà tuo dovere portare questi consigli per quanto pienamente rappresentano la Parola di Dio. A mio giudizio non sarebbe sicuramente il giusto ordine di cose eleggere una persona in qualche ufficio, sia come Anziano o Diacono, dove ci sia qualche responsabilità di insegnare qualunque cosa, chi non abbia professato una piena consacrazione al Signore. Non sarebbe affatto un membro della Chiesa di Cristo, e quindi non potrebbe sostenere nessun controllo nella Chiesa; e porlo in tale ufficio sarebbe contrario allo Spirito della Parola e sarebbe una cosa sbagliata per la Classe. Cosa dovrebbero fare alla prossima elezione? Non dovrebbero votare per questo uomo. Non so a chi ci si riferisce, ma se io fossi quella perosna non farebbe differenza. Penso che non mi si debba eleggere sotto tali condizioni non importa quanta influenza abbia. Supponi che io debba fermare la Classe nel scegliere un altro anziano. Quindi lascia che interrompa la Classe. Non intendo con ciò che dovremmo essere negligenti circa il fermare la Classe, e incuranti dei sentimenti degli altri;ma dopo che il problema è stato pienamente posto davanti alla Classe, coloro che vedono il giusto corso dovrebbero appoggiare il fatto che nessuno debba servire in qualche capacità eccetto chi è un professante figlio di Dio; e nessuno dovebbe votare per qualcuno eccetto coloro che sono pienamente consacrati. Se non può esserci la voce della Chiesa, allora quelli che sono fedeli dovrebbero ritirarsi, e penso, in accordo con le disposizioni della Bibbia, ne avranno grandi benedizioni.
ELEZIONE – IL VOTO
Q 254:1 – DOMANDA – 1915 – z – 1 – Dovrebbe essere scelto come servitore della Chiesa chi non ha preso il Voto speciale che così tanti di noi hanno trovato molto utile, e che è stato raccomandato a tutti?
RISPOSTA – Non possiamo fare di questo semplice Voto una prova di fratellanza; perchè, anche se crediamo che il Signore lo ha portato in evidenza particolarmente in questo tempo e che in una certa misura Egli lo vuole porre come una prova tra i consacrati, nondimeno la Bibbia non ci autorizza a farne una prova di fratellanza. È un problema di giudizio piuttosto che di direzione Divina, così come l'abuso dei candidati della lingua inglese, o la rozzezza di maniera potrebbero essere prese abbastanza in considerazione, sebbene non menzionate nella Bibbia tra le qualifiche dell'anziano. Dovremmo gioire grandemente sapendo che tutti i cari Anziani e Diaconi tra il popolo del Signore ovunque possono vedere occhio per occhio con rispetto alla ragionevolezza del Voto, e la sua armonia con la Parola Divina e con il nostro Voto di consacrazione, del quale è, per così dire, una frangia blu, o un'orlatura. Uno può a malapena domandarsi quale obiezione ogni fratello o sorella Cristiani possano fare a quel Voto. Per alcuni di noi sembra come se fosse implicato sia qualcosa di sbagliato rispetto alle loro intenzioni di cuore o qualcosa di difettoso nelle loro facoltà razionali. Tuttavia, non siamo competenti di giudicare così strettamente. Il Maestro disse: "Non giudicate". Il nostro pensiero è che nel scegliere gli Anziani e i Diaconi una preferenza potrebbe bene essere data a quelli che hanno preso il Voto e che vedono occhio per occhio questo soggetto. Nondimeno, se il fratello che è competente a condurre la Classe è accettevole in ogni altro modo e non si oppone al Voto, potrebbe essere scelto. Questo sarebbe particolarmente vero per quelli che dichiarano di vivere a tutte le richieste del Voto al meglio delle loro abilità, e semplicemente rifiutano di prenderlo per paura che in qualche modo o altro, l'assunzione di questo semplice Voto possa ingiuriarli mentre aiutano altri. Non possiamo capire il processo del loro ragionamento, né l'attitudine dei loro cuori, ma possiamo sotto tali circostanze passare oltre ciò che non possiamo comprendere né apprezzare.
ELEZIONE – REGOLE PER LA SELEZIONE DI ANZIANI E DIACONI
Q 255:1 – DOMANDA – 1915 – z – 1 – Quali sono le regole per la selezione di Anziani e Diaconi?
