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Consacrazione
CONSACRAZIONE – FARNE UNA PROVVISORIA PER SE
Q 142:1 – DOMANDA – 1909 – 1 – Noi che ci siamo consacrati interamente al Signore, e non abbiamo nessuno che provvede a noi stessi, sarebbe inappropriato predisporre per noi stessi per gli ultimi due o tre anni di questa dispensazione, o dovremmo sacrificare ogni dollaro, non appena ne entriamo in possesso, negli interessi del Signore, dei fratelli e della verità?
RISPOSTA – Bè, adesso penso che le circostanze siano differenti. Penso che sacrificare tutti i dollari non sarebbe saggio e non sarebbe il volere del Signore. L'Apostolo parla di qualcuno che rinuncia a ciò che può avere dandolo agli altri come necessità. Ora penso che dovresti applicare a te stesso, di lasciare qualcosa così che tu non debba andare in giro a elemosinare, così che possa avere qualcosa da dare al tuo vicino se suo figlio muore, etc., o che potresti dare per aiutare gli altri. Non so se ho reso l'idea di quello che ha posto la domanda, ma potrei menzionare un altro argomento rispetto al quale mi è stato domandato. Qualcuno ha detto: "Fratello Russell, ho un po di soldi, e mi piacerebbe metterli nell'opera del Signore, ma potrebbero servirmi. Hai qualche modo per disporli alla Casa Biblica o al Tabernacolo così che possano essere usati?"
Rispondendo dissi: "Si, abbiamo fatto una disposizione con molti amici, del tipo: se essi hanno un po di soldi dei quali non sono sicuri ma potrebbero aver bisogno e vogliono metterli nell'opera, daremo loro una ricevuta che afferma che se in una data posteriore essi dovessero averne bisogno di una parte o di tutti, noi glieli restituiremmo. Non capirai quello che sto chiedendo per i soldi, ma sto semplicemente rispondendo alla domanda.
CONSACRAZIONE – DEBITO DI SOLDI
Q 143:1 – DOMANDA – 1909 – 1 – (Matteo 5:23,24) "Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all'altare, e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia lì la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta". Significa questo che i debiti di soldi devono tutti essere pagati prima della consacrazione?
RISPOSTA – No, non comprendo che intenda dire questo. Se tu devi qualcosa al tuo prossimo, se l'hai preso in prestito, o avevi un credito per lui, qualcosa che era un affare, e tu non lo ingannasti, stava parlando della sua opportunità quando diede quel credito o fece il prestito. Non sto incoraggiando nessuno di voi ad avere crediti, ma vi sto ricordando la scrittura " Non abbiate alcun debito con nessuno". Vivrei piuttosto di patate e sale invece di avere debiti. Se tu hai un po di soldi a casa o in banca e semplicemente necessitasti di qualcosa per un bisogno temporaneo, quello non è prendere in prestito, ma semplicemente un prestito, e tu potrai restituire i soldi non appena possibile sul libro paga della banca. Ma consiglierei a tutto il popolo del Signore di contrarre debiti.
Ma se eri in debito contrariamente alla tua volontà, non significa che non avresti potuto giungere al Padre Celeste perchè eri in debito di qualcosa con qualcuno. Nel giungere al trono di Dio tu potresti fare ammenda per essere in debito e potresti fare la promessa che proverai ad imparare la buona lezione da quell'esperienza, ma non capisco che il Signore ci impedirebbe di giungere al Suo trono per grazia, e se per la Sua provvidenza noi fossimo benedetti con ricchezza e opportunità dovremmo lavorare e pagare tutti i debiti.
Ma ho qualche amico che sembra essere mancante e si indebita con i fratelli o col suo prossimo, e sembra dimenticarsi tutte le responsabilità del debito e così porta disgrazia e disonore alla causa del Signore e al nome di Cristiano. Sento, caro amico, che questo genere di condotta non può essere troppo severamente rimproverata. Ho parlato ad un numero di loro, qualcuno dei quali ha uno stipendio piuttosto equo, ma non si sforzano di pagare i loro debiti, e ho paura che il Signore li castigherà o che perderanno. Temo che siano in una condizione pericolosa. Conosco un uomo che doveva una considerevole somma di denaro, e il Signore gli permise di guadagnare cento di dollari al mese, ma non vide questo come un modo per mettere via dei soldi e pagare i suoi debiti. Dissi che sbagliava qualcosa, ma non ero il suo giudice, ma devo applicare il caso a me stesso e applicarlo a te. " Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!". Dio ama la giustizia, la rettitudine e il giusto rapporto con il nostro prossimo, e se tu non ami trattare giustamente con il tuo prossimo, temo che tu non avrai il segno del perfetto amore o giustizia. Impariamo la lezione necessaria, e se tu siamo abbastanza sfortunati da contrarre debiti, facciamo tutto ciò che è in nostro potere per pagarli. Penso a quel fratello, quando guadagnava cento di dollari al mese, doveva, se possibile, aver lasciato da parte cinquanta, quaranta o venti dollari al mese per pagare quei debiti. Sarebbe stato avvantaggiato, e credo sarebbe stato piacevole al Signore, e se egli fosse stato riverente verso il Signore, la riverenza del Signore lo avrebbe condotto a farlo.
CONSACRAZIONE – PROPRIETA' E FIGLI
Q 144.1 – DOMANDA – 1909 – 1 – Una persona consacrata ha il privilegio di dichiarare qualsiasi parte della proprietà consacrata a figli o eredi?
RISPOSTA – penso sia doveroso per ogni genitore provvedere ai suoi. Come, per sempio, supponi che tu avessi mezza dozzina di figli e qualcuno di loro fosse piccolo, tu avresti un dovere nei loro confronti come genitore. Scegliesti di portarli nel mondo pertanto dovresti avere qualche responsabilità verso di loro, specialmente in quella parte della loro vita in cui non sono capaci di provvedere a se stessi, e se fossi padre dei figlii sentirei che sarebbe giusto dare loro una qualche partecipazione nella proprietà che ho accumulato, di cui ero un custode. Anche se sentissi sicuro che non avrebbe valore dopo dieci anni sentirei comunque giusto mettere da parte una certa porzione. Non li tratterei dallo stesso punto di vista con cui governo me stesso, ma li tratterei dal loro punto di vista. Non comprendo, tuttavia, che questo è tutto ciò che è nella domanda. Se un padre ha molti soldi deve considerare che appartengono ai suoi figli e dividerli con loro? Questa è un'altra domanda. Provvedere per coloro che non sono capaci di provvedere per se stessi è una cosa, dare via i soldi che abbiamo è un'altra cosa. Dobbiamo dare conto a Dio e non ai nostri figli. Ci sono due differenti frasi. Dio ci ha reso responsabili per i nostri figli mentre essi hanno bisogno di attenzioni, ed Egli richiede che tu provveda per loro.
CONSACRAZIONE – USO APPROPRIATO DEL TEMPO
Q 144:2 – DOMANDA – 1909 – 2 – Se i consacrati partecipano alla Fiera col proposito di soddisfare il loro amore per il bello, quei consacrati stanno sprecando tempo e soldi? Se no, dai qualche riferimento scritturale come modello, da Cristo o dagli Apostoli.
RISPOSTA – Non sono consapevole che Cristo e gli Apostoli andavano sempre alla Fiera. Non c'è ricordo nel Nuovo Testamento che essi vi parteciparono in Seattle, così il fratello mi ha posto una domanda alla quale non posso rispondere. Posso solamente dare un'opinione sul soggetto, basata sulla conodtta di nostro Signore e degli Apostoli, e sulle istruzioni che essi lasciarono per noi.
Con nostro Signore e gli Apostoli, penso possiamo tranquillamente concludere che il dovere e il servizio del Signore e della verità hanno precedenza su ogni altra cosa. Se, quindi, non potessi partecipare alla Fiera senza violare qualche dovere o obbligo, o opportunità di serivre la verità, penso saresti insoddisfatto andando li. D'altro canto, troviamo che nostro Signore provava diletto per il bello, e mentre Egli non andava alla Fiera per veder crescere i gigli, li vide crescere ed imparò da loro dicendo: "Guardate i gigli" etc.
