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Battesimo
Sappiamo dalle Sacre Scritture che il Battesimo è giusto ed appropriato ancora oggi che viviamo negli ultimi giorni. Se scrutiamo attentamente la Parola di Dio notiamo che vi sono tre differenti battesimi. Vi è:
Il Battesimo in acqua
Il Battesimo nella morte in Cristo
Il Battesimo nello Spirito Santo
Sono tre Battesimi diversi l’uno dall’altro Noi cercheremo di spiegare con l’aiuto del Signore la differenza fra questi tre tipi di Battesimi. Prima di farlo, analizziamo insieme un altro aspetto importante, quello della Consacrazione dato che essa precede nel tempo i tre battesimi sopra citati. Spieghiamo in breve il significato della Consacrazione per il Cristiano. La parola Consacrazione significa “distaccarsi dal mondo per appartenere e servire completamente Dio”. Questa parola viene usata nel Vecchio testamento in relazione sia alla primogenitura sia al Sacerdozio Aronnico. Sul monte Sinai, Mosè ricevette istruzioni riguardo al culto che Dio intendeva stabilire con il Suo popolo. In conformità a tali istruzioni, Aronne e i suoi figli furono consacrati per la carica di sacerdoti, con Aronne quale Sommo Sacerdote. come leggiamo in Esodo 28:41.” rivestirai quindi tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui; tu li ungerai, li consacrerai e li santificherai, perché mi servano come sacerdoti”. Dio ordina a Mosè, di ungere Aronne e i suoi figli con un tipo di olio particolare, l’olio cosiddetto di “unzione”. (Un olio che mescolato con il sangue di alcuni tipi di animali doveva servire a Mosè per ungere e consacrare Aronne e i suoi figli).
Le Scritture del Nuovo Testamento ci insegnano che quelle manifestazioni furono un ombra di una realtà più grande e che la Consacrazione di Aronne e dei suoi figli, così come l’olio usato, i sacrifici di animali e così via, raffiguravano una consacrazione più importante ed un sacrificio più grande, e cioè, la consacrazione e il sacrificio di Cristo e della Sua Chiesa. A questo punto occorre rispondere ad una serie di domande: Dato che la consacrazione di Aronne e dei suoi figli raffigurava la consacrazione di Gesù e della Sua Chiesa, QUANDO TALE CONSACRAZIONE è INIZIATA e QUANDO FINIRA’?. E’ INIZIATA quando nostro Signore dopo essersi consacrato al Padre “offrì Se stesso”, manifestandolo col battesimo in acqua nel fiume Giordano. FINIRA’ prima che finisca l’Età Evangelica. Altra domanda…- E’ possibile ancora oggi consacrarsi? Far parte del corpo di Cristo resta ancora una possibilità, oppure questa simbolica porta è stata chiusa definitivamente? Questa domanda l’ho posta molto tempo fa ad un fratello anziano nell’età. Egli mi rispose dicendo: Il fatto che ancora oggi, in tutte le parti del mondo, donne e uomini, si presentano davanti alla Chiesa per essere pubblicamente battezzati, testimonia come ancora la porta dell’opportunità celeste sia aperta, e che l’Età Evangelica non sia ancora terminata. Se tale simbolica porta fosse stata chiusa e il numero degli eletti completo, Dio in qualche modo ce lo avrebbe indicato e fatto capire. E quindi, è una grande gioia fratelli e sorelle vedere ancora, dopo molti secoli persone che vogliono fare la volontà di Dio dimostrandolo con “il battesimo in acqua”!
