Domande e Risposte
Altro > Domande e Risposte > C
Combattimento
COMBATTIMENTO – COMBATTUTO IL BUON COMBATTIMENTO
Q 274:1 – DOMANDA – 1909 – 1 - "Quanto a me, sto per essere offerto in libagione, e il tempo della mia dipartita è vicino. Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. Per il resto, mi è riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnerà in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione" (2 Timoteo 4:6-8). A che punto dell'esperienza cristiana dovremmo essere in grado di dare tale testimonianza?
RISPOSTA – Bè, penso, caro amico, che noi dovremmo essere in grado di dare una buona testimonianza dal tempo in cui raggiungiamo quello che talvolta chiamiamo marchio. Quando parliamo del marchio stiamo semplicemente parlando del marchio del carattere, che è ciò che la Legge di Dio pone come la minima condizione per cui siamo accettevoli a Lui, e il minimo per cui Egli accetterà te o me o qualcun altro, adesso o nell'Età Milleniale, che è, "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso". Quando tu hai raggiunto questo marchio puoi giustamente dire di aver raggiunto il marchio dell'amore perfetto. Non farai nientemeno che questo.
Non potrai raggiungere questo nel tuo corpo perchè il tuo corpo è imperfetto. È un marchio del cuore. Gli Ebrei sotto il Patto della Legge erano obbligati a giungere a quel marchio nella carne, ma a noi che siamo Israeliti spirituali è richiesto di giungere a quella legge nella nostra mente e nei nostri cuori. Se trovi di avere difetti nella tua carne devi chiedere al Signore di perdonarti, ma il tuo cuore deve sempre essere perfetto. Come l'ago di una bussola, se tu devii bruscamente, allora come l'ago quando è rilasciato, torna al polo; così il tuo cuore deve essere sempre leale. Così riguardo al tuo prossimo che devi amare come te stesso, far lui del bene come vorresti fosse fatto a te; fare con giustizia, generosamente, correttamente al tuo prossimo. Potrebbe essere che attraverso qualche tentazione potresti non fare come vorresti essere trattato, ma non appena ti accorgi di averlo trattato in una maniera che non era giusta dovrebbe essere tuo dovere fare ammenda non solo a lui ma a Dio, perchè lo hai accusato in qualche misura. Nell'Età Milleniale alle persone sarà richiesto di agire perfettamente, ma in questo tempo, durante l'Età Evangelica, il Signore ha fatto una più alta richiesta per la Chiesa, cioè che dovremmo amare i fratelli come Egli ama noi, e dare la nostra vita per loro. Cristo ha fatto questa richiesta su tutti coloro che vogliono essere Suoi discepoli. Essi devono amare i loro nemici nella stessa misura in cui sono pronti a far del bene a tutti. Non appena scopri di avere la perfetta legge dell'amore nel tuo cuore, allora sei al marchio del perfetto amore e in quella condizione, se dovresti morire, potresti avere ogni ragione di pensare di essere accettevole a Dio. Egli potrebbe non prenderti non appena raggiungi quella condizione, perchè potrebbe lasciarti qui a far del bene agli altri e per essere provato e testato. Ma quando sei in quella condizione di cuore e di mente e qualcuno potrebbe dire che la tua vita è a rischio, tu potresti dire, ho raggiunto il marchio del perfetto amore e sono pronto per essere offerto.
Questo mi ricorda un fratello gallese che aveva tanta strada da casa fino all'incontro una sera, e sulla via incontrò un ladro di strada che gli chiese i soldi o la vita, ed egli replicò, prendi la mia vita, prendi la mia vita, non ho soldi. Il ladro si voltò e corse via; aveva il timore di essere vicino ad un uomo che era pronto a morire. Spero che la tua e la mia condizione di cuore siano tali che se in quel momento qualcosa dovesse capitare di pretendere la tua vita che tu sia in grado di dire: "sono pronto per essere offerto". Sarebbe molto bello se il Signore volesse che ora passi al di là del velo. Dovremmo vivere in quella condizione di cuore ogni giorno e ogni ora, e non dovremmo essere soddisfatti non nessuna cosa minore di questa.