Così sulla linea spirituale, penso che il Signore ci volgia affamati e assetati della Sua Parola. Applicando questi principi a noi stessi, suppongo che ognuno di noi possa andare alla Fiera sia a vantaggio che a svantaggio. Puoi vedere qualche buono o cattivo e ricavarne una lezione sia buona che cattiva da quasi tutto ciò che vedi o fai. Se vedi che c'è qualcosa lì di valore che puoi usare, allora penso che tu dovresti saggiamente fare uso del tuo tempo o soldi, così come potresti spendere tempo e soldi per avere informazioni da scuola. A coloro che sono giustamente disposti ci sono alcune preziose lezioni che si possono ottenere dalla Fiera, non che io ho visto questa Fiera; ma ho visto altre Fiere e avuto lezioni che mi hanno portato a vedere come nostro Signore si sta preparando per la grande epoca Milleniale, guardando ai meravigliosi progressi degli ultimi anni, e vedendo che tutto queste stanno venendo per noi. Se i nostri cuori sono giustamente accordati, potremmo riceverne benedizioni.
Oppure, potresti spendere il tuo tempo e i tuoi soldi guardando una scimmia, o qualche essere umano provando a guardare e ad agire come una scimmia, allora potresti ricevere un danno invece invece di una benedizione ed essere seriamente svantaggiato.
Egli non mi ha reso responsabile per te, nè tu per me, ma ognuno dovrebbe cercare di glorificare il Padre il meglio che può.
CONSACRAZIONE – GEOVA ACCETTA TUTTI?
Q 145:1 – DOMANDA – 1909 – 1 – Possiamo fare una piena consacrazione al Signore e il Signore non accettarla?
RISPOSTA – Rispondo Si. Alla nostra comprensione Dio aveva una chiamata generale aperta per un certo periodo di tempo, attraverso tutta l'Età del Vangelo, e per quanto la chiamata fu aperta, chiunque poteva fare una consacrazione e Dio la avrebbe accettata; ma quando questa chiamata cessò, la questione sarebbe stata differente da quel momento, allora la consacrazione non necessariamente significa che il Signore lo accetterebbe. Egli può accettare o non accettare la sua consacrazione. Come sarebbe? Il nostro pensiero è che nel 1881 il pieno numero degli scelti del Signore era stato raccolto, e quindi la chiamata cessò. Un pò come se tenessimo qui una festa e un lugoo e tavoli per un certo numero di persone. Ragazzi, andate suonate le campane e dite: "chiunque entrerà finché i posti saranno occupati". Quando i posti furono occupati allora nessuno più sarebbe entrato. Supponi che alcuni di quelli che sono qui vogliano togliere la veste nuziale, come in una parabola, o dovessero dire: "non penso che parteciperò alla festa, ma farò un pò di esercizio, e me ne andrò". Il ragazzo alla porta potrebbe essere informato che come c'è ne è uno che va via ce ne può essere uno in attesa. Questo è il pensiero che abbiamo rispetto al tempo presente, dal 1881.
Ricorda che la classe eletta è un Piccolo Gregge, e ricorda che c'è anche una Grande Compagnia con lui. Il Piccolo Gregge va e lietamente e volontariamente adempie i termini della sua consacrazione, mentre la classe della Grande Compagnia si trattiene. Essa non sviluppa lo spirito di Cristo nella misura di essere disposta a sacrificarsi nel servizio di Dio e della verità.
A proposito, ti ricordo il fatto che nel 1881, giusto dopo il tempo in cui Moody, Sankey, Whittle e Bliss hanno svolto un'eccellente opera in America e in Inghilterra, stimolando il popolo consacrato del mondo, essi stavano parlando bene, con buon senso della consacrazione, della Seconda Venuta del Signore, etc., Mi chiedevo quindi ma non riuscivo a capirne il motivo.
A titolo di interiezione udii accidentalmente che mentre Mr. Moody era vicino ala sua dipartita, egli espresse il pensiero che aveva una grande affare di fede nelle cose scritte in quel libro chiamato "Aurora Milleniale". Fui lieto di sentirlo e felice che se ne andò contento.
Sentii anche da un altro uomo, il Vescovo Mc. Cabe, formalmente conosciuto come Cappellano mc. Cabe, che disse di essere stato un Cristiano veramente nobile. Sentii tramite apparenti buone fonti che egli fece un'affermazione simile a quella di Mr. Moody. Conosco i libri che furono chiamati alla sua attenzione da un amico. Ma in entrambi i casi evidentemente non fu pubblicato su carta, e quelli che non lo pubblicarono evidentemente pensavano di rendere un buon servizio a Dio tenendoli fuori.
Ora, come dissi, nel 1881 Messrs. Moody, Sankey, Whittle e Bliss, stavano risvegliando tutto il mondo civilizzato sul tema della consacrazione, e apparentemente un gran numero di consacrò al Signore.
Supponiamo che solo in quel momento, per amore dell'esempio, c'erano quaranta mila persone consacrate. Tu dirai, è un numero molto esiguo. Bè, caro amico, più penso alla quesione più mi domando dove il Signore sta andando a trovare il numero. Pensavo a come fosse piccolo il numero, 144000, ma in ultimo mi sono chiesto come è possibile trovare il numero richiesto. Supponi che ci fossero quaranta mila viventi al tempo in cui la chiamata cessò nel 1881. a questi sarebbe stato dato un certo lasdo di tempo per provare se essi avessro avuto la via del Signore o no, se erano stati fedeli al loro patto di sacrificio. La maggioranza di quei quaranta mila non sarebbe un sacrificio vivente, solo il Piccolo Gregge. E così com'è con quei quaranta mila così è stato nel passato. Quale parte dei quaranta mila ha provato la sua fede? Bè, per amor di esempio, siamo generosi e diciamo dieci mila. Fai che essi siano il Piccolo Gregge e i quaranta mila la Grande Compagnia. Cosa significherebbe questo? Significherebbe che, come essi giungono al momento della prova o tentazione, lascerebbero quel numero di posti da riempire. Tutti quelli che non sono della classe eletta, copie del caro Figlio di Dio, lasciano il loro posto vacante. Il Signore non farebbe un'altra chiamata, ma semplicemente lascia che altri giungano e prendano quel posto.
La domanda, se fu lasciato un posto laddove c'è solo un posto da riempire, quale si avrebbe? Suppongo sarebbe quello nel cui cuore Dio vide la maggior somiglianza al Carattere di Cristo. Il mio pensiero è che non è una questione tra due, ma che ci sono dai venti ai trenta mila posti che devono essere riempiti, e il Signore sembra aprire la porta e i cuori di molti più che nel passato, perchè adesso la conoscenza della verità è diffusa più che nel passato e coloro che stanno giungendo dando evidenza di essere leali al Signore come coloro che vennero qualche tempo fa. Così, se qualcuno di noi venne qualche tempo fa e ha l'evidenza della nostra accettazione da Lui, grazie a Dio, stia attento che nesusno prenda la tua corona, sii vigile, perchè qualcuno potrebbe prendertela. Il fatto che tu l'avevi non prova nulla, perchè potresti essere tagliato fuori, il che sarà fatto, se tu non sviluppi e non continui ad essere consacrato al Signore. Facciamo tutto ciò che è in nostro potere di fare e applichiamo la verità ai nostri cuori e alle nostre vite.
CONSACRAZIONE – QUANDO è VALIDA?
Q 147.1 – DOMANDA – 1909 – 1 – La consacrazione è sempre valida?
RISPOSTA – E' sempre appropriato per un uomo consacrarsi. Tutti durante l'età Ebraica ed Evangelica sono stati intenti a consacrarsi. Prendi come esempio Abrahamo. Nessun prezzo dell'Alta Chiamata fu offerto e coloro che si consacrarono durante l'età Giudaica,ma Dio darà loro la giusta ricompensa.
Se il Piccolo Gregge fosse completo, ti direi, di darti tutto te stesso al Signore e di fare il meglio che puoi per essere santo al Signore ed avere la Sua buona misericordia compiuta in te, indipendentemente dal prezzo o ricompensa. Tu hai un ragionevole servizio da compiere, ovvero rinunciare alla tua vita. Sei assicurato che Colui che ti chiamò ti darà una giusta ricompensa. Cosa penseresti di un grande Re, che ti darebbe una ricompensa mediocre? No, ma in accordo con le sue ricchezze e la levatura del suo Regno.
CONSACRAZIONE – SUCCESSIVA IPOTECA DI PROPRIETA'
Q 147:2 – DOMANDA – 1909 – 2 – Come consacrati figli di Dio è appropriato per noi, con la luce che abbiamo, prendere vantaggi su coloro che sono nelle tenebre, per esempio ipotecando una proprietà e avere l'ipoteca dovuta quando non avrà valore, oppure prestando soldi e pagando interessi finché è senza valore?