IL BATTESIMO IN ACQUA
Cosa ci dicono le Scritture sul “battesimo in acqua”? Leggendo le Sacre Scritture vediamo quanto sia appropriato e giusto il battesimo in acqua ancora oggi. Troviamo l’esempio dal nostro Signore Gesù. Infatti in Luca 3:21: leggiamo “Ora come tutto il popolo era battezzato, anche Gesù fu battezzato…”. (immerso nell’acqua). Che tipo di Battesimo compì Gesù, un Battesimo di purificazione dal peccato? Ma Gesù era “Santo” e “Senza peccato” quindi il Suo battesimo per immersione non era un lavaggio dal peccato, pertanto il Suo battesimo doveva assumere un significato molto diverso, come spiegheremo più avanti. Nella Legge di Mosè troviamo qualche indicazione circa il battesimo in acqua? Il rituale Ebraico conteneva varie formule, riguardo per esempio il lavaggio delle mani l'aspersione delle persone impure, e così via, ma non c’era nulla riguardo al battesimo per immersione in acqua. La prima indicazione la troviamo nel battesimo di Giovanni Battista Con Giovanni Battista ha inizio un nuovo rito, il battesimo in acqua. Il battesimo e la Predicazione di Giovanni, era rivolta come sappiamo, solo agli Ebrei, e veniva praticata unicamente per soddisfare SEI differenti scopi:
Primo: - Il pentimento dal peccato, ossia il pentimento degli ebrei per aver violato e trasgredito la LEGGE di Mosè. Secondo: - Essere Purificati da tali peccati. Gli Ebrei dopo essersi pentiti dai loro peccati e simbolicamente purificati, ritornavano ad una condizione di cuore per essere nuovamente in armonia con Dio. Terzo: Preparare quelle persone (pentiti e purificati) al futuro Regno di Dio. Giovanni lo annunciava dicendo: Il Regno dei cieli è vicino” Come leggiamo in Matteo 3:1-6 “1 Or in quei giorni venne Giovanni Battista, che predicava nel deserto della Giudea, 2 e diceva: "Ravvedetevi, perché il regno dei cieli è vicino!" 3 Questi infatti è colui di cui parlò il profeta Isaia quando disse: "Una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"". 5 Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la regione adiacente il Giordano accorrevano a lui, 6 ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i loro peccati". Quarto motivo del battesimo di Giovanni: Identificare la vera figura del Messia in Gesù di Nazaret (anche se inizialmente ne chiese conferma quando lo chiese a Gesù stesso con le parole…” 3 "…Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?" 4 E Gesù, rispondendo, disse loro: "Andate e riferite a Giovanni le cose che udite e vedete” …facendo capire che quel Messia tanto atteso era proprio Lui. Quinto motivo: Preparare quel popolo ad accettare Gesù come unico vero Messia. Sesto: Annunciare che quel Messia era già presente ed era già all’opera. Dopo migliaia di anni e dopo centinaia di profezie quello era il tempo stabilito da Dio perchè fosse rivelato il vero Messia. Cosi come leggiamo in Galati 4:4 “ma quando giunse la pienezza del tempo, Dio mandò suo Figlio, nato da donna, nato sotto la legge”, Purtroppo la predicazione e il battesimo di Giovanni ebbe poco successo in Israele, in quanto, pochi di loro accettarono Gesù come il Messia, perdendo così la grande occasione e opportunità che la Chiesa di Cristo fosse interamente formata da loro, dai soli Ebrei.
La Predicazione e il Battesimo ai Gentili
(per gentili intendiamo coloro che non sono ebrei)
Con loro la questione fu totalmente diversa, dopo la morte di Gesù e per Suo comando gli apostoli cominciarono a predicare e battezzare non solo gli ebrei ma anche i gentili. Infatti molti di loro accettarono Cristo, occupando così quei posti lasciati vuoti da coloro (dagli Ebrei) che rifiutarono: sia Cristo, sia la grande occasione di essere parte della futura Chiesa. Il Battesimo praticato dagli apostoli sia agli ebrei che ai gentili era diverso dal Battesimo praticato da Giovanni? Le Scritture mettono in risalto la diversità fra il battesimo praticato da Giovanni agli Ebrei e il battesimo praticato dagli apostoli ai gentili. Giovanni battezzava fra l’altro per il pentimento dei peccati contro la Legge. Ma i gentili non erano ebrei, non erano sotto la Legge, non erano di Mosè, quindi il loro battesimo non era il battesimo per il pentimento dei loro peccati, ma era un battesimo dal significato totalmente diverso da quello praticato da Giovanni Battista. Infatti il battesimo per loro, assumeva un significato e un cambiamento radicale della loro vita, così, come viene illustrato dall'Apostolo Paolo nella lettera ai romani al cap. 11, quando parla dell'innesto dei rami dell'ulivo selvatico (simboleggiato dai gentili) nell'ulivo buono (simboleggiato dagli ebrei). Paolo insegna nella lettera ai Romani, che non vi è solo il battesimo in acqua ma vi è anche un altro battesimo per i cristiani (siano essi Ebrei o Gentili), un battesimo di morte e di risurrezione. Egli infatti dice…“3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesù Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? 4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinché, come Cristo è risuscitato dai morti per la gloria del Padre, così anche noi similmente camminiamo in novità di vita. 5 Poiché, se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione,” Rom. 6:3-5. In questi tre versetti, Paolo tratta in un modo estremamente dettagliato, l'argomento del battesimo. Paolo spiega che per essere di Cristo bisogna essere “battezzati nella Sua morte”.
