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Trattati Biblici

Pubblicazioni > 10) PERCHE' SEI CRISTIANO?

Chi  è  unCristiano?






La Chiamata Cristiana
                                                
Il Nuovo Testamento chiama continuamente i Cristiani “la Chiesa”. Va ricordato che la parola greca tradotta “chiesa” significa “ i chiamati”. In altre parole una minoranza è chiamata fuori dalla maggioranza della razza umana. Di conseguenza molte scritture utilizzano le parole “eletto”, “elezione” o “eletti” ( qualche volta tradotto “scelti”) per denotare il rapporto tra Dio e i Cristiani. Matteo 24:31; Romani 8:33; Colossesi 3:12; 1 Pietro 1:2; 2 Pietro 1:10 e 2 Timoteo 2:10 sono pochi esempi di questo utilizzo.  Questa parola descrive la speciale selezione di una piccola classe ( “piccolo gregge”) dalla razza umana prima che essa abbia l’opportunità di salvarsi nel Regno. In cosa consiste questa speciale selezione o chiamata della Chiesa? I Cristiani sono chiamati ai compiti di giudici, sacerdoti e re dell’umanità nel Regno di Cristo. Che grande onore! Di primo acchito la nostra fede potrebbe barcollare. Ma le Scritture sono chiare su questo punto. 1 Corinzi 6:2 afferma che “ i santi giudicheranno il mondo”. 1 Pietro 2:9 mostra che i Cristiani sono chiamati ad essere “un regale sacerdozio”. Similarmente Apocalisse 1:6 e 5:10 afferma che siamo chiamati da Dio per essere “re e sacerdoti” e che “regneremo sulla terra”. Apocalisse 20:6 afferma che “essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni”. Giudici, sacerdoti, re! A cosa sono chiamati coloro che si professano Cristiani! Ma che rigoroso allenamento devono affrontare per poter giungere a tali ruoli. Come Cristiano noti in te stesso che Dio ti sta preparando per assolvere tali compiti?

Giudici

I Cristiani condivideranno con Cristo il giudizio del mondo ( 1 Corinzi 6:2; Giovanni 5:22). Giovanni 5:28,29 afferma che:” tutti coloro che sono nei sepolcri … usciranno, quelli che hanno fatto il bene ( i Cristiani) a una resurrezione di vita ( vivere e regnare con Cristo, Apocalisse 20:4); e quelli che hanno fatto il male ( il resto dell’umanità) in risurrezione di giudizio ( in greco krisis). Molte traduzioni dicono “risurrezione di condanna”, ma la traduzione letterale è “risurrezione di giudizio”. Come un dottore che parla ad un paziente circa il suo giudizio, non sta dicendo che esso morirà. Quindi, il tempo di giudizio sarà quando ogni paziente si avvierà verso il bene o verso il male. Il giudizio ( krisis) o tempo di prova per tutto il genere umano avverrà durante il Regno di Cristo. Perciò le loro prove non saranno basate sulle azioni compiute in questa vita, ma in quelle che compiranno durante il Regno. Per questo, il Signore risorto dice in Apocalisse 22:12:” ecco io vengo presto e il mio premio è con me, per rendere ad ognuno secondo le opere che egli ha fatto”. I Cristiani condivideranno con Cristo il giudizio dell’umanità secondo le opere che essa compierà durante quel tempo di prova. La parola “krisis” è stata incorporata in molti linguaggi. I Cinesi scrivono in simboli. E utilizzano due simboli per indicare la parola “krisis”. Un simbolo denota pericolo, l’altro opportunità. La prova dell’umanità o “krisis” nel Regno offrirà l’opportunità di ottenere la vita eterna. Ma sarà anche un tempo di pericolo: coloro che non rispetteranno le condizioni poste da Dio per ottenere la vita eterna andranno in contro alla Seconda Morte ( Apocalisse 20:13-15).