RISPOSTA – La mia risposta è che ognuno deve seguire la sua propria coscienza e il grado di luce che egli ha su un soggetto del genere. È una domanda molto simile ha quella che ebbe l'Apostolo, riguardo al mangiare carne assieme a chi stava offrendo idoli. Se egli disse che l'offerta della carne agli idoli era fatta male, etc., non avrebbe docuto mangiarla. Così la persona che potrebbe pensare fosse sbagliato, per lui sarebbe sbagliato. Alla mia comprensione non sarebbe sbagliato, agendo semplicemente su questa fede, e gli altri agendo secondo la propria fede. L'uomo non sarebbe lo stesso se tu gli dicessi tutto ciò che sai, e riderebbe nella sua manica, e probabilmente abbatterebbe i prezzi. Tu non lo conosci, credi semplicemente che sia così. Misura la tua propria condotta secondo la tua fede, e in base a quella fede, abbi cura di te.
CONSACRAZIONE – STARE SUCCESSIVAMENTE IN COMPAGNIA DEGLI ESTRANEI
Q 148:1 – DOMANDA – 1909 – 1 – Quale dovrebbe essere la nostra attitudine nei confronti di coloro che sembrano essere in armonia con tutti i punti dottrinali della Verità, e che sono ancora in comunione con coloro che non si trovano più con la classe circa il Voto, i Patti, etc., e riconoscono che sono in simpatia con quelli che si oppongono alla Verità?
RISPOSTA – Penso che la nostra attitudine nei loro confronti dovrebbe essere quella sottolineata dall'Apostolo Paolo in Romani 16:17: " Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro".
Nel senso che non dovremmo trattarli con la stessa cordiale amicizia che avremmo se mostrassero uno spirito differente. Non sarebbe giusto mostrare loro nessuno spirito di rabbia o fare loro qualcosa di sbagliato, o parlare male di qualcuno di loro, ma quell'attitudine appropriata, nel loro interesse, così come per nostro interesse, e nell'interesse degli altri che potrebbero essere visti non simpatizzare con la loro attitudine. Evitarli e preferire la compagnia di coloro che sono in spirito e comunione della verità.
Dato che la parola "Voto" è menzionata nella domanda, direi che per la mia opinione non sarebbe giusto ed appropriato fare una discriminazione contro nessuno nella fraternità perché lui o lei non ha preso il voto, il voto non è una legge; è un privilegio. Se noi prendiamo un voto e otteniamo da esso una benedizione, grazie a Dio. Se essi falliscono nel fare così e perdono le benedizioni, allora saranno gli unici che ne soffriranno. Penso che ci possa essere una piccola differenza se fosse un anziano o un insegnante nella Chiesa. Un anziano o uno che è visto come un leader in una classe potrebbe ragionevolmente aspettarsi di prendere il voto, o dire perchè non lo ha preso; d'altrocanto la classe potrebbe aver ragione nel pensare che quel tale come leader ha qualcosa nella sua vita o nella sua condotta che è in conflitto con quel voto. Il mio pensiero potrebbe essere che ogni anziano o fratello che ha qualcosa nella sua mente o nella condotta in conflitto con il voto non dovrebbe essere un rappresentante idoneo della classe. Da parte mia non posso vedere quale ragionevole motivo possa mai avere un fratello contro il voto. Ammettiamo che non è un obbligo forzato, ma ci aspettiamo una grande quantità di quelli che sono anziani e siamo giustificati nel trovare in loro una grande quantità di esemplare condotta. Uno che sta come leader o rappresentante di una classe potrebbe essere, come disse l'Apostolo, sopra la media, e non posso vedere cosa possa trovare uno che è sopra la media contro il voto. Se qualcuno può trovare qualcosa, mi piacerebbe che me lo mostrasse.
CONSACRAZIONE – CHIUSURA DELLA PORTA
Q 148:2 – DOMANDA – 1910 – 2 – E' ancora aperto il tempo per qualcuno di consacrarsi per l'Alto Appello?
RISPOSTA – La mia risposta è, caro amico, che la chiamata di Dio lungo questa età, e questa è la nostra comprensione, come già pubblicato, che il tempo della chiamata è terminato. Nessuno viene chiamato, perché un sufficiente numero ha già risposto, è il pensiero che abbiamo. Vale a dire, che un sufficiente numero ha risposto nel 1881. ricordi l'evidenza che emerse nel secondo e nel terzo volume degli Studi sulle Scritture. Il nostro pensiero è, che il Signore indica che come uno potrebbe uscire, o potrebbe fallire nell'essere considerato degno di un posto come uno dei sacerdoti, e prendere posizione come uno dei Leviti, della Grande Compagnia, a qualcun'altro potrebbe essere permesso di prendere il suo posto, come la Scrittura suggerisce, "tieni fermamente ciò che hai, affinché nessuno ti tolga la tua corona". Questi consacrati che hanno una corona assegnatali, se non sono fedeli, così come riceveranno la corona, la perderanno, e qualcun altro che non ebbe una speciale chiamata, qualcuno che è affamato e assetato, consacrato, e in attesa, sarà pronto a riceverla. Così quindi la nostra risposta alla domanda in breve sarebbe: se tu vuoi consacrarti al Signore, non smettere di chiedere, se hai il giusto spirito riguardo alla questione non smetterai di domandare quanto hai intenzione di ottenere; se tu hai il giusto spirito nella questione, vorrai dare il tuo cuore al Signore e donarGli tutto ciò che hai, e vorrei che tu avessi dieci volte in più di quello che puoi donare, indipendentemente da ciò che puoi ottenere. Se tu vuoi solamente ottenere una vita terrena, vorrai consacrarti. Nessun altro spirito potrebbe essere sbagliato. Così fai la tua consacrazione e lascia al Signore la ricompensa che ti darà. Come un grande uomo farebbe sulla terra, così molto più il grande Dio farà sul piano spirituale. Se tu fossi in rapporti con un re e gli facessi un piccolo servizio, non ti aspetteresti che di dia un penny; se egli ti desse qualcosa probabilmente di darebbe un dollaro, se fosse un ricco re. Così è con il nostro Padre Celeste ogni volta che da una ricompensa; puoi essere sicuro che esse sono eccessivamente abbondanti più di quello che potresti mai chiedere o pensare, in accordo con la ricchezza della Sua grazia.
CONSACRAZIONE – NON COMPRESA AL BATTESIMO
Q 149.1 – DOMANDA – 1910 – 1 - Qual'è il tuo pensiero rispetto a coloro che non comprendono la piena importanza della consacrazione al tempo della loro immersione?
RISPOSTA – Il mio pensiero è, caro amico, che se essi furono immersi senza comprendere la consacrazione, allora la loro immersione fu un semplice bagno, che non ha fatto loro nè male nè bene. Tuttavia chi non comprende la consacrazione non comprende il battesimo. Il voto di consacrazione lo abbiamo prima, e quello è il vero battesimo. Il simbolo in acqua, per essere simbolo, deve seguire, non potrebbe essere prima.
CONSACRAZIONE – VENDERE TUTTO
Q 149:2 – DOMANDA – 1910 – z – 2 – Prego spiega il testo seguente: "va', vendi ciò che hai, dallo ai poveri e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi". Dovremmo agire e fare come il Maestro consigliò?
RISPOSTA – Se quel giovane uomo ha dato consenso alla frase di nostro Signore, e ha fatto ulteriori domande nei particolari, è nostra opinione che il Signore possa aver modificato la Sua affermazione nella misura di suggerire che il vendere e dare ai poveri non deve essere fatto tutto in una volta, ma gradualmente, come le necessità possono presentarsi. Nel linguaggio dell'Apostolo, " La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini". Dobbiamo usare le cose terrene e le opportunità terrene e temporali con grande moderazione, abnegazione, come sembra essere necessario nel caso.
Dobbiamo avere viscere di grazia, compassione, simpatia, amore. Non permise nostro Signore a Maria di ungere la Sua testa e i Suoi piedi e non erano quelle carezze una manifestazione di amore terreno? Ci sono vari modi per interpretare lo speciale amore del Signore per Lazzaro, Marta, Maria, Giacomo, Giovanni, e Sua Madre. E questo sembrerebbe darci una base per una simile direzione. Ma come Gesù non permise a quegli amori terreni di ostacolarlo dal servire il Padre, così anche noi, dobbiamo stare in allerta circa gli interessi del Padre.
CONSACRAZIONE – PRECEDENTE AL 1881
Q 150:1 – DOMANDA – 1911 – z – 1 – Era necessario che tutti quelli che dovevano essere del Piccolo Gregge facessero la loro consacrazione prima dell'ottobre 1881?