RISPOSTA – Molte domande ci sono giunte indicando che qualche fratello ha qualche difficoltà nell'applicare i consigli dati nel volume VI, sul soggetto dell'elezione dei servitori della Classe, gli Anziani e di Diaconi. Non era lì nostra intenzione stabilire una regola fissa sul soggetto. La Bibbia non ne da nessuna, e nessun altro ha diritto di stabilirne una. Il nostro consiglio era che laddove possibile l'elezione dovrebbe essere unanime, e, a meno che il settantacinque peer cento della Classe, o più, favorisca l'elezione di un fratello, sarebbe piuttosto imprudente per lui accettare di officiare il servizio. Non intendiamo dire che la minoranza del venticinque o trenta per cento debba essere incoraggiata ad ostruire la Classe e sotacolare l'elezione. Parlando strettamente, la maggioranza di uno nella Classe deciderebbe ogni questione eccetto come l'amore possa giungere a sollecitare una considerazione dei sentimenti degli altri. Se, per esempio, in una Classe di cento, cinquantuno di questi avesse il diritto di decidere chi debba essere servitore della Chiesa, e gli altri quarantanove dovessero acconsentire tacitamente, riconoscendo il fatto che costituiscono solo una minoranza, dovrebbero sforzarsi lealmente di supportare il volere della maggioranza. Solo lo spirito di amore e i migliori interessi di tutta la Classe consiglia più del cinquantun per cento. L'amore dovrebbe portare ad un voto unanime. Offriremo un consiglio sul come questo possa essere ottenuto.
Supponi che in una Classe di cento, sei Anziani fossero ritenuti necessari per il servizio. A,B,C,D,E,F, rappresenterebbero possibili candidati dalle maggiori o minori abilità. A potrebbe avere cento voti; B novanta; C ottanta; D settanta; E sessanta; F cinquanta. Sotto unostretto voto sulla linea di preferenza, solo due sarebbero eletti sulla base del novanta per cento; ma la nostra idea è che tutti e sei possano essere eletti unanimemente, se fossero in media latrettanto buoni come il materiale posseduto dalla Classe, e se niente fosse conosciuto come dispregiativo al loro carattere morale. È un errore pensare che lo standard stabilito da San Paolo debba essere preso letteralmente, perchè nessuno sarebbe trovato pienamente adatto a tutte le richieste. L'Apostolo ha affermato come dovrebbe essere l'Anziano ideale. Ogni votante dovrebbe avere questo ideale in mente pensando al volere del Signore; ma la Classe non deve essere lasciata senza un Anziano a meno che non ci siano serie imperfezioni. Similarmente nostro Signore diede uno standard perfetto davanti a noi quando disse: "Voi dunque siate perfetti, come è perfetto il Padre vostro, che è nei cieli" (Matteo 5:48). Chi è perfetto nel senso di come lo è Dio? "Non c'è alcun giusto, neppure uno" (Romani 3:10). il Signore evidentemente intendeva che non dovremmo misurare noi stessi con i nostri bassi standard, ma con lo standard perfetto, così che possiamo aiutare noi stessi ad alzarci al più grande ideale della nostra vita e carattere e rispetto a quelli scelti come Anziani ed esempi del Gregge.
ELEZIONE – SCEGLIERE ANZIANI DA ALTRE CLASSI
Q 256:1 – DOMANDA – 1916 – 1 – Dove c'è sufficiente materiale disponibile nella Classe, è per i migliori interessi della Classe scegliere i suoi anziani da fratelli di altre classi?
RISPOSTA – Dove c'è materiale sufficiente nella Classe non sembra saggio per la Classe andare fuori e scegliere altri anziani. Penso sia ovvio. Ma a chi spetta determinare se c'è sufficiente materiale nella Classe? La Classe deve deciderlo da se stessa. A chi spetta dire che essa ha sufifciente materiale nella Classe? La Classe deve decidere, non il Fratello Russell, nè nessun altro. Se la Classe pensa di non avere anziani qualificati, allora li cerchi altrove. Se ha un numero di anziani qualificati, permettili di usare ciò che Dio ha provveduto ed incoraggia i fratelli della casa.
ELEZIONE – RIGUARDO ALLE PERCENTUALI
Q 256:2 – DOMANDA – 1916 – 2 – In una certa Torre, di cui non ricordo la data, tu suggeristi un metodo di elezione in cui tutte le nomine che ricevevano almeno il 50 per cento di voto dovevano essere elette unanimemente. In una classe in cui ci sono considerevoli difficoltà e attriti, sarebbe meglio adottare questo metodo, o insistere su un 75 per cento di voto per ogni nomina di anziani e diaconi?
