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Correzioni
CORREZIONI – COME FARLE?
Q 162:1 – DOMANDA – 1908 – 1 – Quale dovrebbe essere l'attitudine di quelli stabiliti nella verità, che non hanno desiderio di giudicare o criticare, quando in uno Studio Bereano o in un altro studio, sentono dal leader, o da qualcun'altro, espressioni confuse che sanno essere contrarie alle Scritture, ma che vengono ricevute come verità dai fanciulli in Cristo? Dovrebbero silenziarli, o dovrebbero porre qualche domanda per esporre la verità? Se la verità causa qualche ritirata dall'associazione o dalla classe, come questo dovrebbe essere considerato dai consacrati?
RISPOSTA – Rispondo, caro amico, che ci sono alcune importanti questioni, in un senso della parola nessuna verità è futile, ma ci sono verità che non sono così importanti come altre, e sulle quali si può passare se fossero un poco infrante. La persona che si indirizza alla classe, sia essa un fratello o una sorella, o chiunque altro parli, può dare voce al suo parere della verità, che dovrebbe essere intesa dalla classe come la sua personale opinione, e che quello che parla non pretende di essere ispirato o infallibile, ma che sta espirmendo la sua veduta sulla questione, e dovrebbe essere inteso dalla classe come uno che può esprimere una sua veduta sulla questione. Direi che se fossi presente in un caso simile come qui suggerito, spererei che la classe sia in una tale condizione affinché io possa presentare la materia in questione in modo appropriato e non proverei a farlo in maniera antagonistica dicendo "No, non sono d'accordo con questo". Ci sono molti modi per dire le cose. Potresti dire: "Bene, fratello, potremmo non avere questa veduta della questione? Non è questa una coerente visione da prendere? Dirò ciò che penso sia giusto". E allora affermi la tua veduta; egli ha affermato la sua veduta e no può obiettare alla nostra affermazione la tua veduta, se è data concisamente, e in una certa maniera. Allora hai fatto il tuo dovere e non è necessario battersi sul soggetto e determinare quello che deve essere lasciato sullo scaffale perchè di opinione leggermente differente. Così come ha avuto l'opportunità di esprimere la sua comprensione dell'argomento, vedi che la verità è sempre rappresentata per quanto ti concerne, e specialmente se è una questione importante; ma se è una questione di pincopanco o pancopinco, non spendere alcuna attenzione per esse. Penso di un fratello adesso, che è un fratello veramente di buon cuore, ne sono sicuro, ma ha un'idea sbagliata che se è portato un punto deve essere combattuto finché uno o l'altro muore. Questa è una nozione errata, caro amico. Tutti gli amici devono giudicare nella loro propria mente, e tu ed io dobbiamo essere ontenti quando abbiamo fatto l'affermazione sulla nostra opinione, e lasciare agli altri prendere ciò che piace loro. Questo non è ciò che praticamente stiamo facendo comunque? Tu ricevi qualcosa nella Torre di Guardia; non sei obbligato a crederci, e non mi arrabbierò con te se tu non ci crederai. Fa parte dei tuoi interessi. Andrò avanti e affermerò nella prossima Torre di Guardia ancora cosa penso, e tu hai diritto se scegli di scrivermi, di affermare che tu non ci credi, e dirò: "Nulla di male, non devi".