RISPOSTA – No, non capiamo così la questione. Il capitolo negli Studi sulle Scritture, volume 2, mostrando i paralleli tra la Dispensazione Giudaica e quella Cristiana, evidenzia particolarmente quattro date: (1) ottobre 1874; (2) aprile 1878; (3) ottobre 1881 e (4) ottobre 1914;essendo queste date parallele alle quattro della mietitura Giudaica cioè: (1) il principio del ministero di nostro Signore; il principio della prova o mietitura della nazione Giudaica, ottobre 29; (2) la fine del ministero di nostro Signore, la Sua crocifissione e il rigetto della nazione Giudaica come nazione, aprile 33 (vedi Studi sulle Scritture, volume 2, capitolo7); (3) la fine delle "settanta settimane" (Daniele 9:24-27) di favore sulla nazione giudaica, ottobre 36, dopo che il privilegio del Vangelo fu aperto ai Gentili, essendo Cornelio il primo convertito; (4) la fine definitiva della tribolazione e la distruzione che giunse sopra l'ordinamento politico di Israele, ottobre 69.
Dovrebbe essere chiaramente notato che i paralleli tra l'età Giudaica ed Evangelica appartengono al sistema nominale di allora e di adesso, e se questo si affeerma nella nostra mente, impedirà la nostra applicazione di questi paralleli sia alla raccolta della Chiesa Evangelica che alla raccolta del popolo del Signore fuori da Babilonia adesso.
Notando questo parallelo troviamo il 1874 come l'inizio di questa "mietitura"e insieme la raccolta degli "eletti" dai quattro venti; il 1878 come il tempo in cui Babilonia fu formalmente rigettata, Laodicea vomitata, il tempo in cui è detto: "Babilonia è caduta, è caduta" caduta dal favore Divino. Il parallelo nel 1881 sembrerebbe indicare che certi favori continuarono ancora verso quelli in babilonia fino a quella data, nonostante il rigetto del sistema; e da quella data comprendiamo che il rapporto non è stato in nessun senso svantaggioso, ma è stato in molti sensi della parola uno svantaggio distinto, dal quale solamente con difficoltà ognuno potrebbe liberarsi, con l'assistenza della grazia e della verità del Signore. E in armonia con questo parallelo, l'ottobre 1914, testimonierà la fine definitiva di Babilonia, "come una grande macina da mulino gettata nel mare", ossia distrutta come sistema.
Tornando indietro: riteniamo ragionevole presumere che la chiusura del favore sopra l'Israele carnale rappresenta la chiusura di questo favore speciale di questa età del Vangelo, ossia, l'invito dell'Alta Chiamata. Di conseguenza, la nostra comprensione è che l'aperta o generale chiamata di questa età agli onori del Regno cessò nell'ottobre del 1881. tuttavia, come già mostrato negli Studi sulle Scritture, distinguiamo tra la fine della "chiamata" e la chiusura della "porta"; e crediamo che la porta nella classe del Regno non è ancora chiusa; che è socchiusa per un tempo, per permettere a quelli che hanno già accettato la chiamata e che mancano di usare i loro privilegi e opportunità in auto-sacrificio di essere esclusi, e permettere ad altri di entrare e prendere le loro corone, in armonia con Apocalisse 3:11. il tempo presente, quindi, dal 1881 fino a quando la porta dell'opportunità di sacrificarsi nel servizio del Signore non sarà chiusa, è un periodo di "scambio" di chi è già nel favore Divino, in relazione di patto con Dio.
E dato che quelli che sono andati al "Convito" attraverso la "porta" rappresentano tutti quelli che sono chiamati (eccetto coloro che sono stati in seguito rigettati ed espulsi), segue che il posto di quelli che sono espulsi deve essere preso da qualcuno che non era precedentemente tra i chiamati, tra i consacrati. Queso, crediamo, rende chiara la risposta alla tua domanda, provando che qualcuno non precedentemente consacrato sarà, nell'undicesima ora, ammesso alla messe della vigna e alla ricompensa dei fedeli, dopo che l'aperta chiamata cessò, e prima che la "porta" si chiuda. Infatti dobbiamo dintintamente ricordare che parlando della raccolta che si tiene durante questo periodo di mietitura, nostro Signore menziona tra le altre cose, chi è stato nel campo (il mondo), riferendosi apparentemente alla classe che precedentemente è stata né santificata nè giustificata dalla Verità. Vedi Studi sulle Scritture, volume 3, capitolo 6.
CONSACRAZIONE – E' SEMPRE SEGUITA DALLA GENERAZIONE?
Q 150:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – Può qualcuno essere consacrato e non generato nello Spirito?
RISPOSTA – Crediamo che c'è ancora spazio. Vale a dire che il pieno numero degli eletti non è ancora stato trovato, testato, etc., e quindi ci aspettiamo che qualcuno fallisca nel consacrarsi al Signore e nell'essere generato dallo Spirito Santo. Ma se la domanda fosse così: "Può uno essere consacrato e non generato nello Spirito Santo"? Diremmo "Si, può essere consacrato per quanto riguarda la sua parte". La tua consacrazione, e la mia consacrazione, da parte nostra, consiste semplicemente nel presentare noi stessi a Dio. Spetta a Dio quindi dire se accetta quella consacrazione. Durante questo tempo, l'età Evangelica, le Scritture parlano di questo ocme del giorno accettevole, l'anno accettevole, il tempo accettevole del Signore, e crediamo che Egli è pronto e volenteroso di accettare tutti quelli che giungono al Padre mediante Cristo, e che sono tali accettati, e se sono accettati come mebri del Corpo di Cristo saranno generati dallo Spirito. Ma come abbiamo detto prima, così diciamo ancora, crediamo che in un futuro non molto distante ci saranno persone che si consacreranno, che presenteranno se stesse a Dio, e per le quali non ci sarà posto, perché, come mostra la parabola, la classe delle dieci vergini sarà entrata al matrimonio e la porta sarà chiusa, e allora nessuno entrerà più, perché quella classe, una volta completa, non avrà aggiunte. Coloro che presenteranno se stessi allora non saranno generati dallo Spirito. Ma questo non significa che Dio non apprezzerà la loro offerta; piuttosto Dio sarà molto lieto della loro offerta, così come a Dio senza dubbio piacquero quelle di Abrahamo, Isacco, Giacobbe, e di tutti i profeti che offrirono se stessi liberamente per conoscere e fare il volere divino nella misura in cui Dio voleva riceverli. Essi ebbero grandi benedizioni. Così dovremmo esortare, ogni persona con cui vieniamo in contatto, che il corso appropriato, il dovere appropriato per ogni essere umano, il ragionevole servizio dovrebbe essere di presentare i loro corpi in sacrificio vivente, santo, gradito a Dio. Egli non rifiuterà il sacrificio, ma se ti genererà allo Spirito Santo dipenderà dal fatto se il tuo sacrificio sarà offerto in tempo, prima che la porta si chiuda, prima che l'ultimo membro della classe eletta sia stato raccolto.
CONSACRAZIONE – DOPO LA CHIUSURA DELL'ALTA CHIAMATA
Q 152:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – E' tuo pensiero che coloro che si consacrano dopo che la porta dell'alta chiamata è chiusa possono avere una resurrezione alla natura spirituale?
RISPOSTA – No, non ci sarà generazione dello Spirito che conosciamo dopo che l'alta chiamata sarà chiusa; se non ci sarà generazione dello Spirito allora non ci sarà nascita nello spirito. La sola idea che abbiamo in connessione a ciò è quella che esprimemmo tempo fa, semplicemente che qualcuno potrebbe essere accettato come classe degli Antichi Dignitari se ha rinunciato alla sua vita in lealtà al Signore in quel tempo di tribolazione, e allora quando è possibile che la classe degli Antichi Dignitari riceverà la natura spirituale alla fine del Millennio, tali esseri di quella classe potranno avere l'opportunità di ottenere la natura spirituale.
CONSACRAZIONE – OPPORTUNITA' SUCCESSIVA PER LA NATURA SPIRITUALE
Q 152:2 – DOMANDA – 1911 – 2 – I consacrati ma non generati avranno mai l'opportunità di ricevere la natura spirituale?
RISPOSTA – Il nostro pensiero è che è parte del piano divino dare agli antichi dignitari un cambiamento di natura alla fine dell'età milleniale, come ricompensa per la loro fedeltà e il loro servizio durante l'età milleniale; è molto probabile che loro riceveranno la natura spirituale alla fine dell'età milleniale. Questo è particolarmente dedotto e costruito su certi passi delle Scritture che abbiamo già considerato nella Torre di Guardia e di cui non abbiamo intenzione qui di addentrarci.