Il BATTESIMO NELLA MORTE IN CRISTO
Che cosa significa essere “Battezzati nella Sua morte”? Il battesimo nella morte in Cristo, non è il battesimo con l’acqua! Infatti, l'Apostolo non fa il minimo riferimento al battesimo con l'acqua. Il battesimo con l'acqua è semplicemente un simbolo, o un'immagine, del battesimo reale; l'Apostolo, nei versetti appena letti spiega, CHE IL VERO BATTESIMO E’ QUELLO NELLA MORTE IN CRISTO, il cui significato lo spiegheremo più avanti. Senza QUEL BATTESIMO, nessuno può essere considerato membro del corpo, di Cristo, tutti coloro che ricevono “il battesimo nella morte in Cristo”, di qualunque nome o luogo, colore o sesso, devono essere considerati membri della Nuova Creazione, membri della Chiesa…come leggiamo nella prima lettera ai Corinti "Ora voi siete il corpo di Cristo, e membra di esso, ciascuno per parte sua”. Cor. 12:27 Ma riconsideriamo la lettera che Paolo scrive ai Romani! A chi si rivolge Paolo in quella lettera. L'Apostolo si rivolge a coloro che erano già membri di Cristo e come tali..egli aggiunge:"… Ignorate voi, che noi tutti siamo stati battezzati in Cristo Gesù siamo stati battezzati nella sua morte?"….fermiamoci qui. Egli non dice: "Quanti siamo stati immersi nell'acqua", ma: "Quanti siamo stati battezzati [o immersi] in Cristo Gesù." L’apostolo non dice nulla, non una parola sul nostro essere battezzati in lui mediante il battesimo con l'acqua. assolutamente no! Se ci fossimo noi, battezzati mille volte nell'acqua questo non ci farebbe diventare membra del corpo di Cristo! Invece, Paolo affermava che l’unione con Cristo e l’appartenenza alla sua Chiesa, (i cui nomi sono scritti nei cieli), risaliva al tempo in cui erano stati “battezzati nella sua morte”, nella morte di Cristo. Domanda per noi, candidati ad essere membri della Chiesa di Cristo…
QUANDO siamo stati battezzati nella morte del Signore?
COME e in che modo, siamo stati battezzati nella morte del Signore?
Rispondiamo che questo processo è avvenuto QUANDO abbiamo capito attraverso lo studio delle Sacre Scritture che cosa il Signore voleva da noi. Quando abbiamo capito che occorreva seppellire e annullare noi stessi, la nostra carne, e tutte le nostre aspirazioni terrene. La nostra incorporazione in Cristo come membra del Suo corpo, come Nuove Creature, ebbe luogo nel momento in cui cedemmo completamente a Lui tutte le nostre volontà, consacrando tutto di noi per seguirlo e obbedirgli fino alla morte. La volontà rappresenta la persona intera e tutto ciò che essa possiede. La volontà ha il controllo del corpo, delle mani, dei piedi, degli occhi, della bocca e del cervello. La volontà controlla il tempo, il talento che abbiamo. Non c'è nulla di prezioso di quanto possediamo che non sia sotto il controllo della nostra volontà; e, quindi, quando cediamo le nostre volontà al Signore oppure, come a volte le Scritture lo illustrano, quando gli cediamo i nostri "cuori", quando gli diamo tutto di noi e quando seppelliamo la nostra volontà nella volontà di Cristo… questo rappresenta simbolicamente la nostra morte come esseri umani…così come dice Paolo…." voi siete morti e la vostra vita è nascosta con Cristo in Dio" (Col. 3:3) Questa simbolica morte, questa sepoltura è il nostro “Battesimo nella morte in Cristo”. Ne consegue che, dal punto di vista divino, non ci dobbiamo più considerare esseri umani, di natura umana, della terra, terreni, con degli scopi, con delle speranze e con degli obiettivi terreni, ma dobbiamo considerarci, come Nuove Creature in Gesù Cristo. Il mondo intero muore, ma il mondo non partecipa alla morte di Cristo come fa la Chiesa, il Suo corpo. C'è una grande differenza. Tutto il mondo muore secondo la condanna adamica, ma nostro Signore Gesù non era del mondo, non era uno di coloro che morì in Adamo. La Sua vita fu santa, immacolata e distinta da quella di tutti i peccatori, nonostante avesse una madre terrena, Egli non fù dentro la condanna adamica.