Re e Sacerdoti

 I Cristiani non saranno solo giudici, ma anche sacerdoti comprensivi e misericordiosi che benediranno ogni membro del mondo aiutandolo in tutti i modi possibili per ottenere la vita eterna. Così le Scritture mostrano che Gesù e la Sua Chiesa ( 1 Pietro 2:9; Apocalisse 1:6; 5:10; 20:6) non saranno solo governanti sul genere umano, ma anche sacerdoti benedicenti. Ebrei 9:23 rivela che il tabernacolo d’Israele era un’immagine di cose migliori a venire. Dopo che il Sommo Sacerdote di Israele provvedeva il sacrificio per la riconciliazione nel Giorno dell’Espiazione, i sacerdoti durante il resto dell’anno, istruivano, giudicavano e benedicevano il popolo. Ebrei 5:1,2 afferma che i sacerdoti di Israele potevano “usare compassione verso gli ignoranti e gli erranti, perché è circondato anch’egli di debolezza”. Gesù fu perfetto, ma fu in grado di simpatizzare con le nostre infermità come nostro Sommo Sacerdote perché fu tentato in tutti i modi come noi, benché fosse perfetto.
Fatti come Cristo

A differenza di Gesù noi abbiamo infermità fisiche e debolezze morali. Per di più ogni disagio o tragedia che accadono alla razza umana accadono anche ai Cristiani ( 1 Corinzi 10:13). La parola “tentazione” dovrebbe essere meglio resa con “prova”, una momentanea verifica permessa da Dio per istruirci. Ma Dio è fedele, e non permetterà mai di darci prove che vanno oltre la nostra sopportazione. Se siamo “bambini in Cristo” Dio rimuoverà le prove e i disagi. Ma questa è una “via di fuga” che il nostro “fedele Dio” preferirebbe provvedere durante le nostre tragedie o disagi, affinché il Suo Santo Spirito sviluppi in noi la maturità cristiana, cosi da essere “ in grado di sopportarli”. Ma perché noi dobbiamo sopportare tragedie piuttosto che Dio le rimuova? Ricordate che Dio ci sta formando per essere sacerdoti comprensivi. Infatti Pietro dice in 1 Pietro 1:7 che “la prova della vostra fede, che è molto più preziosa dell’oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesù Cristo”. I Cristiani che sono correttamente esercitati nelle loro difficoltà sono cambiati da gloria a gloria e resi simili a Cristo ( Romani 8:29; 2 Corinzi 3:18).

L’esercitazione dello spirito di Cristo durante il combattimento contro le proprie infermità e disagi svilupperà in loro amore, simpatia e comprensione per i loro compagni. Così come il primogenito della nazione di Israele rappresentava ogni famiglia di Israele così la “Chiesa dei primogeniti” ( Ebrei 12:23) sarà esperta in ogni problema, disagio e tragedia che l’umanità ha sopportato. Questa preparazione li qualificherà per essere sacerdoti comprensivi e misericordiosi, giudici e governanti dell’umanità nel Regno. Le tue esperienze difficili ti stanno rendendo comprensivo e misericordioso verso gli altri? C’è molto di più nella vita cristiana che accettare Gesù. Pietro osservò in 2 Pietro 1:5-11, “Anche voi per questa stessa ragione, usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtù, alla virtù la conoscenza, alla conoscenza l'auto-controllo, all'auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pietà, alla pietà l'affetto fraterno e all'affetto fraterno l'amore. Perché, se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri né sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesù Cristo. Chi invece non ha queste cose è cieco e miope, perché ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati.

Perciò, fratelli, sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perché, facendo queste cose, non inciamperete mai. Così infatti vi sarà ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo”. Solo se svilupperemo queste qualità caratteriali saremo qualificati per regnare con Cristo come re e sacerdoti nel Suo Regno ( Apocalisse 20:6). Con una speranza come questa non possiamo che concludere come Gesù disse, che non c’è tragedia o sofferenza più grande. Ebrei 12:2-4 “… per la gioia che gli era posta davanti, soffrì la croce disprezzando il vituperio e si è posto a sedere alla destra del trono di Dio. Ora considerate colui che sopportò una tale opposizione contro di sé da parte dei peccatori, affinché non vi stanchiate e veniate meno. Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato”. Con una speranza come questa seguiamo le Sue orme e “ consideratela una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere” ( Giacomo 1:2).


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