CONSACRAZIONE – RICOMPENSA PER QUELLI NON GENERATI
Q 152:3 – DOMANDA – 1911 – 3 – Se qualcuno si è consacrato adesso e fallisce nell'essere generato nello Spirito, dove lo collocherà il Signore?
RISPOSTA – Presumiamo che, se essi furono fedeli, come lo furono gli antichi profeti, riguardo al rinunciare alle loro vite in sacrificio per la giustizia e la verità, che Dio darebbe loro una partecipazione in qualche modo con gli antichi dignitari. In altre parole, che se tali dovessero entrare nel tempo di tribolazionea ad un considerevole grado, e lì dovessero perdere le loro vite a causa della fedeltà al Signore, Egli farebbe per loro ciò che farebbe per gli antichi dignitari, saranno contati nella classe degli antichi dignitari.
CONSACRAZIONE – PERDERE TEMPERAMENTO E CORONA
Q 152:4 – DOMANDA – 1911 – 4 – Se qualche fratello o sorella dopo esser giunti alla presente verità, e aver fatto una piena consacrazione al Signore, e averLo seguito per un pò di tempo, dovessero perdere il loro temperamento e fare cose delle quali in seguito potrebbero disiacersi, rischierebbero di perdere le loro corone?
RISPOSTA – Non dobbiamo comprendere che il Signore ci sta giudicando per qualche piccola azione come perdere il temperamento. La perdita di temperamento una volta potrebbe produrre piccoli effetti; il suo valore reale è nell'averlo anche altre volte, e nello sviluppo di un carattere sbagliato. Chi ha una disposizione impaziente è in un'attitudine sbagliata. Una gran quantità potrebbe essere responsabile della perdita del loro temperamento, perché possono avere delle debolezze naturali per quanto riguarda la pazienza, e dovrebbe essere loro dovere lottare contro tale impazienza; ma non dobbiamo pensare che un atto di impazienza sarà necessario per perdere la corona. Il Signore non sta vedendo se può trovare qualcosa contro di noi; Egli piuttosto vuole rendere la nostra chiamata ed elezione sicure. Così quindi uno scivolone di qualsiasi genere potrebbe essere qualcosa di cui potremmo dispiacerci molto, e di qualcosa potremmo chiedere a Dio in preghiera, e dovremmo considerare qualcosa come un tipo di macchia o increspatura sulla veste nuziale, ma che questo non indicherebbe la perdita della veste. E tutti quelli che indossano la roba sono coperti dalla sua perfezione, e se una macchia appare sulla veste, allora è dovere di ognuno portarla al Signore, e chiedere perdono, e fare il bene a chi è ferito se qualcuno è stato ferito, facendo il giusto possibile senza fare nulla di sbagliato. Se qualcuno si sentisse mai di essere stato ferito, vedere che sono appacificati, questo riconoscimento è fatto dal torto a chiunque sia debitamente dovuto. Allora realizzando il perdono del Signore e del fratello noi potremmo perdonare noi stessi nel senso che non lo avremo sempre contro di noi, e vedremo la lezione e lasciare andare il fatto. Infatti penso che molti Cristiani possano dire che alcune delle loro migliori lezioni nella via Cristiana le hanno avuto attraverso i loro propri fallimenti. Quando fallirono in un punto che mostrava loro dove erano deboli, mostrando loro dove dovevano rinforzarsi per ottenere maggior forza. Così troviamo vari punti di debolezza nel nostro carattere, nella pazienza o in qualsiasi altra cosa, parlare con una cattiva lingua, o qualsiasi altra cosa che sarebbe contraria alla direzione della Sua Parola, dovremmo edificare quella parte del nostro carattere, ma non necessariamente sentire che abbiamo perso la nostra corona. Se fosse così ci sarebbero molti pochi di noi che sarebbero sempre capaci di dire che avevano diritto alla corona dopo un pò di tempo. Chi c'è in tutta la Chiesa di Cristo, eccetto il grande capo stesso, che possa dire di essere perfetto in parole e pensieri e opere, al tempo in cui divenne un discepolo del Signore? Nessuno. Se siamo capaci di fare questo, realmente non avremmo bisogon affatto di nessuna veste; se potessimo camminare perfettamente non avremmo bisogno di copertura; se fossimo perfetti non avremmo bisogno di un Redentore. È a causa della nostra imperfezione che avemmo bisogno di un Redentore. Questo non significa che dobbiamo avere simpatia con il peccato o la debolezza, ma combattendo contro queste faremo tutto il possibile per vincerle; e così potremo vincere molto più facilmente degli altri. Conosco forse qualcuno che ha davvero difficoltà ad agire diversamente. Sono troppo poco inclini ad essere impazienti; sopportano tutto da loro stessi e da tutti gli altri; tutto scorre; non hanno sufficiente carattere. La persona impaziente è più o meno una persona di buon forte carattere, e può essere paziente per il momento, ma vuole imparare come mettere i freni.
CONSACRAZIONE – ANCORA NON GENERATI
Q 154:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – E' possibile per uno che consacra tutto se stesso al Signore di non essere ancora generati dallo Spirito?
RISPOSTA – Certamente potrebbe essere possibile che uno possa fare una piena consacrazione di se stesso e non essere ancora generato dallo Spirito Santo. Era questo il caso di Abrahamo e degli altri dignitari prima del tempo di nostro Signore, prima della Pentecoste, e quella sarà la condizione delle cose dopo che la piena selezione della Chiesa sarà stata fatta. Ma proprio quando, con chi inizierà nessuno può saperlo. Non abbiamo ragione di pensare di aver raggiunto già quel particolare tempo, perché vediamo che qualcuno ha fatto una consacrazione piuttosto recentemente e ha dato buona evidenza di essere stato generato dallo Spirito, il che ci indicherebbe che c'è ancora un sorteggio, così per dire, nel numero degli eletti, che quindi c'è ancora un'opportunità di giungere in quella classe.
CONSACRAZIONE – SICUREZZA DI ESSERE DELLA CLASSE DELLA SPOSA
Q 154:2 – DOMANDA – 1911 – 2 – A che ora attraversiamo la linea di incertezza rispetto alla nostra sicurezza che quelli consacrati saranno membri della classe della sposa?
RISPOSTA – La mia comprensione è che abbiamo attraversato quella linea nel 1881 perché come esponemmo negli Studi sulle Scritture, a quel tempo la chiamata cessò, ma la porta non fu ancora chiusa. Che a quel tempo un sufficiente numero ha fatto la sua consacrazione, e se essi sono stati provati tutti fedeli, il piccolo gregge sarebbe stato completo. Ma non c'era l'idea che tutti sarebbero stati provati fedeli, e qualunque numero di essi fosse stato provato infedele, sia anche fino all'estremo grado di andare nella seconda morte, o al grado inferiore di non avere sufficiente zelo e così andare nella classe della grande compagnia, questa elusione potrebbe aprire molte più opportunità per altri di entrare. Il nostro pensiero è che da allora un buon nuemro di buone persone del Signore sono entrate. Una domanda relativa potrebbe essere: "Come possiamo essere sicuri, almeno in parte, rispetto a quelli che adesso vengono in armonia con il Signore?" quali prove di evidenza avremmo, se qualcuno, che è stato accettato dal Signore, e generato dallo Spirito Santo, di essere eleggibile alla classe del piccolo gregge?
Rispondo che ci possono essere molte evidenze o prove. Una potrebbe essere la manifestazione in loro dei frutti dello Spirito Santo, incluso l'amore per i fratelli. Un'altra potrebbe essere la manifestazione di conoscenza della verità, perché l'Apostolo dice che nessuno può comprendere le profondità delle cose di Dio, eccetto coloro che hanno lo spirito di Dio. Quindi, qualcuno chiaramente capace di afferrare e comprendere le profonde cose di Dio diventa per se stesso e per gli altri una influente testimonianza che è stato generato dallo Spirito, e che può quindi rendere la propria chiamata ed elezione sicure. E un'altra evidenza del favore di Dio potrebbe essere un'opportunità garantita a quelli che soffrono per amore di Cristo, di sopportare qualcosa, di rinunciare alla propria vita nel servizio del Signore. In altre parole, il privilegio di sacrificare, perchè il sacrificio deve essere inteso come un grande privilegio. Se non soffriamo con Lui non regneremo con Lui, quindi avere l'opportunità, o gioire dell'opportunità, di soffrire con Cristo, è una delle migliori evidenze che abbiamo della nostra accettazione a Dio.
