Apocalisse
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L'Ora della Tentazione
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APOCALISSE
(Capitolo 3:10)
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"Poiché hai custodito la parola della mia costanza, anch’io ti custodirò dall’ora della prova che verrà su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra". (Apocalisse 3:10)
Il Signore aveva promesso alla Chiesa del periodo di Filadelfia che, per la sua fedeltà, sarebbe stata preservata dall'ora della prova – (della tentazione) che sarebbe venuta più tardi per il mondo (Ap 3:10). La Chiesa dell'epoca di Laodicea, cioè del nostro tempo, non è risparmiata dall'entrare in quell'ora di tentazione o di prova, che si estenderà progressivamente in ogni direzione. Il Maestro ci assicura che se quei giorni non fossero abbreviati dallo stabilirsi del Suo Regno sulla terra nessuna carne scamperebbe. Come l'apostolo Giovanni suggerì, la domanda non è: "Chi cadrà?" durante tale periodo, ma: "Chi potrà reggere in piedi?" (Ap 6:17), quando l'ora della tentazione verrà sul mondo intero per mettere alla prova quelli che abitano sulla faccia dell'intera terra?
Come fu scritto dal profeta dell'antichità: "Chi potrà sostenere il giorno della Sua Venuta? Chi potrà rimanere in piedi quando Egli apparirà? Poiché Egli è come un fuoco raffinatore, come la potassa dei lavatori di panni. Si sederà come un raffinatore ed un purificatore dell'argento e purificherà i figli di Levi (la 'famiglia della fede') e li depurerà come si fa dell'oro e dell'argento affinché possano offrire al Signore un'offerta nella giustizia" (Malachia 3:2,3). Ogni fedele sarà salvaguardato dalla potenza di questa grande prova perché avrà "serbata la parola della mia costanza". Quelli, che saranno disciplinati, pienamente consacrati e "crocifìssi" quando questa prova verrà, vinceranno (Sal 91 - Luca 21:34-36). La tentazione o prova consisterà nello spirito di egoismo e di ambizione che già è in atto nelle nazioni e che le sta conducendo follemente alla guerra per la supremazia commerciale: esso crescerà sempre di più fino a coinvolgere ognuno e dovunque, portando il mondo all'anarchia. "Ognuno sarà contro il suo fratello, contro il suo prossimo" (Zac 14:13).
La tentazione o prova del malcontento, dell'amarezza, della malvagità, dell'odio, dell'ira, del furto, del delitto ecc. coinvolgerà gente di ogni dove, ma soprattutto la Cristianità. Per le dure esperienze che molti dovranno affrontare, metteranno in dubbio l'esistenza di Dio e, non conoscendo il Suo Piano, perderanno ogni fiducia nel Suo governo supremo. In questo stesso periodo di prove e di sconvolgimenti tutti i sistemi ecclesiastici andranno in frantumi; infatti le prove di questo giorno malvagio cominceranno proprio dalla Chiesa e interesseranno per primi coloro che sono stati chiamati dalle tenebre alla meravigliosa luce di Dio, per sviare, se fosse possibile, anche gli Eletti (1 Pt 4:17).
"L'ora della tentazione incombe su di noi come prova finale onde vedere chi di noi è fedele alla Sua Parola e chi non lo è. Noi crediamo perciò che una grande crisi incomba sugli Studenti Biblici e che sia imminente è intuibile (1). Vi saranno divisioni ma, come l'apostolo affermò, le divisioni sono talvolta necessarie per riconoscere la giusta via, le giuste dottrine e i giusti metodi affinché i veri insegnanti siano più apprezzati (1 Cor 11:18,19). Ci si aspetta che si manifesti un spirito ambizioso nel popolo di Dio, tanto che i servitori cercheranno di essere governanti, dittatori, ignorando i princìpi della regola aurea. Lo spirito ambizioso dell'Avversario, che li spingerà a cercare di ricevere onori, li indurrà anche ad atteggiamenti da grandi maestri che recano nuova luce. Anche questa è una caratteristica di Satana, poiché disse l'apostolo: "Non vi meravigliate se Satana si trasforma in angelo di luce" (2 Cor 11:14). Tale spirito egoistico ed ambizioso porterà l'anarchia nella Chiesa (2 Tim 3:1-5). Se ci sarà un tempo di afflizione per il mondo, ci sarà prima un tempo di afflizione per la Chiesa.
