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Abito Nuziale
ABITO NUZIALE – DA CHI E' INDOSSATO?
Q733: 1 : DOMANDA (1910-Z) - 1 - È tuo pensiero che solo quelli che si consacrano sono veramente giustificati - avendo applicato la veste della giustizia di Cristo, che copre i loro peccati e che li ritiene perfetti; e che gli altri credenti hanno solo la benedizione della conoscenza dell'offerta di giustificazione che sarà data liberamente solo a condizione che si sacrifichino sulle orme del nostro Redentore?
RISPOSTA - Comprendiamo le Scritture per insegnare che esiste una differenza tra una giustificazione di fede e una giustificazione reale. Il mondo durante l'età del Millennio sotto i processi di restaurazione avrà grandi, grandi opportunità di avanzare dalle condizioni del peccato e della morte alla vera giustificazione, giustizia - relazione di alleanza con Dio. In passato gli antichi dignitari, grazie alla fede in Dio, erano stimati da lui e trattati come in armonia con lui, nella relazione di Patto per fede, come se fossero perfetti. Ma più di quella giustificazione di fede non potevano raggiungere se non dopo che il merito del sacrificio di Cristo sarebbe stato appropriato per loro. I credenti cristiani di questa Età del Vangelo si trovano in una posizione ancora diversa. Sono giustificati per fede nello stesso modo in cui lo erano gli antichi dignitari, ma in aggiunta, Cristo, ha ora fatto una speciale applicazione del merito del suo sacrificio per loro conto, in accordo con il fatto che non lo terranno in senso restitutivo, ma che lo sacrificheranno - secondo la maniera mostrata nell'esempio del nostro Signore. Quindi, all'inizio della nostra esperienza cristiana, ci viene concessa comunione con Dio attraverso una giustificazione di fede, che continua a essere disponibile per un tempo ragionevole per consentirci di arrivare alla conoscenza della grazia di Dio. Permette di arrivare alla conoscenza dei nostri privilegi di sacrificare con il nostro Redentore; nel diventare morto con lui per tutti gli interessi terreni, così come morto al peccato. L'assunzione di questa posizione di consacrazione - auto sacrificio - ci ha portato l'accettazione Divina, manifestata dalla generazione dello Spirito Santo, e da quella posizione come Nuove Creature dobbiamo progredire e rendere sicura la nostra chiamata e la nostra elezione. Coloro che, dopo essere venuti alla conoscenza della Verità e a un'occasione di consacrazione a sacrificarsi fino alla morte, poi non rispondono ubbidientemente, perdono la loro giustificazione, nel senso che non riesce a divenire vitale - approvata divinamente. Tali ricevono la grazia di Dio invano - ricevono una conoscenza della misericordia di Dio e dei propri privilegi senza trarne profitto - senza accettare l'unica "chiamata" di questa epoca. - Ef. 4: 4. La nostra conclusione o sommario, quindi, è questa: c'è una giustificazione per fede, che per un certo tempo dà una stima con Dio a suo favore, durante questa età; ma affinché questo diventi una giustificazione vitale, deve essere seguita prima o poi da una piena consacrazione. È a quelli che si consacrano al sacrificio, "quelli che hanno stretto un'alleanza con me mediante il sacrificio" (Sal 50: 5), e che così per fede diventano promessi sposi a Cristo come membri del suo Corpo attraverso la comunione nelle sue sofferenze-- è a questi che viene dato l'abito nuziale. A un matrimonio ebraico, non possiamo immaginare l'offerta di abiti ai passanti, che hanno semplicemente la certezza che un matrimonio è in vista. Il quadro parabolico si applica a quelle persone che hanno sentito parlare del matrimonio e ci hanno creduto e si sono allontanati da altre opere e dal piacere con il desiderio di entrare e partecipare alla questione. I loro desideri si estenderebbero alla presa dei primi passi, di entrare nella porta, prima che vengano consegnati gli abiti nuziali. Così è con noi. Avevamo una giustificazione calcolata dal tempo in cui credemmo per la prima volta in Cristo, confidando nel suo merito e ascoltando qualcosa delle condizioni in base alle quali potevamo diventare suoi coeredi. Non è stato fino a quando non abbiamo calcolato il costo e abbiamo deciso di entrare pienamente, che siamo stati considerati membri della Chiesa dei Primogeniti - membri dei Promessi Sposi di Cristo. Ne consegue, quindi, che il decollo dell'abito nuziale simboleggia adeguatamente entrambi i due atti: (1) ripudio dell'opera sacrificale di Cristo; oppure (2) ripudio del nostro contratto nuziale - soffrire con lui; essere morto con lui; bere dal suo calice; essere battezzato nella sua morte; per andare da lui senza il campo, portando il suo rimprovero.