CONSACRAZIONE – NESSUNO E' TALE SE NON ODE LA VERITA'
Q 155:1 – DOMANDA – 1911 – 1 – E' tua opinione che ci sono quelli che ora viventi che sono pienamente consacrati a Dio, e generati nello Spirito, che non hanno ancora udito la presente verità?
RISPOSTA – E' mia opinione che ci sono. Comprendo che le Scritture si riferiscono proprio a questa classe quando leggiamo nel diciottesimo capitolo di Apocalisse dove Dio parla del Suo popolo in Babilonia "Uscite da essa, o popolo mio, affinché non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe". Non potrebbe essere il popolo di Dio se non fosse generato nello Spirito, e non potrebbe uscire da essa se non fosse in essa.
CONSACRAZIONE – ROMANI 12:1
Q 155:2 – DOMANDA – 1911 – 2 - "Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente". Perché nel citare questo usi il plurale, sacrifici, invece di sacrificio?
RISPOSTA – Dipende. L'Apostolo non intendeva, evidentemente, che i fratelli dovevano presentare tutti i loro corpi come un sacrificio, ma ognuno presentare il suo proprio corpo, e la costruzione della frase dipende dal modo in cui vuoi usarla; che sia "Vi esorto, dunque fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi", o " Vi esorto, dunque fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare ognuno di voi il suo corpo", è uguale; non cambierebbe nulla.
CONSACRAZIONE – ACCETTATI E NON IN GARA
Q 155:3 – DOMANDA – 1911 – 3 – Può un consacrato vedersi accettato il suo sacrificio come evidenza della generazione dello Spirito, e non essere in gara?
RISPOSTA – Direi di no. Chiunque ha fatto la sua consacrazione, e quindi ha certe evidenze, sarebbe giustificato supponendo che Dio lo abbia accettato, e che è in gara, ed è con lui per rendere la sua chiamata ed elezione sicure. Quali sono alcune di queste evidenze? Mi sembrerebbe un'evidenza l'amore per i fratelli. La Scrittura la mette su questo piano. Un'altra evidenza potrebbe essere l'amore per Dio e per la Sua Parola. Un'altra evidenza potrebbe essere il suo desiderio di servire Dio e i fratelli, il suo desiderio di servire la giustizia; tutte queste potrebbero essere evidenze o prove che Dio lo ha accettato, e che egli ha una nuova mente, una nuova disposizione, che ha ricevuto la mente di Cristo dopo essere stato generato dallo Spirito Santo. E un'altra evidenza potrebbe essere che quel tale potrebbe forse trovare opportunità di servire il Signore, e un'ulteriore evidenza potrebbe essere che egli potrebbe cominciare ad avere un'apprezzamento più profondo della verità, e un intendimento migliore di essa. Chiunque abbia queste varie evidenze, o prove, lo incoraggerei a pensare che Dio ha accettato la sua offerta mediante i meriti di Cristo.
CONSACRAZIONE – 1881
Q 155:4 – DOMANDA – 1912 – z – 4 – Era necessario che tutti quelli del "piccolo gregge" dovessero aver fatto la loro consacrazione entro o prima il 1881?
RISPOSTA – No, non comprendiamo così la questione. Il capitolo negli Studi sulle Scritture, volume 2, mostrando i paralleli tra la Dispensazione Giudaica e quella Cristiana, evidenzia in particolare quattro date, cioé: (1) ottobre 1874; (2) aprile 1878; (3) ottobre 1881; (4) ottobre 1914; queste date sono parallele a quattro date della mietitura Giudaica, cioé: (1) l'inizio del ministero di nostro Signore; l'inizio della prova o tempo di mietitura della nazione Giudaica, ottobre 29; (2) la fine del ministero di nostro Signore, la Sua corcifissione, e il rigetto della nazione Giudaica come nazione, aprile 33 (vedi Studi sulle Scritture, volume 3, capitolo 7); (3) la chiusura delle "settanta settimane" (Daniele 9:24-26) di favore sopra la nazione Giudaica, ottobre 36, dopo che il privilegio del Vangelo fu aperto ai Gentili, essendo Cornelio il primo convertito; (4) la fine definitiva della tribolazione e la distruzione che giunse sopra l'ordinamento politico di Israele, ottobre 69. Dovrebbe essere chiaramente notato che i paralleli tra l'età Giudaica ed Evangelica appartengono al sistema nominale di allora e di adesso, e se questo si affeerma nella nostra mente, impedirà la nostra applicazione di questi paralleli sia alla raccolta della Chiesa Evangelica che alla raccolta del popolo del Signore fuori da Babilonia adesso.
Notando questo parallelo troviamo il 1874 come l'inizio di questa "mietitura"e insieme la raccolta degli "eletti" dai quattro venti; il 1878 come il tempo in cui Babilonia fu formalmente rigettata, Laodicea.
CONSACRAZIONE – APPLICABILE A DUE CLASSI
Q 156:1 – DOMANDA – 1912 – z – 1 – Di chi parla l'Apostolo quando dice: " Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che è il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente"? Romani 12:1.
RISPOSTA – Queste parole si applicano in maniera appropriata a due classi. Primo, si applicano alla classe definita dei "fratelli",nel senso che non sono a lungo oppositori, ma simpateticamente in armonia con i consacrati. L'Apostolo li stava esortando a completare l'opera di grazia che avevano già cominciato. Secondo, il testo si applica a coloro che hanno fatto la consarcazione, e li esorta a completare l'opera. Ti esorto, fratello, che giorno dopo giorno ti preoccupi di presentare il tuo corpo in sacrificio vivente finché l'opera sarà completa. Queso, egli dice, è un ragionevole servizio, accettevole a Dio.
Sebbene San Paolo non dica come il grande Avvocato renderà il sacrificio accettevole, tuttavia questo deve essere compreso dai Cristiani, i quali sanno che sono accettati mediante l'Amato. Dopo che quella classe ha dato la propria vita, dopo che ha messo tutto nelle mani del Signore, essi comprendono che, se stessi, come membri del Corpo di Cristo, devono morire quotidianamente. Ne segue che ogni giorno un'opportunità ci si presenta per lasciare la vita nel servizio del Signore. Mentre questo è un morire ogni giorno, è anche, in un altro senso della parola, un sacrificio alla fine della vita. Nostro Signore Gesù disse: " Ora io ho un battesimo di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finché non sia compiuto" (Luca 12:50). in un senso il Suo sacrificio fu accettato al Giordano. In un altro senso lo fu giorno dopo giorno finché quel battesimo fu completato sulla croce ed Egli gridò: "Tutto è compiuto".
CONSACRAZIONE – LE CORONE SONO PER TUTTI?
Q 156:2 – DOMANDA – 1912 – 2 – Sarebbe possibile per uno consacrarsi in questi ultimi giorni ed essere accettato, non avendo però una corona riservata per lui?
RISPOSTA – Sarebbe certamente possibile per uno consacrarsi, perchè sarà sempre appropriato consacrarsi; come fu appropriato consacrarsi molto prima che l'età Evangelica iniziasse. Abrahamo e i Profeti consacrarono le loro vite, dimostrarono di averlo fatto. Ricorda come l'Apostolo parla della questione nell'undicesimo capitolo di Ebrei: furono lapidati, segati, etc., dei quali, egli dice, il mondo non era degno. Le loro vite erano consacrate a Dio e alla giustizia. Se era appropriato per loro consacrarsi lo è ancora per tutti.
Ma, in secondo luogo, è Dio obbligato in alcun modo ad accettare ogni consacrazione? La risposta è no. Dio non è mai obbligato ad accettare alcun sacrificio. In generale, certamente, " Dio non usa alcuna parzialità". Il Suo favore era prima rivolto agli Ebrei, e secondariamente a tutti i Gentili: a tutti quelli che accettano le condizioni possibili per giungere nel Corpo di Cristo fino a che il numero sufficiente fosse stato trovato, finchè il preordinato numero ha fatto la consacrazione, e reso la sua chiamata ed elezione sicure. Come sapremo quando il pieno numero sarà così consacrato?
Ci è dato saperlo! In generale crediamo che la chiamata esterna cessò nel 1881. Riconosciamo, tuttavia, che tutti quelli che saranno accettati come membri del Corpo di Cristo devono avere prove di fede e lealtà prima di essere assegnati in un posto definitivo nel Regno. I reprobi costituiranno la classe della Morte Seconda. Altri potrebbero essere assegnati alla classe della Grande Compagnia. Tutti questi potrebbero essere considerati fuori dall'appartenenza al Regal Sacerdozio. Per ognuno escluso come indegno ci sarebbe un posto vacante, e una corona rilasciata. Tale vacanza, comprendiamo, sta ora venendo riempita dopo che la chiamata generale è terminata, tra coloro che offrono se stessi.