RISPOSTA – Dovremmo ricordare, prima di tutto, che la Bibbia non ci dice cosa dovrebbe essere fatto. Essendo così, è una questione di giudizio trovare ciò che possa essere il modo più vantaggioso per fare questo. È una questione di giudizio quale dovrebbe essere il modo migliore. Per me potrebbe non essere buono come per te. Quando offro un consiglio nella Torre di Guardia su un soggetto come questo, è semplicemente una mia opinione. Il Fratello Russell non vuole impartire comandi, o essere un dittatore nel senso della parola. Egli semplicemente si sofrza di dare le sue opinioni su tali questioni, circa ciò che la Bibbia non dice. Se la classe conosce un modo migliore di quello che conosco io, allora quello sarà per me soddisfacente. Il volere di Dio deve essere espresso dalla Classe, e chiunque elude il volere della classe commetterà un errore e non avrà l'approvazione del Signore. Ho conosciuto coloro che porterebbero in una sorta di tirata dei cavi, e così gli ineterssi della classe sarebbero interferiti per il momento; questo non è certamente giusto. Non dovremmo provare ad nadare oltre a ciò che il Signore ha disposto. Al Signore non piacerebbe niente del genere. Dobbiamo essere onesti ocn Dio e con i fratelli, ed aiutare tutti i fratelli ad avere il giusto pensiero, come segue: ora, non è nei miei interessi se sono scelto come anziano o no. La classe faccia ciò che pensa sia meglio. Se essa sceglie me, cercherò di servirla al meglio che posso, ma, se essa non sceglie me, allora cercherò di sevirla al meglio che posso comunque. Se abbiamo un tale spirito, la classe lo vedrà sicuramente al tempo stabilito. Il Signore lo vede sempre, e se tu sei giusto con Dio, non importa come stai con gli altri. Se tu dici che avremo l'80 o il 75 per cento, o cosa no, non c'e niente nella Bibbia che regola la percentuale. Vorremmo suggerire il desiderio di votare per compiacere tutti i fratelli della classe e di avere un'elezione che sia soddisfacente per tutti, per quanto si possa in tutta coscienza, sarebbe anche più piacevole del 75 o 80 per cento. Sarebbe una considerazione appropriata per chiunque nella classe, e per ognuno ovviamente, fare ciò che considera essere giusto. Dovrebbe essere capito prima che sia completamente piacevole a tutti, e la maggioranza quindi dovrebbe portare i loro pensieri senza nessun riguardo per i pensieri della minoranza, sicuramente questo non sarebbe giusto. Se pensi che un certo fratello debba essere un anziano, e non vedi niente di sbagliato in quel fratello, il fatto che tu lo vuoi potrebbe essere una ragione per me di votarlo a meno che non sapessi qualcosa sul suo carattere che potrebbe squalificarlo, alché penserei sia contro il volere del Signore votare per lui. Non potrei ovtare per lui per certe ragioni. (Sto semplicemente esprimendo la mia opinione sul voto). Vorrei che la nostra elezione sia unanime, se possibile, ma per una certa ragione non posso dargli il mio voto. Dovrebbe essere gentile al riguardo, e dire: "ammiro la tua onestà e il tuo candore; cercherò di portare me setsso ad un più alto standard". Questo sembrerebbe essere il giusto pensiero: fare il giusto e sperare possa piacere all'intera classe; e ancora, fare il giusto sia che le piaccia o no. Non tuttavia in spirito indipendente, ma con lo spirito generoso di dare la dovuta considerazione ai pensieri di ogni altro. E conosco casi in cui l'85 per cento fu stabilito come regola, e il volere della classe non fu realmente fatto. Com'è possibile? Se si era ottenuto l'85 per cento, perchè questo non fu il volere della classe? Perchè il 15 per cento potrebbe decidere di essere ribelle e determinato a non permettere che l'85 per cento decida. La minoranza cercò di dominare la maggioranza e non le si sottomise. Tuttavia, la maggioranza è tutto ciò che è richiesto per determinare il volere della classe; il 51 per cento potrebbe essere la maggioranza. Se è richiesto l'85 per cento, è una ocncessione da parte della maggioranza piacere alla minoranza. Il 51 per cento potrebbe dire vogliamo avere la nostra decisione, faremo a modo nostro, ma questo sarebbe ignorare gli altri e ciò causerebbe divisioni. Non sarebbe saggio fare cose del genere. La maggioranza dovrebbe pensare alal minoranza, e dire vorremmo avere il 100 per cento, così da incluedere ogni persona, se possibile, ma per la maggioranza darsi da fare per la minoranza così che la minoranza possa ostruire il lavoro della classe e renderlo difficile, perchè la maggioranza voleva dire l'85 per cento, e quindi afferma, faremo ciò che possa ostacolare questo 85 per cento, significherebbe che essi hanno adottato il metodo di ostruzionismo usato in politica con lo scopo di bloccare i propositi di quelli in ascesa. Questo, nel caso in cui ci riferiamo, era del tutto sbagliato. Vogliamo avere il giusto focus sull'argomento. A Brooklyn e a New York non abbiamo quasi mai niente ma un voto unanime, quasi mai, perchè siamo concordi sul fatto che vogliamo fare ogni cosa che sappiamo per assistere nell'opera. Se qualcuno vuole avere un certo fratello come anziano o diacono, saremo lieti di averlo. Credo che questo è il pensiero della classe più o meno ovunque, ma qualche volta abbiamo un pò le menti contorte. Quando la minoranza dice non potete fare niente a meno che non avete l'85 per cento, favorirei un cambiamento e farei il 51 per cento, e così lascerei che il 51 per cento sia il più gentile possibile con gli altri, ma lascerei che gli altri sappiano che non permetteremo nessun metodo di ostruzionismo dell'opera del Signore. Dio vuole che la maggioranza della classe governi la classe e che determini il suo corso, ma il Signore vuole anche che la maggioranza sia gentile nei confronti della minoranza, ma, se essa può essere di una sola mente sarebbe ancora meglio.