(1) II Pastore Russell scrisse queste parole nel 1916, poco prima della sua morte. Sembrò a molti l'adempimento di Atti 20:29-38.
Vi incoraggiamo, cari fratelli, ad essere eroici in questa prova per non perdere la libertà che avete ottenuta in Cristo, facendovi di nuovo condurre in schiavitù all'uomo. Verrà un tempo in cui l'opportunità di diffondere la Verità sarà più o meno ostacolata e la gente, che ci è opposta, proverà ad accusarci di anarchia. Ci aspettiamo che in un giorno non lontano ci venga detto: "Siete degli anarchici, contro il governo e contro le Chiese". Useranno contro di noi i poteri governativi e passeranno leggi per schiacciare i sovversivi e noi saremo soppressi con loro per sbarazzarsi di noi.
Si può chiamare questo evento "la chiusura della porta dell'opportunità di servizio", cioè di proclamare la Verità. Tutt'altra cosa è la chiusura della porta della parabola delle dieci vergini (Matt 25:1-13; Luca 13:24,25). La chiamata pubblica alla consacrazione finì nel 1881 quando un numero sufficiente di Cristiani, invitato a consacrarsi, aveva accettato l'invito. Quelli che avevano accettato dovevano essere sottoposti a delle prove. Solo coloro che avrebbero perseverato fino alla fine sarebbero stati considerati da Dio come vincitori. Gli altri, che non si sarebbero dimostrati leali al loro patto di sacrificio quotidiano delle loro vite, sarebbero stati cancellati dal libro della vita, poiché non avrebbero corso con fedeltà fino in fondo. Ciò creò dei posti vuoti da colmare, ma il riempirli non implicò una nuova chiamata generale ma solo una individuale, a chi voleva farlo.
Il nostro pensiero è che molti di coloro che si sono consacrati prima del 1881 abbiano mancato nell'"operare bene" per cui altri sono ancora in tempo (nel 1915) a compiere la propria consacrazione con la speranza di renderla sicura per la loro zelante fedeltà nel sacrificare gli interessi terreni a favore di quelli celesti.Quando l'ultimo di loro sarà stato provato, reso perfetto e sarà passato oltre il velo della carne, allora la porta dell'Alta Chiamata, quella della parabola delle dieci vergini, sarà chiusa, perché il numero predestinato di 144.000 persone sarà entrato. Questa chiusura della porta dell'Alta Chiamata non equivale alla chiusura della porta dell'opportunità di servizio, rappresentata dalla parabola dei lavoratori dell'undicesima ora (Matt 20:1-16). Nessun altro fu messo a lavorare per il Signore alla dodicesima ora.
Queste due porte vanno mantenute distinte poiché quella per cui la classe della Sposa entra in cielo si chiuderà assai dopo che la porta del servizio sarà chiusa, perché ci sarà un tempo di prova per coloro che saranno entrati dalla porta del servizio prima che sia chiusa.
Elia, come Giovanni il Battista, rappresenta la vera Chiesa nella carne. Il rapimento di Elia verso il cielo corrisponde nelle Scritture ad un altro tipo: quello di Giovanni il Battista, quando fu imprigionato e infine decapitato. Il clero cattolico nemico del Piccolo Gregge è rappresentato nel tipo di Elia dalla regina Jezebel e in quello di Giovanni il Battista da Ero-diade, la moglie illegittima di Erode.
Il clero protestante è rappresentato nel tipo di Elia dalla stessa regina Jezebel e in quello di Giovanni il Battista da Salomè. Le autorità civili sono rappresentate nel tipo di Elia dal re Achab e in quello di Giovanni il Battista da Erode. Come il comportamento di Giovanni suscitò l'ira di Erodiade, che riuscì a farlo decapitare, così il comportamento della classe di Giovanni il Battista, cioè la vera Chiesa, provocherà l'ira dell'Erodiade antitipica. Quando tale ira sarà giunta al suo acme, causerà senza dubbio la notte profonda predetta dal Signore e dal profeta Isaia (Giov 9:4 - Isa 21:11,12), rappresentata dall'imprigionamento di Giovanni il Battista.