Se ci fossero dieci consacrati in attesa al tempo in cui c'era solo un posto vacante lasciato, esso sarà probabilmente del più maggiormente sviluppato, e più pienamente in armonia con il Signore al quale sarebbe dato quell'unico posto e la corona rimanente.
Il nostro pensiero è che nel 1878 ci furono molti che non passarono pienamente la loro prova; che ci furono nella chiesa nominale molte migliaia che fecero una piena consacrazione, per camminare nelle orme di Gesù. Ricordo bene la campagna dell'Evangelico Moody. A quel tempo molti sembrarono essere genuini convertiti, perché la sua predica sembrò essere molto diversa da quella della maggioranza degli evangelici. Egli predicava il perdono attraverso il sangue di Cristo, e la piena consacrazione a Dio. Molti a quel tempo fecero una piena consacrazione, e i loro nomi furono provvisoriamente scritti e riempirono la lista. Ma quando giunse la prova, molti furono trovati indegni di una più alta ricompensa che quella della Grande Compagnia. Altri presero il posto dei fallimenti, e furono anchessi testati e setacciati. La vacanza si presentò e ancora altri giunsero ed ebbero opportunità. Vediamo l'evidenza che questo si è verificato negli ultimi trent'anni, e crediamo che è ancora valido, e che ci sono alcuni nomi che saranno ancora annoverati e che ci saranno corone ad attenderli.
La nostra ragione è questa: vediamo persone che erano senza Dio, che non hanno mai fatto una consacrazione a Dio, che hanno piuttoso recentemente fatto una piena consacrazione a Dio, e ricevuto quell'evidenza che sembra indicare che Dio le ha accettate. Quali evidenze? Gli occhi della loro comprensione furono aperi così che essi potessero vedere le cose profonde e spirituali di Dio. E un'ulteriore evidenza è che stanno avendo opportunità di sacrificare. Noi facciamo un patto, che ci sacrificheremo, ma spetta al Signore darci le opportunità. Vediamo che alcuni di loro ottengono opportunità e le usano, e questo implica che quando fecero la loro consacrazione c'era un posto vuoto e che lo stanno riempiendo. Il fatto che così tanti sono stati accettati dal 1878 sembra suggerire una ben considerevole vacanza in quella lista e che si sta gradualemente riempiendo. Non spetta a noi dire quanti posti vacanti rimangono, né quando saranno riempiti. Sicuramente crediamo, tuttavia, saranno riempiti prima della chiusura dei "Tempi dei Gentili"; che pensiamo finiranno nell'ottobre 1914. per quanto riguarda altri che non sono ancora consacrati possiamo dire con San Paolo, Ti esorto, fratello, che giorno dopo giorno ti preoccupi di presentare il tuo corpo in sacrificio vivente, fai del tuo meglio, potrebbe esssrci un'aeprtura e potresti entrare. Noi diremo loro giusto ciò che essi direbbero a noi se dovessimo cambiare posto, semplicemente, consacra il tuo tempo, talenti, e tutto a Dio. Dio daà una buona ricompensa, come sempre fa, qualunque dovesse essere la ricompensa, sarà comunque un premio.
CONSACRAZIONE – USO APPROPRIATO DEL TEMPO
Q 158:1 – DOMANDA – 1913 – 1 – I Cristiani dovrebbero spendere il loro tempo leggendo riviste e giornali mondani?
RISPOSTA – Il fratello vuole sapere cosa fare della sua mente se occuparla nella lettura di riviste e giornali mondani; egli ha circa otto riviste e giornali mondani. Dice che la sua mente vaga su quelle cose. Più nutri la tua mente in una sola direzione, più vagherà lì. Così la nutrirei con buon cibo spirituale e andrei nella giusta direzione. Avevamo una mucca alla quale davamo smepre le migliori erbe grasse del fienile, e i posti migliori, ma pensava sempre che l'erba oltre il fienile fosse migliore. Avrebbe rotto le staccionate e fatto qualsiasi altra cosa per prenderla. Così è con la nostra disposizione naturale. Qualunque sia un piccolo pezzo fuori da noi, siamo inclini a volerlo. Vogliamo essere così recintati dal mondo che non avremo nessun desiderio di quelle cose, ma, come l'Apostolo dice, abbiamo in mente le cose di lassù e non quelle che sono sulla terra. Questa parola "avere in mente" indica l'avere in mente di continuo. Tu hai bisogno di pensare, di pensarlo oggi, e domani mattina sarà più chiaro, e se si defila in fretta rimettilo a posto; e se ancora scivola via, rimettilo ancora aposto e a breve vedrai che sarai troppo occupato per avere il tempo di girovagare. Questo è il miglior consiglio che possa darti. Puoi essere oppresso dagli affari di questa vita per cose molto insignificanti, cose che non sono affatto degne della tua attenzione, ma folli, se tu solo dai la tua mente a ciò che un'altra persona e su cui ha fatto una storia. Ti dirò cosa penso: che nella Bibbia abbiamo la più meravigliosa delle storie, il dramma più meraviglioso che abbia mai conosciuto. Non conosco molto di teatro e romanzi, ma posso immaginare come è un romanzo; so che hanno schemi e trame, etc. Penso che potrei scrivere un romanzo, se ci provassi, ma ciò che sto cercando di dire è che la Bibbia ha la più meravigliosa trama. Pensare a come va indietro e mostra l'Eden in tutta la sua bellezza e grandezza, quindi la venuta del serpente e la tentazione dei nostri primogenitori, Madre Eva che fu ingannata e Padre Adamo che era confuso, dando la sua vita per sua moglie, perché pensava di non poter vivere senza di lei, e deliberatamente peccò contro Dio e i Suoi comandi. E' abbastanza per te? Penso di si. Quale fu il risultato? Guarda cosa è giunto sul mondo a causa del peccato. Non potresti avere nessuna trama più profonda che pensare a come l'Avversario e gli angeli caduti hanno cospirato per accecare e deludere l'uomo durante tutto questo tempo. Allora pensa l'immagine che Dio ci da del Suo proprio amore con il quale ci amò, il Grande Creatore guardando giù dalla Sua santa abitazione e osservando la nostra condizione di peccato e degrado, ha ascoltato e sentito il gemito dei prigionieri. Quali prigionieri? I prigionieri del peccato, legati mani e piedi. Alcuni sono legati più stretti degli altri, e qualcuno ha una palla o catena alle proprie caviglie; ma tutti sono legati, tutti prigionieri del peccato, tutti vanno nel carcere della morte. Vuoi ancora qualcosa in più di un romanzo come questo? Quindi Dio vide che non c'era uno che potesse liberare; nessuno poteva aiutare l'uomo ad usicre dalla sua tribolazione. Quando il carcere chiuse le porte nè ferro o sbarre d'acciaio dono come le sbarre della morte; una bolte chiuse sull'individuo, nessun potere ma solo Dio può aprire quelle sbarre e portarne fuori i prigionieri. Così il racconto ci dice che Dio prese in mano la situazione, realizzando che solo Lui poteva aiutare. Voleva che noi vedevamo quella condizione, e i Suoi occhi furono mossi a pietà, e il Suo braccio portò la salvezza. Non l'ha ancora portata; ha semplicemente disteso il Suo braccio. Abbiamo visto il braccio del Signore. Cosa significa? Gsù era il braccio che il Signore ha rivelato. Ha già Egli liberato? No, Egli ha redento, è morto come giusto per gli ingiusti, ha soddisfatto la giustizia così che quando giungerà il tempo appropriato l'uomo potrà uscire dalla maledizione della sentenza della morte.
