Trattati Biblici
Pubblicazioni > 17) UN RISCATTO PER TUTTI
Un Riscatto per
Tutti
Salvezza mediante una Resurrezione
Non stiamo affermando che tutti quelli che sono morti sono andati in cielo; piuttosto il contrario. Ci atteniamo strettamente al libro, la Bibbia, nella sua dichiarazione che i "morti non sanno nulla", che una resurrezione è necessaria per qualunque vivente futuro. Siamo con le Scritture, che alla fine di questa età, la Prima Resurrezione avrà luogo, la resurrezione dei "santi e benedetti", quelli che sono piaciuti a Dio sia per la loro fede che per la loro obbedienza. Questi, la scrittura dichiara, saranno "re e sacerdoti presso Dio, e regneranno sulla terra". Lo scopo del loro regno sarà di portare benedizioni di conoscenza e opportunità ad "ogni creatura". Questi partecipanti alla Prima Resurrezione sono il "Seme di Abrahamo", nostro Signore Gesù il Capo, e la Sua Chiesa i membri del Suo Corpo. Così l'Apostolo dichiara: "se siete di Cristo, siete dunque prgenie di Abrahamo, eredi secondo la promessa" (Galati 3:29). La promessa per la quale Cristo e la Chiesa sono eredi è che essi saranno strumenti di Dio per la benedizione, l'istruzione e il risollevamento di tutti i volenterosi del mondo del genere umano. Essere eredi di questa promessa fatta ad Abrahamo, che nel suo seme tutte le famiglie della terra sarebbero state benedette, sarebbe uno scherzo, una farsa senza senso da parte dell'Onnipotente che Egli non avesse purificato o riscattato tutti gli uomin e provveduto un tempo e i mezzi mediante i queli le Sue benedizioni debbano giungere al mondo.
Così noi percepiamo che Egli ha predisposto un tempo per garantire al mondo una prova per la vita, una prova rispetto alla loro volontà di abbandonare la via del peccato e della morte per camminare nella via della giustizia sotto l'illuminazione della Verità che, siamo assicurati, risplenderà come il sole, e i cui raggi guariranno tutta l'umanità (Malachia 4:2). Questo mezzo per le benedizioni vediamo essere provveduto in Cristo, e nella Sua Sposa, la Chiesa "Eletta" di questa Età Evangelica; ma la garanzia di tutto ciò è fissata a prescindere dal fatto che "Gesù Cristo, per grazia di Dio, gustò la morte per ogni uomo" o, come la nostra scrittura dichiara, divenne il Mediatore tra Dio e l'uomo dando Se Stesso come riscatto per tutti. Un punto che voglio qui enfatizzare è che il dono di questo prezzo di riscatto e l'accettazione di esso da parte della Giustizia implica l'intenzione divina di benedire tutto il genere umano, in pieno accordo con le varie testimonianze dell'intera scrittura. Perchè dovrebbe essere dato un riscatto per tutti se non era inteso da Dio che ne beneficiassero tutti, o almeno avessero un'opportunità di beneficiarne, il che dovrebbe essere in teoria la stessa cosa? Sosteniamo che è oltre ogni disputa il fatto che il dono di un riscatto per tutti e la divina accettazione di esso, in armonia con le divine promesse, sono la sicura garanzia che infine una benedizione dovrà giungere come risultato ad ogni membro della razza di Adamo.
Il fatto che questa conoscenza non ha ancora raggiunto tutto il genere umano nel passato e non sta raggiungendo tutto il genere umano oggi, ma, al contrario, solo una piccola minoranza, e il fatto che la conoscenza del favore di Dio e di un intelligente accettazione di esso per fede e ragionevole obbedienza in armonia con ciò che la fede richiede dalla Parola divina, non richiede prove. La prova potrebbe essere data in quasi ogni pagina delle Scritture che la fede, e lo sforzo di obbedienza in armonia con quella fede, sono necessari alla salvezza, ma ci accontenteremo di menzionare poche citazioni. L'Apostolo Paolo dice: "La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio" "come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare?" (Romani 10:14,17). "Or senza fede è impossibile piacergli" (Ebrei 11:6). "tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce" e "poiché il paese sarà ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare" (Giovanni 5:28; Isaia 11:9). " Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturate le orecchie dei sordi" (isaia 35:5). "Non insegneranno più ciascuno il proprio vicino né ciascuno il proprio fratello, dicendo: "Conoscete l'Eterno!", perché tutti mi conosceranno, dal più piccolo al più grande», dice l'Eterno" (Geremia 31:34).
Pagina 5