Allora nessuno potrà più lavorare nella grande opera di "mietitura". Come Giovanni non uscì più dalla sua prigione se non per entrare nella tomba, dalla quale Dio lo farà uscire al tempo stabilito per dargli potenza e gloria, così gli Eletti, quando saranno imprigionati e impediti nella loro attività di servizio, la sola liberazione che potranno aspettarsi sarà quella che verrà loro nella valle dell'ombra della morte e che li introdurrà nel glorioso Regno del Nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, al quale appartengono e che servono. Quando verrà la notte, quando i mietitori avranno cessato di compiere la loro opera, sarà chiaro che lo scopo dell'età del Vangelo sarà raggiunto: tutti i veri, fedeli servitori di Dio saranno stati sigillati sulle loro fronti e nessuno potrà più lavorare.
Se leggiamo 2 Tim 3:1-9 nella lingua greca originale, il messaggio dell'apostolo Paolo va tradotto nel modo seguente:"Negli ultimi giorni vi saranno tempi pericolosi, perché gli uomini (falsi fratelli nella fede) saranno egoisti, avidi (di onori, di distinzione dagli altri e di lodi umane), ambiziosi, orgogliosi (della conoscenza della Verità, che deve essere invece ricevuta con umiltà e rendimento di grazie), denigratori (della dottrina di Cristo e di coloro che la insegnano), discordi dal pensiero dei loro avi (proponendo nuove dottrine), ingrati, sleali, non concilianti (con la Verità), falsi accusatori (di coloro che si mantengono nella Verità), senza padronanza di sé, non miti, nemici di coloro che fanno il bene (tenendosi fermamente alla Verità nella giustizia), traditori, testardi, tronfi, che preferiscono compiere la propria volontà piuttosto che quella di Dio, avendo una forma di religiosità ma rinnegandone la potenza; che imparano sempre ma che sono incapaci di giungere alla conoscenza della Verità".
Questi "uomini" saranno quelli menzionati in Atti 20:29,30: "Fra voi stessi (nella vostra associazione fraterna) sorgeranno uomini (che avete finora considerato membri del Corpo di Cristo e che tuttora dichiarano di farne parte) che diranno cose storte (pervertendo la Verità)"."Perché", chiederete, "può qualcuno che ha ricevuto la Verità desiderare di pervertirla?" Risponde l'apostolo: "Per trarsi dietro discepoli". Per questo assumeranno una forma di religiosità, benché ne rinnegheranno la sua potenza, l'unica potenza per la quale ogni membro di questa specie decaduta può essere riconosciuto da Dio buono e giusto: la potenza del prezioso sangue di Cristo che ci purifica da tutti i peccati, se apprezziamo ed accettiamo tale salvezza mediante la fede nel Suo sangue.
Saranno tempi pericolosi perché pian piano nelle comunità dei Santi consacrati, sfuggiti alla schiavitù di Babilonia, nelle loro stesse case e alla stessa mensa del Signore, si dovrà sviluppare una classe di tali uomini, che dichiareranno di essere veri Studenti della Parola di Dio e tali lo saranno, ma non verranno mai a conoscenza della Verità. Andranno a caccia di novità (e qualcosa del genere riusciranno sempre a trovare nella miniera di Dio), che attirino l'attenzione di molti discepoli curiosi. Intanto, una dopo l'altra, le attuali verità verranno oscurate, distorte e pervertite per i loro ignobili fini e quindi ripresentate come nuove verità da loro scoperte.
Gli incauti le accetteranno come tali, non riconoscendo in un primo tempo che quelli staranno sovvertendo l'intero sistema della Verità divina, e così saranno presi nel laccio del Nemico. C'è poi un altro aspetto nella descrizione di questi falsi insegnanti: "Da questi sorgeranno quelli che si introdurranno scaltramente nelle case e faranno prigioniere sciocche donne, cariche di peccati, mosse da vari desideri (di qualcosa di nuovo)" 2 Timoteo 3:6. Non sarà proprio così immorale la caratteristica di tali insegnanti, ma la loro condotta sarà ugualmente seducente. Questa loro condotta viene descritta più particolareggiatamente in 2 Timoteo 3 al versetto 8: "Ora, nel modo in cui Iannes e Iambres resistettero a Mosè, così questi pure resisteranno alla Verità: uomini di mente corrotta (sviata dalla Verità), disapprovati riguardo alla fede (e non alle opere)".