Ma ciò non è abbastanza per il nostro romanzo; vogliamo di più. Cosa avremo ora? Il Padre vorrebbe una Sposa per Suo Figlio. Che tipo sarà, e come verrà chiamata? Ella ha solo i panni sporchi del peccato e dell'imperfezione; tutto ciò per cui deve lodarsi è il suo desiderio di essere in armonia con Dio. Allora quello che deve essere sposo produce in lei purificazione e lavaggio e giustificazione, provvedendole un abito nuziale. Non c'è una bella trama in questo? Allora cosa deve fare? Deve ricevere la sua veste della giustizia di Cristo che sarà l'abito nuziale. Un matrimonio sta per aver luogo, e la sposa si sta preparando ottenendo una veste dal suo sposo. Allora cosa farà con essa? La ricamerà. Essa prende la veste per niente e ha il modello stampato per lei. Quale modello? Cristo è il modello, e lei deve compiere l'opera di ricamo su se stessa. Deve lavorare per la sua propria salvezza con timore e tremore, stando molto attenta che ogni cucitura della veste sia conforme al modello che il Signore le ha dato. Cosa rappresenta il ricamo? Rappresenta i frutti e la grazia dello Spirito Santo, e tu sai che a meno che tu non abbia quei frutti e quella grazia non sarai mai considerato degno di essere un erede del Regno. E cosa sono i frutti e la grazia dello Spirito Santo? Mitezza, gentilezza, pazienza, longanimità, amore fraterno, amore. Quanto tempo ci vuole per ricamarli? Tanto con alcuni e meno con altri. Qualcuno può avere il sui cuore ancorato a questo modello glorioso e cosi apprezzare è un gran desiderio delle loro vite coltivare questa grazia dello Spirito Santo. Come giungono al Signore la prima cosa che fanno al mattino è dire: "Signore, aiutami a coltivare i frutti dello Spirito oggi". Perchè? Voglio essere piacevole allo Sposo, e pronto per il tempo in cui viene a reclamare la Sua Sposa, e che possa essere considerato degno di entrare come membro della classe della Sposa. E allora in utte le prove e difficoltà che lo Sposo conosceva la classe della Sposa non sarà obbligata a passarvi. Egli ci permetterà di essere tentati un tutti i punti come Egli fu tentato. Perché? Perchè vuole avere una classe della Sposa che può sopportare la tentazione, sopportare la severità, mostrare lealtà, e manifestare di non essere solo Cristiani tanto per, ma veri vincitori, che cercano di conoscere e fare il volere di Dio e che hanno lo spirito di amore, giustizia e verità che li porta a rinunciare alle loro proprie vite nel servizio della verità e della giustizia piuttosto che ricevere i piaceri del peccato per un pò. Egli ha impiegato più di 1800 anni per questo scopo. Egli sapeva che non ci sarebbero stati molti che avrebbero amato Cristo e rinunciato alle proprie vite per essere giusti, e che avrebbero trovato normale sbagliare. Non sto dicendo che Egli vuole fare agli altri un qualsiasi danno, o arrostirli. Nessuno vuole arrostirli; non è questa l'idea; ma quando Egli volle cercare una classe della Sposa il Padre la approverà, si assicurerà che ottenga quella giusta. Ognuno di loro sarà approvato dal Padre. Egli li presenterà irreprensibili e non rimproverabili davanti al Padre innamorato, dopo che essi avranno avuto le loro prove. Quindi cosa faranno dopo ciò? Segnatelo! Questo è il dramma che comincia dalla caduta della razza, e continua fino al fidanzamento di Cristo. Non è la Chiesa sposata adesso? No fratello, non sai se sarai della classe della Sposa o no. Adesso siamo semplicemente fidanzati. Siamo fidanzati a Lui e ogni cosa è sopra noi per sviluppare il nostro carattere, sopra la veste che indossiamo e sopra la nostra dimostrazione di zelo e amore per il ricamo della nostra veste con i frutti e la grazia dello spirito come il Signore indica che Gli piace. Cosa avverrà allora? Allora ci saà il matrimonio dell'Agnello quando la Sposa si sarà preparata. E in cosa consisterà il matrimonio? Il matrimonio sarà quell'unione con il Signore. Come sarà portata? Mediante cambiamento dall'imperfetta natura umana alla natura Divina, cambiata in un momento, in un batter d'occhio. Allora saremo sempre con il Signore. E non ci sarà una cena, o qualcosa del genere? Si, o potremmo chiamarla colazione se ti piace di più. Sarà al mattino. La parola cena viene dalla parola generale cenare. Tu puoi cenare al mattino così come alla sera. Significa mangiare. Così questa cena sarà il primo grande banchetto che avremo dall'altra parte del velo. Chi mai avrebbe pensato che tutto questo dramma fosse nella Bibbia? È veramente meraviglioso.
E cosa accadrà in seguito? Bè, prima che la cena inizi dovremo attendere ancora un pò. Per cosa? Le damigelle d'onore. Chi sono? Oh, ci deve essere una compagnia secondaria. Esse una volta erano parte della Chiesa; fecero una consacrazione e furono generate nello Spirito Santo, così come la classe della Sposa, ma fallirono nel rendere la loro chiamata ed elezione sicure per quell'alta posizione alla quale erano invitate. Non erano sufficientemente zelanti e leali. Furono non leali? Oh, no! Nessun infedele riceverà niente dalla mano di Dio. A breve esse giungeranno dalla grande tribolazione e laveranno le loro vesti nel sangue dell'Agnello, e saranno davanti al trono invece che sul trono. Esse avranno le palme della vittoria invece della corona della gloria. Così leggiamo nel Salmo che dopo che Gesù, il Re, introdurrà la Sposa davanti al Padre, allora le vergini, sue compagne che segono dopo di lei, saranno anch'esse portate alla presenza del Re. Oh, c'è un grande dramma qui, in tutta questa raffigurazione biblica.
Allora avremo qualcosa in più? Si, il Re e la Regina regneranno per mille anni, e tutti saranno benedetti. In tutto quell'impero non ci sarà alcun tentativo di prendere al popolo i suoi diritti, e rendere tutto sottomesso al Re, e ai poveri. Sarà proprio il contrario. Il Re proverà diletto nel risollevare le persone, ristorandole, e portandole alla perfezione. Allora alla fine dei mille anni, quando tutti quelli non idonei saranno distrutti in mezzo al popolo, tutti questi grandi esseri proromperanno in grida di lode verso Dio.
C'è qualcosa di più? Gli astronomi ci dicono che tutte le stelle sono soli o simili al sole, ed hanno pianeti attorno a loro così come i pianeti attorno al nostro sole. Qusti mondi sono ancora inabitati? Se Dio non formò la terra invano, ma la fece perchè fosse abitata, non pensi che ancche questi altri mondi non siano stati fatti invano, ma per essere tutti abitati? Io penso di si. Allora chi compirà questa grande opera? Dio dice che il Cristo sarà primo in tutte le cose, così che lo porrà per primo in quella grande opera. Chi verrà in seguito nelle disposizioni di Dio? Il Signore dice che la Chiesa sarà la prossima dopo di Lui. Ora abbiamo Cristo e la Chiesa e una grande opera per loro per tutta l'eternità per popolare tutti quei mondi. Ce ne sono molti? Ci è detto che ne esistono miliardi di miliardi.
Ora se qualcuno può elaborare un dramma più grande di questo allora mi piacerebbe vederlo. Il mio cuore gioisce e trabocca di gratitudine per Dio per avere ora il privilegio di divenire un erede di Dio e un coerede di Gesù Cristo, mio Salvatore. Siamo stati tutti chiamati ad un'unica speranza e chiamata, e questa è la speranza della nostra chiamata. È sufficientemente grande per te? Conosci qualsiasi altro genere di interesse che possa arricchirti così? Ti dico, che le Scritture sono infatti giuste quando ci parlano dei ricchi in grazia di Dio, e quando Gesù ci dice che è una perla di gran prezzo, e se qualcuno un avolta ci mette su gli occhi, e apprezza il valore di quel Regno, vada e disponga di tutto ciò che ha per vincere quel premio. Facciamo così anche noi, caro amico.
CONSACRAZIONE – PRESENTAZIONE DEL SIGNORE DOPO 40 GIORNI
Q757: 2 :: DOMANDA - Puoi dirmi dove posso trovare scritto nelle Scritture che nostro Signore aveva quaranta giorni quando fu presentato in consacrazione al Padre Celeste dai suoi genitori? È questa la base per l'usanza osservata da alcuni nel presentare i loro figli al Signore?
RISPOSTA - Come narrato nel secondo capitolo di Luca, versetti 21-23 (Luca 2: 21-23) la madre di Gesù, in conformità con la Legge che era stata data agli Israeliti dal Signore Dio attraverso Mosè, presentò Lui in consacrazione al Padre Celeste. (Vedi Esodo 13: 12,15,6). Questa presentazione non poteva aver luogo fino a quando non fosse stato compiuto il tempo della purificazione della madre; che, secondo la Legge, (Lev 12: 1-4) richiederebbe quaranta giorni. Tutti i primogeniti dei figli di Israele sono rappresentati come appartenenti al Signore e per riscattarli dal sacrificale servire la Legge richiedeva che fosse offerto un sostituto, un agnello o due colombe, e questi dovevano essere sacrificati. (Esodo 13: 12-15). Noi crediamo che questa consuetudine ebraica sia in gran parte responsabile dei servizi di consacrazione osservati da alcune delle persone sante al giorno d'oggi. -1 Sam. 1: 22-28.