Trattati Biblici - Le Grandi Verità della Bibbia

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Trattati Biblici

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Perchè Dio permette il Male?


Studio  Secondo


Per Colpa Tua

Quando Adamo mangiò il frutto dell’albero della conoscenza del bene e del male (che era stato proibito da Dio di mangiarne) violò un preciso comando divino, in quella circostanza troviamo un profondo significato nelle parole del Creatore, quando pronunziò la sentenza su di lui cacciandolo fuori dal giardino d’Eden tra le spine ed i triboli per lavorare, sudare, soffrire ed essere soggetto a tutte le calamità ed intemperie di una terra che anch’essa sarebbe andata sottoposta. Dio disse:

"La terra sarà maledetta per la tua esperienza"

Probabilmente Adamo avrà tentato di evitare di lavorare la terra, cercando di continuare a vivere nell’Eden e di cibarsi dei frutti di quel giardino, ma il Signore non lo permise mettendo angeli Cherubini a guardia dell’entrata del giardino con in mano spade fiammeggianti per impedirne l’accesso.



I discendenti di Adamo, dei quali facciamo parte anche noi, hanno ereditato imperfezioni e debolezze e la medesima pena della morte. Tutta la razza umana quindi, essendo condannata, non solo ha imparato per esperienza personale, ciò che è il peccato ed il male, ma ha anche compreso che il suo lavoro ed il suo impegno non servono per preparare la terra a riportarla ad una piena perfezione se non quando sarà tolta la maledizione pronunciata in Eden.

Solo allora tramite il Regno di Cristo che sappiamo dalla Bibbia durerà mille anni la terra sarà di nuovo benedetta. Da questo impariamo che il lavoro e la fatica sono stati prescritti per il bene dell’uomo. E’ stato un motivo in più per mantenerlo occupato per guadagnarsi da vivere, limitando in questo modo il tempo a disposizione per fare il male. La brevità della vita umana è in un certo senso un modo per peccare meno agli occhi di Dio.


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