La loro opposizione alla Verità si manifesterà in un modo sottile e ingannevole, simile a quello dei maghi del Faraone che resistettero a Mosè. Lo fecero compiendo qualcosa di simile a quello che lui aveva fatto, per confondere il popolo. Dio aveva dato a Mosè il potere di compiere alcuni miracoli per dimostrare a Israele che era il portavoce di Dio. Allora Satana diede ai suoi agenti il potere di ripetere quei miracoli, anche se non perfettamente, per confondere le menti del popolo di Dio e minare la fede in Mosè, nel suo primato e nel suo insegnamento. Così avverrà: lo sforzo dei falsi insegnanti, dei falsi fratelli sviluppatisi in seno alla vera Chiesa, avrà per scopo quello di mischiare alla Verità qualche plausibile forma di errore onde minare la fede nella Verità e in coloro che la insegnano e farsi così dei discepoli.
Disse l'apostolo (2 Tim 4:3,4): "Vi sarà un periodo di tempo in cui essi non sopporteranno più la sana dottrina, ma, secondo i loro propri desideri (di qualcosa di nuovo) si uniranno a maestri che solletichino i loro orecchi (con cose nuove e diverse); e allontaneranno i loro orecchi dalla Verità per volgersi a favole". Non saranno una piccola minoranza, perché, anche se il fedele non potrà essere scoraggiato quando si troverà di fronte a queste cose, è predetto che: "Mille cadranno alla tua sinistra e diecimila alla tua destra" (Sal 91:7). Dovremo continuare a considerarli fratelli? No, perché l'apostolo disse:
"E da costoro allontanati!" (2 Tim 3:5). "Non siate partecipi con loro, perché foste un tempo tenebre ma ora siete luce nel Signore: camminate come figli della luce... e cessate di partecipare alle loro opere infruttuose che appartengono alle tenebre, ma piuttosto rigettatele" (Efesini 5:6-11).
L'apostolo Giovanni, ripetendo il consiglio di Paolo, dice: "Se qualcuno viene da voi e non vi porta questo insegnamento, non lo ricevete nella vostra casa e non gli rivolgete un saluto, poiché chi gli rivolge un saluto partecipa alle sue opere malvagie" (2 Giov 10,11). Tali "uomini malvagi", dice Paolo in 2 Timoteo 3:13, "progrediranno di male in peggio" (saranno sempre più temerari ed aggressivi via via che riceveranno incoraggiamento dalla rapida crescita di questa classe che non sopporterà più la sana dottrina) sviando (altri) ed essendo sviati (sempre più impigliati nelle maglie da loro stessi tessute e da cui sarà impossibile liberarli). Tuttavia non faranno alcun ulteriore progresso perché la loro follia sarà chiarissima a tutti come lo fu la follia di quei due (di Iannes e Iambres, che non poterono per sempre opporsi agli insegnamenti di Mosè, servitore di Dio) - 2 Timoteo 3:8.
Fine
Studio Primo
Il I° studio è stato compilato sui seguenti articoli della rivista "La torre di guardia di Sion e araldo della Presenza di Cristo":
"Le sette chiese". Aprile 1882, maggio 1882, settembre 1882, giugno 1883, luglio 1883.
"Tempi pericolosi s'avvicinano". Settembre 1891-
"Mantenete le vostre vesti bianche". 1° settembre 1911.
"Egli viene con le nubi". 1° luglio 1913.
"I nomi scritti nel libro della vita dell'Agnello". 1° gennaio 1914.
"Nessuno prenda la tua corona". 1° settembre 1914.
"Le vesti bianche del Regno". 15 aprile 1915.
"Gesù Cristo, il primo e l'ultimo". 15 novembre 1916.
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