Ma Perché, allora, Gesù morì?
Le Scritture ci dicono che "morì per i nostri peccati" e che la sua morte fu una morte di sacrificio. Così è anche per la Chiesa, il Suo corpo, la quale è battezzata in Lui con il battesimo nella sua morte, e partecipa con Lui nella sua morte sacrificale…e come membri della Chiesa sono giustificati per fede. Infatti per natura i membri della Chiesa sono figli di Adamo, "figli del giusto castigo, come gli altri", ma sono giustificati (facendoli passare dalla morte di Adamo alla vita spirituale in Cristo), per mezzo della FEDE nel nostro Signore Gesù. Tale giustificazione permette loro, di essere battezzati in Gesù Cristo (fatti membra del suo corpo, membri della sua Chiesa) mediante il battesimo nella Sua morte, condividendo con Lui la morte come co-sacrificatori. Che differenza enorme essere morti in Adamo ed essere morti in Cristo! Nel momento in cui seppelliamo la nostra volontà nella volontà di Cristo, in noi subentra: una nuova nascita ad una nuova natura (una natura spirituale). Gesù si riferì a questa nuova nascita quando in riposta a Nicodemo disse: “In verità, in verità ti dico che se uno non è nato di nuovo, non può vedere il regno di Dio".” Giovanni 3:3. E come Cristo non fu lasciato nella morte, ma fu risuscitato ad una nuova natura spirituale in virtù del Suo sacrificio e della Sua ubbidienza al Padre, anche noi in virtù della nostra consacrazione nel battesimo della morte in Cristo, non saremo lasciati in uno stato di morte, ma saremo immediatamente risorti quali Nuove Creature spirituali.
Così che l'Apostolo dichiara: "Ora voi non siete nella carne ma nello Spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi." (Rom. 8:9) Per il mondo tutto ciò è un "mistero nascosto". Il Mondo non vede la nostra consacrazione, ne tanto meno conosce i motivi di questa consacrazione, perché come dice Giovanni nella sua prima lettera “Il mondo non ci conosce (quali Nuove Creature), perché non ha conosciuto Lui” 1° Giov. 3:1 Facendo i necessari passi della consacrazione tutti noi ci sforziamo di seguire le orme di Gesù, l’esempio che Lui ci ha lasciati, il quale essendo santo, innocuo, incontaminato e distinto dalla razza dei peccatori, non aveva bisogno di fare nessun sacrificio per i peccati, poiché egli "non conosceva peccato", ma quando raggiunse l'età adulta secondo la Legge (trent'anni) si affrettò a fare una consacrazione completa di se stesso, un sacrificio completo di tutti i suoi interessi, di tutte le sue speranze, ambizioni e desideri terreni per poter compiere soltanto la volontà del Padre. Questa condizione morale di Gesù, fu predetta profeticamente dal salmista, quando Lui andò da Giovanni al Giordano: "Ecco io vengo. Nel rotolo del libro sta scritto di me. DIO mio, io prendo piacere nel fare la tua volontà, e la tua legge è dentro il mio cuore".(Sal. 40:7,8) In queste parole troviamo tutto il significato del battesimo cristiano. Quindi per rispondere alla domanda fatta in precedenza…“Che tipo di battesimo compì Gesù quando si presentò da Giovanni Battista”, rispondiamo che il battesimo di Gesù per mano di Giovanni non fu altro che un simbolo, e con quell’atto Gesù volle adempiere DUE PUNTI importanti:
PRIMO- La piena consacrazione della sua volontà al servizio del Padre fino alla morte. SECONDO- Dare un esempio a tutti coloro che lo avrebbero seguito durante tutta l’Età del Vangelo. Che l'immersione nell'acqua di Gesù per mano di Giovanni fu semplicemente un simbolo, o un'illustrazione, si può facilmente dimostrare dalle Sue stesse parole durante l'ultima Cena. Lui disse " Ora io ho un battesimo di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finché non sia compiuto!"(Luca 12:50) Qui nostro Signore mostra che il suo vero battesimo non fu il battesimo con l'acqua, fatto in precedenza per mano di Giovanni, ma Egli si riferiva a un altro battesimo molto più importante di quello di Giovanni, Gesù si riferiva al battesimo della sua morte, quale prezzo di riscatto, per la redenzione dell'uomo. Gesù si consacrò avendo in mente questo “battesimo di morte”, quando raggiunse trent'anni d'età. Dopo durante i tre anni e mezzo del suo ministero confermò tale consacrazione, "morendo giorno per giorno", versando la Sua anima fino alla morte, usando tutta la Sua vita, la Sua energia, la Sua forza, al servizio del Padre, al servizio dei Suoi seguaci e, in senso lato, al servizio dei Suoi nemici. Alla fine, rendendosi conto che si stava avvicinando alla conclusione del Suo battesimo nella morte, e sentendo che i pesi, le prove, le difficoltà stavano crescendo ogni momento sempre di più, ormai solo, senza nessuno che lo consolasse e lo incoraggiasse e presto abbandonato da tutti, Egli esclamò: "Come sono angustiato [in difficoltà] finché [il mio battesimo di morte] non sia compiuto!" (Luca 12:50). Il suo battesimo si compì poco tempo dopo, quando morì sulla croce, gridando: "Tutto è compiuto!" Il battesimo nella morte quindi è il battesimo reale per la Chiesa, come fu il battesimo reale per nostro Signore; il battesimo con l'acqua è soltanto il simbolo, o la Sua immagine per noi, come lo fu per Lui. In 1° Corinti oltre che del “Battesimo nella morte in Cristo” si parla anche del “Battesimo nello Spirito”, (nello Spirito Santo). Infatti leggiamo… "Noi tutti abbiamo ricevuto il battesimo di un unico Spirito per formare un unico corpo" I° Cor. 12:13
IL BATTESIMO NELLO SPIRITO SANTO
Qual è la differenza fra il “Battesimo nella morte in Cristo” e il “Battesimo nello Spirito Santo”? Qui bisogna fare molta attenzione a ciò che dice Paolo. Perché qualcuno potrebbe pensare che “il battesimo nella morte” e il “battesimo nello Spirito Santo” siano la stessa cosa. La morte e lo Spirito Santo sono distintamente separati così come i due battesimi sono distinti e separati. Il battesimo nella morte è una questione INDIVIDUALE , in cui chi vuole diventare membra del corpo di Cristo, deve consacrare e sacrificare la propria volontà individualmente. Di conseguenza, accettato il suo sacrificio, il Signore mediante il Suo Spirito aiuta ciascuno a dare la propria vita al servizio della Verità e al servizio dei fratelli, fino alla morte. Il battesimo nello Spirito Santo fu un battesimo per l’INTERA CHIESA. Ebbe luogo nella sala di sopra il giorno di Pentecoste (cinquanta giorni dopo la morte di Gesu’) e non c’era più bisogno che si ripetesse, perché da allora fino ad oggi non ha mai cessato di rimanere con la Chiesa. L'immersione Pentecostale, ci viene detto, si compì mediante il riempimento della sala di sopra con lo Spirito Santo, di modo che i 120 fratelli presenti "furono tutti immersi nello Spirito Santo", e gli apostoli, per giunta, ricevettero un simbolo del favore divino sotto le sembianze di lingue di fuoco che si dividevano e che si posarono sulle loro teste. Questa unzione con lo Spirito Santo corrispose all'unzione dei sommi sacerdoti e re d'Israele con l'olio sacro per l'unzione. L'olio veniva versato sulla testa e scorreva giù su tutto il corpo. L'antitipo di questo versare olio sulla testa fu il conferimento dello Spirito Santo a nostro Signore al momento della sua consacrazione all'età di trent'anni, quando il Padre gli dette lo spirito "senza misura". (Giovanni 3:34) Dopo che Gesù glorificato fu apparso alla presenza del Padre, gli fu permesso di "versare lo Spirito in abbondanza ", cioè lo Spirito che avrebbe immerso la sua Chiesa; ciò significò, quindi, che i componenti di quel popolo erano stati accettati da lui e dal Padre quali membri della sua Chiesa, del suo corpo, membri della Nuova Creazione.
Cosa succede quando ogni nuovo membro si aggiunge alla Chiesa?
La vera Chiesa, la Chiesa di Gesù, dalla sua morte fino ad oggi, è sempre esistita, c’è sempre stato qualcuno sulla terra che lo rappresentasse e da allora lo Spirito Santo è sempre stato su di essa, sulla Chiesa, e man mano che ogni nuovo membro si aggiunge alla Chiesa, ciascuno diventa partecipe, USUFRUISCE di quell’ UNICO Spirito che appartiene e pervade tutto il corpo, tutta l’intera Chiesa. A questo punto occorre fare un’altra importante domanda: Dato che il VERO battesimo è quello “nella morte in Cristo”, il “battesimo nell’acqua” essendo un simbolo è ANCORA necessario farlo? Si è NECESSARLO FARLO per tutti coloro che si consacrano al Signore! Vediamo perché…La missione data da Gesù agli apostoli e a noi fu quella riportata in Mat. 28:19,20: "19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio, 20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell’età presente” Qui Gesù comandò agli apostoli e a tutti i fedeli dell’Età del Vangelo, di compiere tre atti: Fare Discepoli (attraverso la predicazione) Insegnare le cose dette da Gesù, facendole osservare, Battezzare tali discepoli. Questa missione dura per tutta l’Età del Vangelo. Quando il Signore dice “battezzare” non si riferì al battesimo dello Spirito Santo, perché non era nel potere degli apostoli battezzare nessuno in tal modo, non era nel potere degli apostoli versare lo Spirito Santo. Solo il Signore aveva questa autorità e questo potere. Autorità e potere che possiede tutt’ora. Il “battezzare” comandato dal Signore in Matteo 28:19, si riferiva al battesimo simbolico nell'acqua, che doveva rappresentare solo un segno esteriore mediante il quale la consacrazione del cuore del credente fatta PRIMA, sarebbe stata resa nota ai suoi fratelli DOPO. Proprio come fece nostro Signore stesso quando prima consacrò il Suo cuore al Padre, e dopo lo simboleggiò in acqua. Gli apostoli lo avevano ben capito, battezzando i futuri discepoli di Cristo, nell’acqua, sia che fossero ebrei o gentili: Infatti dopo che Pietro ebbe predicato al gentile Cornelio e alla sua famiglia: "Lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano [cioè comprendevano] la parola [perciò non bambini piccoli], ... e comandò che fossero battezzati."Atti 10:44-48.
Di nuovo leggiamo: "Molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano ed erano battezzati." (Atti 18:8). Che questi e altri battesimi fossero battesimi nell’acqua, viene confermato dal racconto di Filippo e l’Eunuco Etiope in Atti 8:35-38, il quale leggeva un passo di Isaia ma non capiva, vediamo cosa fece Filippo in proposito: "35 Allora Filippo prese la parola e, cominciando da questa Scrittura, gli annunziò Gesù. 36 E, mentre proseguivano il loro cammino, giunsero ad un luogo con dell’acqua. E l’eunuco disse: "Ecco dell’acqua, cosa mi impedisce di essere battezzato?". 37 E Filippo disse: "Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi". Ed egli rispose, dicendo: "Io credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio". 38 Allora comandò al carro di fermarsi; ed ambedue, Filippo e l’eunuco, discesero nell’acqua, ed egli lo battezzò”. Per concludere notiamo quanto sia importante e più che mai attuale per colui che vuole seguire Cristo, mettere in atto le varie forme del Battesimo.